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Far Cry 2
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Far Cry 2 - Hands-on

Dopo aver raccolto il testimone da Crytek, il team Ubisoft Montreal si prepara a riportare nei negozi la serie Far Cry con un nuovo episodio ambientato stavolta nell'arida Africa, e continuando a proporre al giocatore completa libertà nell'esplorazione dei vasti ambienti e nell'esecuzione delle varie missioni. Abbiamo provato per diverse ore una versione preliminare del gioco: eccovi le nostre prime impressioni.

Far Cry 2 - Hands-on


Quando un titolo è atteso quanto Far Cry 2, ricevere dal corriere una busta che ne contiene la versione preview - una build quasi definitiva, ma non completa - del gioco, è un evento esaltante che ci fa mettere da parte tutto il resto per poterci immergergere nell'avventura, ansiosi di poterne finalmente vagliare le qualità. E' con questo spirito che abbiamo avviato il disco, pronti a raccontarvi la nostra esperienza hands-on.

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Dopo aver selezionato il nostro alter-ego tra una decina di proposte diverse, veniamo catapultati nel gioco a bordo di un taxi, in pieno continente africano. Durante il viaggio attraversiamo parti di savana, spazi aperti e baraccopoli mentre il taxista indigeno ci introduce alla situazione politica del posto. L'uomo ci spiega, in un italiano, che il paese in cui ci troviamo è in preda ad una guerra fratricida tra due fazioni di guerriglieri, e la cosa è stata peggiorata dall'arrivo di quello che capiremo essere il "cattivone" del gioco, lo Sciacallo. Ubisoft ci ha chiesto di non rivelarvi per ora altri dettagli della trama portante, ma vi basterà sapere che impersoneremo un mercenario che si ritroverà suo malgrado bloccato nel paese in guerra, e dovremo iniziare a fare vari lavoretti per le fazioni contrapposte cercando capire dove si trovi il nostro vero obiettivo, lo Sciacallo. Come se non bastasse, iniziamo il gioco dopo aver contratto la malaria, ed avremo bisogno di tanto in tanto di buttare giù delle rare medicine per tenere a bada la malattia.

Dopo una fase iniziale che funziona da tutorial, ci troviamo lasciati a noi stessi, con la possibilità di muoverci liberamente esplorando il territorio. Con una veloce pressione sul d-pad, portiamo in primo piano una mappa che ci mostra come l'area di gioco sia estremamente vasta: montagne, fiumi, giungla e savana sono attraversati da strade sterrate percorribili quasi liberamente con i tanti mezzi (principalmente jeep) che troviamo in giro. Quasi liberamente, perchè la mappa è disseminata di posti di blocco di miliziani, che non esiteranno a spararci ed inseguirci con i loro mezzi qualora dovessero avvistarci. Nella mappa sono segnalati anche tutti i posti in cui possiamo ricevere delle missioni, la maggior parte secondarie mentre quelle principali ci vengono assegnate in una cittadella fortificata al centro del territorio, un'area franca in cui convivono i posti di comando delle due fazioni in lotta.

Abbiamo svolto una decina di missioni tra secondarie e principali, riscontrando una buona varietà negli obiettivi assegnati: alcune ci chiedevano di attaccare o infiltrarci in un accampamento per uccidere qualcuno, sottrarre delle informazioni o distruggere delle apparecchiature, altre includevano invece l'assalto di camion in movimento oppure la risalita di un fiume per irrompere nella base di un personaggio di spicco. Abbiamo potuto verificare come l'approccio ad ogni missione fosse davvero aperto: chi preferisce l'infiltrazione furtiva può agire di soppiatto uccidendo i nemici con un pugnale senza far scattare allarmi, mentre altri potrebbero decidere di appostarsi su un picco lontano con un fucile da cecchino e decimare i nemici, oppure irrompere a mitra spianato e lanciando granate, scatenando un putiferio. Ad esempio una missione in particolare ci chiedeva di piazzare dell'esplosivo su un container difeso da decine di miliziani: dopo aver capito che raggiungere l'obiettivo sarebbe stato estremamente difficile, siamo andati a recuperare un lanciarazzi, e da una collina in lontananza abbiamo sparato sul container vedendolo esplodere. Risultato: missione compiuta con il minimo sforzo. Le missioni diventano molto difficili col proseguire dell'avventura, e riuscire a portarle a termine utilizzando varie tattiche è sicuramente molto soddisfacente.

Molto ben fatto il sistema di gestione delle armi: si possono raccogliere quelle dei nemici, che però sono usurate e si inceppano spesso, mentre vari trafficanti di armi sparsi per la mappa ne vendono di più sicure e di molto potenti. Dovremo pagarle in diamanti, che ci vengono elargiti come ricompensa per le missioni o potremo anche trovarli in giro in alcune valigette, grazie ad una sorta di gioco nel gioco: il nostro radar ha un led che inizia a lampeggiare sempre più velocemente quando ci avviciniamo ad una valigetta di diamanti, così ovunque siamo potremo fermarci e cercarle. Anche le jeep sono considerabili delle vere e proprie armi, visto che montano torrette mitragliatrici che possiamo controllare, molto utili in combattimento al punto che spesso può convenire fare irruzione in un accampamento con una jeep, mettersi alla torretta e decimare i nemici.

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L'IA nemica è piuttosto buona, cercano di aggirarci e se hanno jeep a disposizione ci seguono con quelle, si nascondono, usano le torrette fisse e così via. A volte hanno anche comportamenti suicidi come attraversarci la strada mentre stiamo sventagliando con una torretta mitragliatrice, ma in generale ci sono sembrati piuttosto convincenti.

Nel gioco abbiamo molta strada da percorrere tra una missione e l'altra, e questo può non piacere a chi vuole solo azione senza tempi morti. Gli sviluppatori hanno cercato di limitare il problema inserendo una serie di stazioni degli autobus lungo tutto il perimetro dell'area di gioco e nella cittadella centrale, così da permetterci di viaggiare velocemente tra posti molto distanti tra loro, ma vanno comunque raggiunte e per viaggiare dobbiamo lasciare il nostro mezzo attuale, ritrovandoci a piedi dall'altra parte. Ci sarebbe piaciuto qualcosa di più pratico, come i taxi di GTA IV per intenderci, ma comunque non ci è sembrato un gran problema. Fortunatamente vicino ai luoghi in cui dobbiamo svolgere le missioni ci sono sempre le "casette di salvataggio", delle baite, spesso occupate da un paio di nemici e che dovremo conquistare, utilizzabili come punti di salvataggio e presenti in gran quantità in tutta la mappa.

Durante l'azione, se feriti gravemente dovremo usare delle siringhe di medicinale per curarci, e se non si sta attenti è molto facile morire. In questi casi si ricomincia sempre dall'ultimo salvataggio, quindi è bene ricordarsi di salvare nelle vicinanze prima di iniziare un attacco. C'è inoltre un "jolly" da usare in caso di morte: sono gli amici, dei personaggi che si incontrano nella storia e che, se siamo in pericolo di morte, possono venirci in aiuto salvandoci dandoci poi una mano in battaglia. Questi vanno "attivati" nelle casette di salvataggio, chiedendogli di aiutarci la prossima volta, e si possono sfruttare una sola volta per missione. A volte ci chiamano anche suggerendo strade alternative per completare una missione, e possono anche morire: capiterà infatti, dopo che ci hanno aiutato in alcune missioni, che ci chiamino per chiedere aiuto perchè nei guai, e se li ignoreremo moriranno, di fatto scomparendo dal gioco per il resto della campagna.

Il gioco sembra inoltre molto lungo: ad una dozzina d'ore conteggiate nella schermata delle statistiche, eravamo ancora al 20% di completamento, segno che c'era ancora molto da fare.

Il comparto visivo ci è sembrato invece presentare alti e bassi, ma va precisato che le ottimizzazioni e ripuliture grafiche sono sempre tra le ultime ad essere applicate in un gioco, quindi è possibile che la versione a nostra disposizione non fosse completa da questo punto di vista. Graficamente il gioco rispecchia quanto visto nei filmati e screenshots finora: splendida vegetazione, folta e dinamica (piante e fronde degli alberi cadono sotto i colpi delle nostre armi), bella riproduzione della savana e delle montagne rocciose, buoni modelli dei personaggi, e illuminazione dinamica pervasiva, con ogni singolo oggetto e foglia che proietta la propria ombra sugli oggetti sottostanti. Nelle ore del giorno in cui il sole è alto nel cielo, le aree aperte sono visivamente spettacolari, con un gioco di luci e ombre molto realistico, ma il problema che abbiamo riscontrato è in tutte quelle situazioni senza l'illuminazione diretta del sole: di notte, sotto una vegetazione molto fitta, o negli interni. In questi casi tutto sembra troppo appiattito, e la cosa non è aiutata da una palette cromatica pesantemente orientata verso il marrone/giallo, visto che sono questi i colori tipici di quei posti. Non sarebbe però la prima volta che un gioco preliminare presenta problemi proprio nella gestione dell'illuminazione, e quindi ci riserviamo di dare un giudizio definitivo all'uscita del titolo. Ottimo invece il frame-rate, che regge bene anche in situazioni concitate con esplosioni e scenari particolarmente complessi, mentre il temuto fenomeno dello screen tearing (la divisione orizzontale dello schermo) si presenta raramente e mai in maniera eccessiva. Considerata la complessità e vastità degli scenari, ci sembra che gli sviluppatori di Montreal abbiano fatto un gran lavoro di ottimizzazione.

La varietà di ambientazioni è assicurata dalla grandezza della mappa: si va da baraccopoli a canyon rocciosi, passando per fiumi navigabili, arida savana e fitta giungla. Pur avendo visitato gran parte della mappa, non abbiamo però avvistato molti dei posti rappresentati negli screenshots diffusi finora: questo ci fa ipotizzare che l'area di gioco si espanderà ulteriormente. Infatti non siamo andati oltre il primo capitolo della storia, ed è probabile che una volta passati ai capitoli successivi vengano rese disponibili nuove aree di territorio, variegando ulteriormente l'esperienza.

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In definitiva, il primo impatto con Far Cry 2 è stato sicuramente positivo: varietà di ambientazioni, tante cose da fare ed un buon livello di soddisfazione al completamento delle missioni dovrebbero garantire molte ore di gioco di qualità. Non abbiamo potuto provare il famoso deltaplano, utile per spostarsi velocemente ed attaccare dal cielo, così come non ci è stato possibile testare tutte le funzionalità multigiocatore: per l'analisi di queste parti del gioco vi rimandiamo alla nostra recensione, prevista intorno alla data di lancio del titolo, il 23 ottobre.

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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