Recensione - Colin McRae: DiRT 2
Il Gioco
Dopo il successo del primo DiRT, gli sviluppatori del Racing Studio di Codemasters si sono presi due anni per migliorare e potenziare il titolo, mantenendo la stessa filosofia di base. Nella carriera in singolo di Colin McRae: DiRT 2 ci troviamo quindi ad affrontare molteplici tipi di gara, dal classico Rally con copilota al RallyCross (gara su circuto contro altri piloti) passando per gare stile Dakar o altre più atipiche come la Sopravvivenza, in cui ad ogni giro viene eliminato l'ultimo pilota del gruppo, e la Passaporta, dove si guadagnano punti distruggendo delle barriere gialle disseminate per il percorso. Ognuna di queste modalità supporta tipi diversi di veicolo, come le classiche auto da Rally, potenti camion o dune buggies, e ci troviamo a gareggiare in ambientazioni molto diverse tra loro: tra Inghilterra, Cina, Croazia, Marocco, Giappone e Malesia troviamo di tutto, da piste desertiche a lussureggianti montagne mediterranee, passando anche per complessi urbani e industriali. Alla fine di ogni gara, in base al risultato finale ed alla difficolta con cui la si è svolta (selezionabile all'inizio di ogni evento), si riceve un certo numero di punti esperienza e di denaro: i primi ci fanno salire di livello permettendo lo sblocco di nuove gare, territori e eventi X-Games (tornei che prevedono una sequenza di più gare di diverse specialità), mentre i secondi sono spendibili in nuove auto e potenziamenti, per permetterci di affrontare le gare con sempre maggiore aggressività.Dal punto di vista della giocabilità, Colin McRae: DiRT 2 cercando di accontentare diversi tipi di giocatore: da una parte troviamo un modello di guida molto soddisfacente, che ci fa sentire tutta la massa e potenza dei veicoli che pilotiamo e che richiede una buona dose di abilità per affrontare le curve più difficili o per tenere l'auto in strada sui terreni più accidentati cercando nel contempo prestazioni sempre migliori, mentre dall'altra parte troviamo in aiuto dei meno esperti la funzionalità Flashback, che ci permette di "riavvolgere la gara" subito dopo un errore critico per ritentare quella parte di percorso, per un numero massimo di volte variabile in base alla difficoltà del gioco.
Altro comparto notevolmente migliorato è quello online: nel primo DiRT era praticamente assente tranne che per una modalità che ci permetteva di giocare parallelamente ad altri piloti confrontando i tempi a fine partita. Qui invece troviamo il pieno supporto a otto giocatori per tutti i tipi di gara presenti nella carriera.
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