Recensione - Spider-Man: Amici o Nemici
di
Domenico Rodà / Nico_89
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Già dalle prime battute che si susseguono in una vivace presentazione in computer-grafica, si intuisce subito quanto “Amici o Nemici” sia vicino alle storie, seppur molto stilizzate, vissute da Spider-Man nelle tre trasposizioni cinematografiche realizzate finora, viste però in chiave ironica e poco fedele all’originale. Forte dell’enorme potenziale che risiede all’interno della pericolosissima sostanza “simbiotica”, il malvagio nonché astutissimo illusionista Mysterio fa nuovamente cadere nelle sue stesse mani, il destino dell’intero universo! Questa la premessa alla storia del neo-esordiente Spider-Man: Amici o Nemici, che va a concludere il ciclo di appuntamenti con l’amato ragno di quartiere, almeno per quest’anno.
Quello che appare chiaro, dunque, è che un altro pericolo minaccia nuovamente la Terra e, mentre Spider-Man sta per concedersi un po’ di meritato riposo, i suoi più celebri nemici vengono misteriosamente rapiti da un gruppo di cosiddetti “Phantom”, creature simbiotiche modificate geneticamente mediante l’uso della sostanza oscura e giunte improvvisamente dallo spazio per invadere l’intero pianeta Terra. A dimostrare che la situazione sta davvero degenerando, e quindi necessita di una soluzione immediata, intervengono persino i vertici dell’organizzazione segreta dello S.H.I.E.L.D., capeggiata dal potentissimo Nick Fury, il quale richiama il malcapitato Spider-Man per affrontare una nuova ed estenuante missione: salvare il mondo, naturalmente!
Amici o nemici?
Spider-Man: Amici o Nemici ci mette quindi ancora una volta nei panni del nostro amato aracnoide alle prese con dei nuovi, temibili avversari. Questi, per giunta, essendosi dileguati nelle località più disparate della Terra, ci costringeranno a spostarci continuamente di paese in paese, tra Tokyo, Tangaroa, Egitto, Transilvania e Nepal. Una tale diversificazione degli ambienti conferisce sì un pizzico di originalità alle atmosfere di gioco, ma a conti fatti, anche a causa di una certa linearità e ripetitività delle azioni, il gioco in sé offre ben poca scelta al giocatore, che si vede costretto a procedere con ordine per poter seguire il filo narrativo della storia. Proprio questa linearità dei livelli, ancor più evidente dopo alcune ore di gioco, affligge il gameplay minandone il livello di divertimento che può offrire.
Il divertimento è comunque garantito da quell’elemento primario di cui si avvale fondamentalmente il gioco: la cooperazione. Contrariamente a quanto accaduto nei tre episodi originali, infatti, questo titolo propone una variante piuttosto originale dal punto di vista filo-narrativo, motivata dal fatto che uno alla volta tutti i nemici storici di Spider-Man, quali Doc Ock, Rhino o lo stesso Venom, dopo che li libereremo dal controllo mentale dei Phantom, diverranno nostri fedeli alleati formando improbabili alleanze finalizzate alla sconfitta della minaccia comune. Inoltre, ai classici nemici si affiancano anche eroi di spicco come Prowler, Pugno d’Acciaio e l’ammazza-vampiri Blade, che vanno a completare una rosa composta da ben quattordici combattenti, tutti utilizzabili sia in singolo che in cooperativa.
In due è sempre meglio
Passando ad un’analisi più approfondita del gameplay, la linearità dei livelli è controbilanciata dal buon sistema di combattimento: il sistema di combo introdotti nel gioco possiedono una grande intuitività ed un certo spessore, e ciascuno di questi offre abilità e combinazioni differenti in base al personaggio che decidiamo di affiancare a Spider-Man. Questo fattore ovviamente si ripercuote su qualsiasi tipo di strategia che desideriamo adottare in una determinata missione; se ad esempio preferiamo cooperare con un personaggio dotato di grande velocità e destrezza nel combattimento, allora la scelta cadrà su Blade o Lizard, poiché più rapidi nei movimenti rispetto ad altri, parimenti sceglieremo Prowler o Rhino per ottenere maggior supporto negli attacchi ravvicinati che invece richiedono una prestanza fisica più consistente.
Il tutto è finalizzato ovviamente a rendere più avvincente la modalità a due giocatori, che in tal caso possono cooperare e realizzare combo di ogni sorta, dagli attacchi a terra o in aria a combinazioni speciali attivabili tramite dei potenziamenti particolari ed oggetti extra che è possibile trovare all’interno di casse o aree nascoste.
Gli stessi potenziamenti, d’altronde, completano l’aspetto tipicamente action del gioco, che assume così alcuni caratteri generali del genere RPG. Infatti tutti i personaggi che man mano sbloccheremo saranno completamente potenziabili grazie all’accumulo di sfere gialle che raccoglieremo durante i combattimenti o l’apertura di casse ed oggetti vari sparsi per i livelli. Lo stesso Spider-Man, inoltre, è dotato di tre ulteriori abilità che, se potenziate, aumenteranno i rispettivi poteri della sua ragnatela, dall’elastico a quello stordente e bloccante.
Purtroppo va detto che se non giocato in cooperativa, Spider-Man: Amici o Nemici rischierebbe di deludere anche sotto questo punto di vista, a maggior ragione se non avete un amico con un cui farlo, poiché gli sviluppatori non hanno implementato alcuna modalità on-line, privando il gioco di una componente quanto mai importante oggigiorno.
Uno standard superato
Per quanto concerne il suo comparto tecnico, Spider-Man: Amici o Nemici è piuttosto deludente: in una generazione in cui meraviglie grafiche ci hanno ammaliato ed abituato ad un nuovo modo di concepire il sempre maggior realismo nei videogiochi, risultano note stonate quelle suonate da titoli come questo, in cui la grafica è l'aspetto meno curato rispetto ad altri che lo caratterizzano. Il look di Amici o Nemici è ormai qualcosa di già visto e superato, troppo poco evoluto per distaccarsi dagli standard della generazione passata; quello che si dovrebbe capire è che non basta la sola alta definizione per rendere visivamente più bello un gioco. Certo, ricordiamo che questo non è un titolo rivolto a giocatori esperti , ma ad una fascia di pubblico più casual e con una età medio-bassa che di conseguenza baderebbe poco ai dettagli tecnici, quindi giustificabile in questo senso. Tuttavia, un impegno definitivo per elevare questo tipo di giochi agli standard della nuova generazione sarebbe la cosa ideale da fare, proprio per evitare che il giudizio complessivo in un gioco che magari diverte non sia poi penalizzato da un livello grafico appena accettabile. Nel complesso, comunque, Amici o Nemici risulta abbastanza vario nelle scelte cromatiche applicate sugli ambienti che fanno da sfondo ai livelli, mentre i personaggi principali risultano sufficientemente dettagliati nei particolari. Nota positiva invece è rivolta al doppiaggio, che, come da prassi, è completamente in italiano e di discreta fattura, in linea con i toni ironici che spesso e volentieri vengono adottati da Spidey nel dialogo con i suoi antagonisti.
L'ultima tela
Giunti al termine di questa recensione, possiamo trarre le nostre conclusioni; Spider-Man: Amici o Nemici è un titolo che cerca si sfruttare il successo mediatico che sta vivendo l’eroe Marvel per eccellenza in quest’ultimo periodo. Di conseguenza, se siete degli appassionati o meglio dei fan dell'Uomo Ragno, allora SM:AoN potrebbe trovare il vostro consenso per via della sua originalità nel proporre una storia diversa dal solito, che comunque riprende le vicende dei tre film usciti al cinema, ma anche per una discreta giocabilità ed un discreto supporto ad una modalità cooperativa solo off-line. E' sicuramente un acquisto azzeccato per chi volesse regalare qualcosa ai propri figlioletti o nipotini per poi giocare insieme a loro. Altrimenti, se cercate un titolo valido e variegato sotto tutti i punti di vista, questo Amici o Nemici potrebbe deludervi. 6.2
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