Recensione - Guitar Hero III: Legends of Rock
Nota: Questa recensione è stata realizzata provando il gioco con la chitarra dell'edizione precedente, poiché l'editore non ha potuto metterci a disposizione la nuova chitarra wireless da testare. Tutte le considerazioni che leggerete non tengono in conto quindi eventuali vantaggi o svantaggi apportati al gioco dalla nuova periferica.
Quando lo si avvia per la prima volta, Guitar Hero III: Legends of Rock sembra ad uno sguardo superficiale molto simile all'episodio precedente. E', infatti, possibile percorrere una carriera in quattro diversi livelli di difficoltà, da facile ad esperto, sbloccando nuovi brani man mano che completiamo con successo quelli precedenti. Per eseguire le canzoni dobbiamo premere a tempo di musica i tasti della chitarra che vengono mostrati a schermo, cercando di inanellare sequenze di note più lunghe possibile senza mai sbagliare, ed arrivando fino in fondo senza che i troppi errori facciano scattare il game-over prima del tempo. Selezionando una difficoltà maggiore, poi, le note saranno più vicine tra loro, sarà presente un maggior numero di accordi (suonabili con la pressione simultanea di più tasti) e, mentre a difficoltà facile si suona tutto con soli tre tasti, a medio si aggiunge un quarto tasto, al quale dedichiamo il dito mignolo, ed a difficile ed esperto interviene anche il quinto tasto che porta spesso a spostare tutte le dita di una posizione richiedendo di "rimappare" mentalmente tutte le associazioni tra tasti e dita.
La campagna è inoltre divisa in più tappe, come se si trattasse della tournee di un gruppo Rock, e man mano che supereremo le canzoni di una tappa si bloccherà quella successiva, con i fan che ci chiedono un bis con una nuova canzone per celebrare l'obiettivo raggiunto. Per tutti i fan del rock e della musica "da chitarra" in generale si tratta di un gioco dannatamente divertente, che grazie ad un gameplay estremamente immediato riesce ad adattarsi ed a divertire tutti i tipi di giocatore, dal più imbranato a quelli più esperti. Il senso di soddisfazione che si prova quando si riesce a completare una canzone particolarmente difficile, o quando si inizia a riuscire a suonare tutto senza errori "entrando" nella canzone, è davvero elevato e sicuramente qualcosa di raro da provare nel mondo dei videogiochi.
Ma se avete giocato a Guitar Hero II, tutto questo non sarà per voi una novità, infatti quanto descritto potrebbe tranquillamente adattarsi anche al precedente episodio della serie. Neversoft non è stata però con le mani in mano limitandosi ad un mero riadattamento del titolo precedente con l'aggiunta di nuove canzoni, ma sono state introdotte diverse novità, alcune delle quali anche molto gradite.
Battaglia tra chitarre
Gli sviluppatori del gioco hanno cercato di rinnovare la serie inserendo una nuova modalità, la "battaglia tra chitarre", che ci permette di affrontare in maniera competitiva un altro giocatore, sia esso controllato dalla CPU che in carne ed ossa. Nel primo caso, in determinati punti della carriera incontreremo dei personaggi (niente meno che Tom Morello e Slash, oltre ad un personaggio di fantasia che funge da "boss" finale del gioco) contro i quali scontrarci e vincere se vogliamo procedere nel gioco. Il meccanismo è piuttosto semplice: si tratta di gare di assoli in cui i nostri pezzi si alterneranno a quelli dell'avversario, e se eseguiremo correttamente determinate sequenze otterremo dei power-up da utilizzare come armi contro l'avversario. Tra queste "armi" troviamo la possibilità di aumentare la difficoltà del pezzo del nostro nemico, rompergli una corda forzandolo a premere ripetutamente un tasto per aggiustarla, mandarlo in modalità "vibrato" dalla quale potrà uscire solo percuotendo in continuazione la leva del vibrato, raddoppiare tutte le note che dovrà suonare o mandargli in sovraccarico l'amplificatore rendendo poco visibili le note da suonare a schermo. Una volta ottenuti questi power-up, potremo attivarli quando vogliamo semplicemente inclinando la chitarra, facendo quindi sbagliare l'avversario e portandolo in "zona rossa", vicino la sconfitta.
Inutile dire che i chitarristi che affronteremo non se ne staranno con le mani in mano, ed anche loro guadagneranno queste armi per usarle contro di noi, quindi tutta la gara non è altro che una serie di attacchi reciproci tesi a far sbagliare l'avversario, magari sferrati nel momento in cui sta per raccogliere un power-up facendolo sbagliare ed impedendogli di attaccarci di nuovo. Lo scopo è portare il nostro avversario a sbagliare molte note prima della fine del pezzo, perché una volta arrivati a quel punto la sua vittoria sarà automatica.
Purtroppo, anche se l'idea è buona soprattutto se vista in un contesto multigiocatore, la realizzazione nella modalità carriera lascia a desiderare, infatti è inutile sferrare attacchi visto che successivamente il nostro avversario riuscirà sempre a recuperare: l'unica è resistere accumulando attacchi (se ne possono conservare fino a tre) fino all'assolo finale del nostro avversario, tipicamente pieno di note e molto complesso, così da sferrarli uno dopo l'altro per sconfiggerlo facilmente. Insomma, non vi è nessuna componente tattica, bisogna solo saper suonare bene, resistere fino alla fine e sperare di raccogliere dei buoni power-up da usare per l'attacco finale. Peraltro finché non si capisce questo meccanismo, le fasi di battaglia tra chitarre possono risultare estremamente frustranti anche a difficoltà facile: fortuna che ce ne sono solo tre in tutta la carriera, e, per i meno pazienti, dopo tre fallimenti il gioco mosso a compassione ci propone di proseguire lo stesso la carriera.
Il titolo continua quindi a farsi apprezzare, almeno in singolo, per i meriti che già aveva nel precedente episodio, mentre la battaglia risulta essere solo un mero espediente per inserire nel gioco dei personaggi famosi e non farlo sembrare del tutto identico al suo predecessore. Intendiamoci però: si tratta pur sempre di un gran gioco, uno dei migliori di questa stagione natalizia, che vi terrà incollati alla TV per molte ore, soprattutto se giocherete in compagnia. Sa peraltro offrire un tipo di divertimento estremamente "virale": mi è capitato di mostrarlo a diversi amici mentre lo analizzavo per recensirlo, e dopo averci giocato uno di questi ha deciso di comprarlo mentre un altro ha addirittura acquistato anche una Xbox 360 solo per poterlo giocare. Se un videogioco fa questo effetto, è indubbio che il suo primo obiettivo, ossia divertire, sia raggiunto in pieno.
Jam session
La vera grande novità di Guitar Hero III: Legends of Rock è però l'introduzione del multiplayer online. Già la scorsa edizione offriva la possibilità di gareggiare sulla stessa console con un amico o giocare in cooperativa, uno alla chitarra ed uno al basso, ed ora il tutto viene portato su Xbox Live con l'aggiunta della nuova modalità Battaglia. Tutto si svolge come da manuale: è possibile cercare partite hostate da altri oppure creare una partita ed attendere l'arrivo di qualcuno, o creare un match privato ed invitare un amico, dopo di che è tutto divertimento. Le modalità competitive sono Sfida e Sfida Pro, già esistenti in GHII e riassumibili in delle semplici sfide a chi ottiene il punteggio più alto, ed ora la Battaglia ci permette di sfidare gli amici utilizzando lo stesso sistema di attacchi descritto poc'anzi, con la differenza che stavolta possiamo decidere di suonare in tutte le canzoni sbloccate nel gioco e non solo nelle gare di assoli. Anche la cooperativa è divertente e ci permette di passare un po’ di tempo con un amico connesso via Xbox Live o in locale, senza fini competitivi. Per quanto riguarda le prestazioni online, nelle partite svolte non ci sono mai stati problemi di lag con desincronizzazioni o perdita di note tra i due giocatori, quindi il codice di rete sembra realizzato in maniera eccellente.
Effetti scenici
Sul fronte tecnico non c'era da aspettarsi molto, vista la particolarità del gioco, ed infatti i personaggi e gli stage su cui suonano sono tutti riprodotti in maniera piuttosto stilizzata ed essenziale. Sicuramente non serviva di più, visto che durante il gioco i nostri occhi saranno incollati sulle note da suonare e non certo sui personaggi sullo sfondo, ma certo una maggior cura sul fronte grafico non avrebbe guastato. Anche il fatto che i personaggi selezionabili siano rimasti in maggior parte gli stessi del passato delude un po’: ci sono alcune nuove aggiunte ed è possibile impersonare Slash, Tom Morello e Lou dopo averli sconfitti ed acquistati nel negozio del gioco, ma il mondo del Rock è pieno di tanti stereotipi che è un peccato ritrovare gli stessi personaggi della passata edizione.
Per quanto riguarda il sonoro... beh, il gioco si basa su questo e quindi non poteva che essere eccellente. Come sempre le canzoni si dividono tra tracce originali e cover, ma stavolta quelle originali sono molte di più e soprattutto coprono tutte le canzoni più importanti. Troviamo una selezione di brani di assoluto rispetto, con song tra le altre di Rage Against the Machine, Rolling Stones, Guns N'Roses, Pearl Jam, Aerosmith, Slayer, Iron Maiden e Metallica (con la bellissima One). Le canzoni della carriera sono in tutto circa 40, alle quali si aggiungono 25 song aggiuntive acquistabili nel negozio del gioco con i soldi guadagnati durante i concerti, e ci saranno poi ovviamente numerosi download con pezzi aggiuntivi, alcuni dei quali già rilasciati (non fatevi sfuggire la mitica Mjolnir Mix di Halo 3 suonata da Steve Vai, scaricabile gratuitamente!). Anche i pezzi cover sono tutti ben realizzati e spesso si fatica a capire che non si tratta di canzoni originali. Ciliegina sulla torta, l'iperdistruttivo pezzo "Through the Fire and Flames" dei Dragonforce, sbloccabile completando la carriera e già famosissimo su Internet.
In conclusione, Guitar Hero III: Legends of Rock ha dimostrato di avere le carte in regola per affascinare e catturare tutti gli appassionati di musica Rock e della sei corde, con una giocabilità che, seppur basilarmente invariata rispetto al passato, si dimostra ancora all'altezza delle aspettative. Grande novità è invece il supporto al gioco online via Xbox Live, che ci permette di scontrarci o cooperare con amici o giocatori di tutto il mondo. Acquisto quindi consigliato, perfetto anche come regalo per un amico o parente videogiocatore ed appassionato di musica. 8.6
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