Recensione - FIFA 08
di
Giovanni Grasso / Shadowlord
P
Un calcio ai dubbi
L'avvio del gioco sembra identico a quello già visto nell'episodio targato 2007, ovvero con un giocatore nell'arena (trattasi del celebre calciatore brasiliano del Barcellona Ronaldinho) alle prese con un portiere (che, chiedo venia, non ho riconosciuto) in un “uno contro uno”. Questa modalità sarà disponibile anche durante i caricamenti pre-partita, utile per passare il tempo ed allenarsi calciando in porta o con i trick a disposizione mentre si attende. Qui incominciamo ad addentrarci nel mondo dei controlli del gioco: possono essere eseguite tutte le acrobazie con la palla più famose, quindi rabone, doppi passi, veroniche, cambi di direzione e altre chicche del genere. E' anche possibile fermarsi a palleggiare ed eseguire “l'elastico” di Ibrahimovic, spettacolare. Tutto questo solo nell'arena d'attesa: chissà cosa si potrà fare in partita... Premendo il tasto Start entriamo nel menù di selezione delle modalità, e dopo aver deciso quale sia la nostra sqaudra preferita decidiamo in quale sfida cimentarci. Il ventaglio di squadre a disposizione è veramente vasto: avremo la possibilità di impersonare una compagine qualsiasi dei trenta campionati messi a disposizione dal titolo di EA.
Partiamo subito con un'amichevole per testare il polso al gioco: il mio Milan contro la sua rivale storica, l'Internazionale (per scoprire quale sia la squadra con cui si ha maggiore rivalità basterà osservare, nel momento della selezione del team, la presenza di un pallone dorato). Arriviamo alla schermata pre-partita nella quale si potrà scegliere dapprima la maglia e poi l'aspetto tattico dei propri giocatori e della propria squadra. Avremo così la selezione del modulo, da un classico 4-4-2 ad uno più spericolato come può essere il 3-4-3. Passeremo poi alla schermata “mentalità squadra” nella quale scegliere quale giocatore abbia compiti più difensivi e quale altro invece abbia velleità decisamente più offensive, ed è inoltre possibile impostare l'intero comportamento della squadra come ad esempio un pressing asfissiante oppure un forte uso del fuorigioco tanto per citare alcune opzioni. A seguire abbiamo lo schermo tattico nel quale impostare alcuni schemi da sfruttare durante la partita con il tocco del tasto direzionale. La scelta dei vari tiratori dei calci da fermo e l'impostazione delle marcature concludono il buon aspetto tattico del gioco.
Dopo qualche cambio e la selezione del capitano della squadra (un buon capitano aumenta l'affiatamento globale) ci si può finalmente buttare nell'azione non senza dover ulteriormente mettere mano alle opzioni per regolare il tempo della partita , la difficoltà e i vari comandi, dopo di che si può inziare. Prima del fischio di inizio ci fanno compagnia delle buone scene di intermezzo che ci aiutano ad ammirare l'ottimo manto erboso ed alcuni volti dei giocatori, e poi è ora di giocare. Sin dalle prime battute ci si accorge che il titolo è più difficile che in passato. La difficoltà iniziale nell'imbastire azioni non è dovuta assolutamente ad un sistema di controllo inefficace, ma solo alla mancanza di esperienza e di abilità: per costruire azioni degne di nota bisogna pensare decisamente più di quanto si fosse fatto nei precedenti episodi della serie. Gli inserimenti dei compagni sono essenziali per creare azioni degne di nota e finalmente il passaggio filtrante non è più un'arma eccezionalmente efficace. Ogni tocco di palla deve essere ponderato e, soprattutto nei livelli di difficoltà elevati, studiato con attenzione. I trick imparati nell'arena sembreranno totalmente inutili durante il gioco, ma la realtà è un po' diversa visto che per saltare l'uomo oltre ad eseguire il “numero” più corretto è necessario un notevole tempismo nell'esecuzione: solo così si avrà una grande soddisfazione ottenendo il risultato sperato.
Passiamo al capitolo portieri, che si sono rivelati veramente buoni: ovviamente non sono esenti da difetti ma dopotutto non lo sono neanche le loro controparti reali. Alcune volte, come accade anche nelle realtà, gli estremi difensori vengono scavalcati dai cross oppure durante un calcio d'angolo non escono nell'area piccola agguantando la sfera, ma sono situazioni saltuarie e non inficiano l'esperienza di gioco. In altre occasioni rimangono un po' fuori dai pali ed un tiro ben piazzato può punirli severamente. Come appena segnalato ci sono alti e bassi, ma tutto è parso veramente credibile, d'altronde la perfezione non è di questo mondo. Decisamente appagante è utilizzare ogni tipo di mezzo per fare goal, dal cross sulla fascia con tiro al volo (o acrobazia) per passare al filtrante per mettere il giocatore davanti al portiere senza dimenticare il tiro da fuori o il piazzato a giro sul secondo palo “alla Del Piero”. Un altro ottimo capitolo è quello delle punizioni, anche se mi è parso un po' facile subire gol dai falli al limite dell'area. In questi frangenti è possibile scegliere la potenza o il tiro a giro con enorme soddisfazione ogni volta che il pallone si infila nella rete. Le movenze dei calciatori sono ben realizzate così come la riproduzione delle loro caratteristiche peculiari: è più facile segnare da fuori area con Seedorf rispetto a Gattuso, mentre quest'ultimo è molto più portato per rubare palla. Anche la CPU sembra rispettare queste regole, con un Ibrahimovic che tiene molto la sfera oppure Chivu con le sue sortite offensive.
I controlli sono gli stessi che abbiamo imparato a padroneggiare nella serie di FIFA, con la possibilità di variare fra quattro schemi predefiniti. Oltre alla configurazione dei tasti potremo variare altre opzioni per rendere il gameplay più gratificante a seconda delle abilità o dei desideri degli utenti. I passaggi per esempio potranno essere automatici (basta scegliere in che direzione vogliamo servire la sfera e premere il pulsante, e la palla avrà la giusta forza e la giusta direzione) oppure affidarci al passaggio totalmente manuale dove pressione dei tasti e direzione saranno fondamentali eseguire correttamente l'azione. Utilizzando il comando semiautomatico avremo la classica via di mezzo. Tutte queste opzioni non saranno ad appannaggio del solo passaggio, ma anche tiro, filtrante, cross e passaggio alto potranno usufruirne, in parole povere la scelta sarà veramente ampia. Passiamo ora alle modalità di gioco: oltre la classica amichevole potremo partecipare a vari tornei e coppe, diventare allenatori (con una parte manageriale un po' blanda) sfidare online altri giocatori in stupende partite fino a due contro due, l'immancabile football party dove bonus o penalità vengono inflitte prima della partita, la modalità sfida che ci permette di metterci alla prova in compiti particolari come segnare con un dato giocatore oppure vincere ai supplementari. La modalità più particolare è però la modalità Professionista, che ci permette di impersonare un solo uomo in campo. In questa modalità dovremo far attenzione a mantenere la nostra posizione, farci servire quando saremo liberi e tirare quando ne avremo l'occasione. La visuale in questa modalità è alquanto scomoda e mi sarebbe piaciuta una ripresa da una distanza minore. Anche in questo capitolo è possibile ricevere in tempo reale le notizie dei vari campionati di calcio con la possibilità di osservare la classifica ed i vari risultati, purchè ovviamente si sia connessi ad Xbox Live.
Coreografie da stadio
L'impianto tecnico di FIFA è veramente buono, le movenze dei giocatori così come il loro aspetto ricalcano fedelmente le controparti reali (con le dovute eccezioni: alcuni calciatori sono quasi irriconoscibili) mentre le scene di intermezzo che dovrebbero esaltare il comparto grafico sono un pò troppo brevi. Incredibile come alcuni calciatori sembrino veramente prendere vita sui nostri teleschermi, vedere Ronaldo (anche se in leggero sovrappeso) all'opera è veramente esaltante. In alcune scene si notano alcune imperfezioni soprattutto nei pantaloncini dei vari atleti che perdono qualche poligono. Ottima invece la fisica del titolo, il pallone rimane indipendente dalle movenze dei giocatori e le varie animazioni risultano estremamente curate. Anche la fisicità dei calciatori è eccellentemente ricreata con rimpalli, scontri (anche fortuiti) e contrasti creando quella sensazione di pesantezza e presenza fisica dei vari Ronaldinho, Kakà, Trezeguet. Il pubblico risulta ricreato in modo un po' frettoloso quasi senza cura risultando però credibile al tempo stesso. Per il comparto sonoro abbiamo i soliti ottimi cori da stadio (personalizzati per le squadre più blasonate), lo speaker che ci invita a comprare l'oggetto pubblicizzato oppure, come dovrebbe essere, che ci snocciola le varie formazioni. Il commento di Caressa e Bergomi fa la sua bella figura anche se a volte durante i gol l'esultanza vocale non è delle più enfatizzate.
Questo è calcio
Siamo arrivati alla fine di questa lunga recensione, e possiamo affermare con sicurezza che FIFA 08 si è dimostrato essere un eccellente gioco di calcio: una giocabilità finalmente di altissimo livello che riesce a non farsi oscurare dalle piccole pecche presenti rende quest'ultima fatica di EA sport una delle migliori simulazioni calcistiche di sempre. Sono a disposizione dell'utente trenta campionati e se aggiungiamo che si potranno acquisire punti da spendere nello shop per sbloccare magliette, parti per l'editor, palloni e amenità varie troviamo un titolo con un'alta longevità coadiuvata da un'ottima grafica e una profonda giocabilità: insomma, non si potrebbe chiedere di più! 9.0
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