Recensione - Star Ocean: The Last Hope
di
Valentina Carparelli
P
Il Gioco
Star Ocean: The Last Hope è ambientato cronologicamente alla fine di questo secolo, quando la terra è ormai invivibile a causa del più grande errore dell’uomo: la guerra. La Terza Guerra Mondiale ha raso al suolo il nostro pianeta e chi resta deve, per forza di cose, provvedere a cercare un nuovo luogo per far sopravvivere la razza umana. E' qui che entrano in scena i due protagonisti principali della vicenda: Edge Maverick, un giovane membro della Space Reconnaissance Force e la sua amica d’infanzia Reimi, ai quali viene affidato il compito di cercare nello spazio profondo un nuovo pianeta sul quale portare i sopravvissuti. Ovviamente non tutto andrà per il verso giusto: Maverick e Reimi si imbattono ben presto in una misteriosa forza che vuole conquistare l’intero universo. La trama del gioco fa suoi temi come la speranza, la fiducia nel prossimo, l’amicizia, l’amore e la passione, donandoci una storia piacevole anche se piuttosto lineare e priva di particolari colpi di scena per tutte le circa 40 ore che separano l'inizio dalla fine del gioco.Nel gioco ci troviamo ad esplorare pianeti sconosciuti e fronteggiare nemici di diversi tipi. Questo sono ben visibili negli ampi scenari, ma non ci attaccheranno se non rientreremo nel loro campo visivo. Spetta quindi a noi decidere se affrontare uno scontro o cercare di evitarlo: è chiaro, però, che come da tradizione più combattimenti si affrontano e più il nostro team accresce la propria esperienza e diventa più forte. Nel momento in cui si decide di ingaggiare uno scontro, ci troviamo a controllare un solo personaggio per volta, che potremo interscambiare con i rimanenti tre in base alla strategia che si decide di adottare. Il personaggio in uso è muovibile liberamente nel campo di battaglia, mentre i rimanenti tre vengono comandati dall’intelligenza artificiale della CPU che, a tal proposito, si è rivelata davvero ottima. In pratica, il personaggio che decidiamo di comandare è quello che gestisce la tattica, mentre gli altri tre lo seguono adattandosi al suo stile di combattimento. Tutto avviene in tempo reale, ed è quindi necessario usare l'opportuno tempismo per decidere se attaccare fisicamente o con l’uso di magie o, magari, stare in difesa ed optare per una strategia più conservatrice.
Col progredire del gioco è possibile specializzarsi in classi differenti ed ottenere ulteriori equipaggiamenti. Ogni membro del nostro team predilige un proprio stile di combattimento, c’è chi propende per la magia curativa, chi per gli incantesimi di attacco, chi fa delle armi bianche o da fuoco il proprio cavallo vincente o chi, semplicemente, è più debole ma è più veloce nello schivare gli attacchi avversari. I nemici occasionali o i boss che ci attendono alla fine di ogni missione hanno modi diversi di ingaggiare gli scontri, e sta a noi capire ogni volta quale membro della squadra usare per vincere senza troppi problemi. Ad esempio, in alcune situazioni usare un personaggio veloce ci permette di mandare i nemici in uno stato di “confusione”, dopo di che basta cambiare il personaggio scegliendone uno più abile nel combattimento corpo a corpo per coglierli impreparati e farli fuori velocemente.
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