Recensione - Blazing Angels 2: Secret Missions of WWII
Si decolla, con flashback
Nel nuovo capitolo della serie di combattimenti aerei targata Ubisoft vestiremo la divisa dell’ex capitano della squadriglia aerea americana Cristopher Robinson, con l'obbiettivo di smantellare un pericoloso e misterioso super ordigno fabbricato dal Terzo Reich allo scopo di spazzare via intere popolazioni. Blazing Angels 2: Secret Missions of WWII inizia con un tutorial inusuale: una parata militare ambientata ai giorni nostri, in cui lo scopo è quello di manovrare il nostro aereo ed impratichirci con i facili comandi facendo delle acrobazie per raccogliere dieci "gettoni" sparsi in giro per il vasto scenario, tutti opportunamente segnalati sul nostro radar di bordo. Discretamente impegnativo soprattutto quando dobbiamo passare a pelo d’erba o con l’aereo “girato” in mezzo a pilastri e ponti, ma questo è niente in confronto a quello che verrà dopo. Finito il tutorial, un Cristopher ormai in pensione inizia a ricordare i tempi andati della guerra, e la sua memoria ci riporta nei cieli mentre siamo attaccati da una squadriglia tedesca. Da questo punto in poi inizia il gioco, un continuo flashback che ci porterà a rivivere in prima persona la storia del protagonista, composta da ben 18 impegnative e lunghe missioni che ci porteranno nei cieli della Germania, El Cairo e persino in Italia, il tutto a bordo di 50 aerei riprodotti in maniera maniacale nelle sembianze e nei controlli. Nel corso della vicenda saremo inoltre affiancati da validi gregari che ci aiuteranno a portare a termine le missione, richiamabili con i tasti direzionali del pad. Ognuno con il proprio mestiere, ognuno sempre pronto a coprirci, attaccare al posto nostro o riparare i danni del nostro aereo.
Cieli infuocati
Dal punta di vista tecnico Blazing Angels 2: Secret Missions of WWII stupisce nella cura per i dettagli ed i bei colori, anche se a volte un po’ troppo “fiammeggianti”. La linea dell’orizzonte è molto lontana e non ci sono vistosissimi problemi di pop-up. Poco convincente è invece la visuale interna, la plancia infatti è poco curata e povera di texture mentre la visuale è decisamente limitata, sfido chiunque a divertirsi finendo i livelli con questa visuale un po’ anonima. C’è da dire però che tutto il resto risulta molto curato, dagli alberi alle microscopiche persone che scappano o ci attaccano è tutto molto definito, i riflessi sull'acqua del mare che si increspano in modo convincente, nubi realistiche ed ottimi effetti di luce danno agli scenari un aspetto a volte quasi poetico.
Tocco artistico decisamente rovinato da qualche rallentamento durante le esplosioni vicine al nostro aereo e soprattutto dall'antipatico problema del v-sync (le fastidiose "divisioni" nello schermo quando si vira o comunque quando spostiamo la visuale). Inoltre problemi di aliasing e scarsa definizione degli aerei nemici lontani ci fanno pensare che questo nuovo episodio sia stato sviluppato con lo stesso engine del primo episodio, sicuramente migliorato ma non si tratta di una tecnologia riscritta da zero per l'hardware di nuova generazione.
Un altro problema molto fastidioso è dato dai sottotitoli: il gioco è parlato in inglese e localizzato solo nei testi, ed olte che impattare sulla'immersivita della trama, questo è complicato anche dai caratteri minuscoli che si sovrappongono alle immagini rendendo difficoltosa e scomoda la lettura, anche su televisori in HD di grandi dimensioni.
Nonostante i difetti accennati, Blazing Angels 2: Secret Missions of WWII è globalmente tecnicamente molto buono, e difetti così marginali difficilmente ci distolgono dai fantastici panorami e dalle furiose battaglie che ingaggeremo con i nostri nemici.
Dal punto di vista dell’audio invece, Blazing Angels 2 si difende abbastanza bene. Le musiche che ci accompagnano durante le missioni sono molto buone ed ispirate e ci immergono nell’azione con convinzione, anche se c’è da dire che ogni tanto si avverte una certa monotonia. Gli effetti sonori invece non sono così “roboanti” com’era lecito aspettarsi, ma alla fine non ci si può lamentare anche se si sente, soprattutto per chi è provvisto di impianti adeguati, una compressione audio un po’ troppo esagerata. Avremmo preferito una maggiore, ma evidentemente gli sviluppatori hanno preferito concentrarsi su altri fattori. Peccato, perché in un gioco del genere anche l’impatto emotivo dovuto ad effetti sonori fragorosi può aumentare, e non di poco, l’atmosfera e l’immedesimazione.
All around the world
Come detto precedentemente, Blazing Angels 2: Secret Missions of WWII ci porta in giro per il mondo in una moltitudine di missioni, tutte ben studiate e soprattutto originali e divertenti da giocare. Degne di nota ad esempio quella francese in cui bisogna aiutare dall’alto la fuga della nostra compagna infiltrata e scoperta dai tedeschi, per poi atterrare addirittura sugli Champs Elysées qualche centinaio di metri prima dell’Arco di Trionfo, oppure nella missione ambientata tra i ghiacci del nord Europa in cui bisogna volare bassi quasi a pelo d’acqua e fare slalom in mezzo a maestosi iceberg per trovare un sommergibile alleato in panne. Divertentissima poi la seconda parte della missione quando tre squadriglie di nemici ci intercettano e noi dovremmo abbatterli usando una nuova arma montata sul nostro aereo: ci troveremo infatti completamente disarmati, o almeno non armati di armi convenzionali, niente mitragliatrici e razzi ma saremo costretti, da soli, a fare fuori i tedeschi con quest’arma montata nella parte posteriore che acceca con un flash violento chiunque ci segue. La cosa divertente è giocare al gatto e al topo facendoci inseguire mentre ci dirigiamo a filo d’oceano verso gli iceberg, usare l’arma flash e virare violentemente verso l’alto appena prima di schiantarci. I nemici, privati momentaneamente della vista andranno a schiantarsi direttamente sulla montagna di ghiaccio. Originale e divertente.
I comandi di gioco rispondono molto bene alle nostre sollecitazioni, anche se bisogna ammettere che il sistema di aggancio dell’obbiettivo (eseguibile con la pressione del grilletto sinistro) funziona benino ma in caso di incrocio di traiettorie tra aerei veloci può facilmente disorientare e, soprattutto nelle prime fasi quando ancora non siamo abbastanza bravi, addirittura farci schiantare a terra mentre pensavamo di essere ad alta quota. In questo caso sarebbe stato utilissimo un altimetro o almeno un segnale acustico per avvertirci del calo di quota.
Abbiamo parlato di ottima grafica, discreto sonoro e buona giocabilità grazie anche alle missioni molto varie originali e divertenti, ma dobbiamo purtroppo anche parlare dei molti difetti del gameplay. Da non sottovalutare ad esempio è l’infelice inserimento dei checkpoint, spesso messi in malo modo e distanti dal punto di maggiore interesse (che poi di solito è il punto dove si fallisce o si muore). In questo caso dovremo quindi rifare una bella porzione di missione prima di ritentare dove prima si era fallito e la cosa può risultare spesso frustrante. Frustrazione che può arrivare ad alti livelli anche per colpa di obbiettivi non sempre chiari e mal spiegati, mi è capitato ad esempio di fare per ben quattro volte la seconda parte della già citata missione in Francia perché sulle note (richiamabili con il tasto back), indicava che dovevo atterrare per prelevare la mia compagna fuggitiva ed invece dovevo prima far fuori l’intera squadriglia di nemici. L’ atterraggio a due passi dall’Arco di Trionfo mi ha galvanizzato, ma ripetere la stessa missione molte volte per colpe non mie è stato abbastanza desolante. Troppo spesso una missione finisce senza avere una chiara colpa e la cosa può diventare snervante alla lunga ed addirittura fare abbandonare i meno pazienti.
Le missioni a tempo inoltre non aiutano di certo, al Cairo ad esempio bisogna distruggere un tot di nemici per proseguire nella missione e la cosa non è semplice, soprattutto se si sta 10 minuti a sparare all’impazzata per poi trovarsi con la fatidica scritta “missione fallita”. Finire una missione a tempo di record però aumenta e non di poco le nostre possibilità di vittoria, questo perché il gioco ci assegnerà più punti da spendere nei vari e numerosi potenziamenti disponibili a fine missione: potremo ad esempio acquistare dei cannoni più potenti, sistemi per la mira assistita, sistemi difensivi più efficaci e motori più resistenti ai danni. In questo caso torna utilissima anche la possibilità di rigiocare le missioni già completate in precedenza per battere il tempo record e magari per completare le acrobazie disponibili. Tutto questo, oltre a dare più punti fa acquisire anche nuovi aerei, tutti completamente personalizzabili con nuove livree direttamente dal menu Hangar.
Multiplayer e Live, croce e... desolazione
Oltre a tenerci impegnati per un discreto numero di ore offline, Blazing Angels 2 offre anche una modalità multiplayer su Xbox Live piuttosto interessante, se solo riuscirete a giocarci. Forse a causa di altri giochi più celebrati e famosi o forse per via del fatto che gli acquirenti del titolo sono poco interessati all'online, trovare una partita sul Live è risultato abbastanza difficile. Troppi minuti ad aspettare altri giocatori in lobby, troppa attesa per chi vuole divertirsi e passare qualche ora spensierata distruggendo aerei nemici pilotati da veri giocatori.
Bisogna dire però che Ubisoft ha fatto decisamente un buon lavoro, tutti gli aerei sbloccati possono essere utilizzati e personalizzati oltre che per le livree anche per le armi a bordo. Largo allora alla modalità squadriglia che poi non è altro che un deathmach a squadre classico dove c’è poca strategia, molta adrenalina e tanto caos. La modalità Assalto consiste nell’attaccare la base nemica cercando di distruggerla, ovviamente a turno finito la situazione sarà capovolta e toccherà a noi a dover difendere la nostra. Simile ad Assalto è la modalità Kamikaze ma in questo caso dovremo fare la stessa cosa che facevano i giapponesi, schiantarci sul nemico ed ottenere punti. In Conquista la bandiera dovremo rubare la solita bandiera nemica e portarla alla nostra base, insomma quello che facciamo da anni con Halo 2 o Call Of Duty, ma la battaglia si sposta nei cieli. L’ultima modalità è Battaglia Epica: l’obbiettivo è quello di volare nelle basi nemiche e conquistarle. In poche parole, Ubisoft ha inserito tutte le opzioni di un classico FPS con modalità online e le ha portate nei cieli, il tutto senza particolari problemi di lag che possano rovinare l’esperienza online. E' presente inoltre una modalità split screen per due giocatori ed una in system link fino a quattro per chi non è connesso al servizio di Microsoft. Se siete interessati al gioco online, comunque, assicuratevi di avere degli amici che abbiano preso il gioco e vogliano divertirsi con voi, perchè trovare dei compagni di gioco occasionali potrebbe rivelarsi arduo.
Come previsto, Blazing Angels 2: Secret Missions of WWII rimedia ai molti difetti riscontrati nel predecessore. Ottimo graficamente ma non senza difetti tecnici e strutturali, compensa la frustrazione data da alcune fasi di gioco con il divertimento riscontrato nelle lunghe e varie missioni, immerse in paesaggi stupendi ed evocativi. Gli amanti del genere lo troveranno interessante: merita sicuramente la vostra attenzione. 7.8
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