Recensione - Tomb Raider: Anniversary
di
Angelo Sepe / Zero_C@LL
P
Lara is back!
Già dalla sua primissima apparizione, Lara Croft ha mostrato tutto il suo carisma e la sua bellezza entrando a far parte di quella piccola cerchia di icone virtuali che formano l'olimpo dei videogames. Questa sorta di versione al femminile, in pantaloncini aderenti e tutta curve, di Indiana Jones, è stata amata, odiata, criticata, elogiata ed ha goduto di trasposizioni fumettistiche e cinematografiche: e la sua ultima avventura è un vero e proprio ritorno al passato. Eidos ci ripropone infatti la primissima avventura di Lara reinterpretata dai nuovi sviluppatori di Crystal Dynamics, che hanno utilizzato il motore grafico di Tomb Raider per unire la storia e il carisma del passato alla grafica e alle animazioni del presente.
La storia inizia con una semplice telefonata, che vede l’intrepida archeologa Lara Croft contattata da una ricca donna d’affari, Jaqueline Natla. Questa commissiona un misterioso lavoro a Miss Croft: ritrovare tutti i pezzi che formano lo Scion, un leggendario artefatto che vede la sua origine nella mitologica città di Atlantide. Lara accetta subito l’ingaggio, anche perché l’oggetto in questione è collegato in qualche modo alla scomparsa prematura del padre, e la ricerca ha inizio immergendoci in un turbinio di azione, enigmi da risolvere, colpi di scena e molteplici forze ostili con cui confrontarci, mentre viaggeremo da una parte all’altra del pianeta all'inseguimento del segreto dello Scion.
La struttura della maggior parte dei Livelli è rimasta pressoché identica a quella del gioco originale, con l’aggiunta di qualche enigma in più o lo spostamento di qualche piattaforma: il gioco non ne è uscito quindi snaturato ed i nostalgici riconosceranno giocando i molti luoghi impressi nella memoria da oltre 10 anni. Grazie al gameplay migliorato, Lara riesce a saltare, accovacciarsi, correre e nuotare molto meglio di un tempo, eliminando quindi le limitazioni presenti nella sua prima avventura e fornendoci una esperienza fresca ed appagante. Troviamo inoltre l'introduzione del rampino, eredità di TR: Legend, che ci aiuterà nel superare ostacoli e risolvere enigmi permettendoci di agganciare oggetti lontani dai quali poi penzolare. Altra novità, anche questa ereditata dall'ultimo episodio della serie, è l’inserimento nelle fasi di combattimento in una sorta di Bullet Time, un effetto al rallentatore che ci renderà più semplice uccidere i nemici più coriacei.
Come accadeva nel gioco originale, anche stavolta è presente la Residenza Croft: un livello di gioco indipendente raggiungibile dal menu principale ed ambientato in una sontuosa villa in cui potremo allenarci e prendere confidenza con i movimenti di Lara, con la possibilità aggiuntiva do sbloccare qualche obiettivo esplorando la location da cima a fondo. Come per Tomb Raider: Legend, anche qui abbiamo la possibilità di riaffrontare i vari livelli completati come Sfide a Tempo, in cui lo scopo è terminare i singoli stage entro un certo limite di tempo.
Il sistema di salvataggio è affidato al classico metodo a checkpoint: dei punti di controllo disseminati per tutti i livelli di gioco ci permetteranno di proseguire l'azione in caso di morte. Ancora una volta è da sottolineare la completa assenza del supporto Live, ma non ce l'aspettavamo visto che un titolo del genere poco si presta ad attività multigiocatore.
Lara si è rifatta il trucco
Il motore grafico alla base di Tomb Raider: Anniversary è lo stesso creato per Tomb Raider: Legend, senza particolari miglioramenti. Sicuramente Xbox 360 ci ha abituato a ben di meglio sul fronte grafico, ma comunque il comparto grafico riesce a rendere giustizia all'eroina di casa Eidos ed alle splendide ambientazioni che fanno da cornice alle sue avventure. Sia le texture che gli oggetti risultano generalmente di buona fattura e non deludono quasi mai, e soprattutto le animazioni risultano di ottima qualità e molto naturali. Ottima anche la programmazione della fisica degli oggetti. Diversamente dal gioco originale, in cui la telecamera era fissa in inquadrature predeterminate dagli sviluppatori, qui troviamo una telecamera mobile che segue Lara da dietro le spalle, salvo momenti particolari in cui viene posizionata per mostrarci meglio le ambientazioni ed i meccanismi necessari alla risoluzione degli enigmi. Questa gestione della telecamera non è però sempre ottimale, ed a volte rende difficile effettuare determinate azioni di gioco.
Il comparto audio è di buona fattura, le musiche ricalcano quelle proposteci negli anni dalla storica saga e si integrano sempre perfettamente con lo stile del gioco. Buono anche il doppiaggio, completamente nella nostra lingua madre.
Tirando le somme
La riproposizione in versione next-gen della prima avventura di Lara Croft è riuscita a convincerci e coinvolgerci, anche grazie all'effetto nostalgia scatenato dal rivivere gli stessi momenti di dieci anni fa. Seppur non privo di difetti, Tomb Raider: Anniversary risulta sicuramente convincente e lo consigliamo, grazie anche al prezzo più basso del solito, 49 Euro, sia a chi vuol rivivere le emozioni di un tempo, sia a chi, essendo più giovane, potrà giocare in versione riveduta e modernizzata un titolo che, per molti versi, ha fatto la storia dei videogiochi. 7.8
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