Recensione - NBA 2K7
Ingresso in schiacciata
Come ormai è abitudine per molti titoli sportivi, non appena avviato NBA 2K7 ci butta subito nella mischia con una partita rapida: subito notiamo che la selezione delle squadre non si svolge in un menu tradizoinale, ma in una animazione che riproduce una tipica città americana la sera di un grande incontro NBA, intorno al palazzetto. Appena scelta la propria squadra veniamo letteralmente teletrasportati all’interno dell’arena di gioco e lì, come e meglio dello scorso anno, gli occhi sono impegnati a percepire la differenza tra realtà e finzione.
La grafica è assolutamente fantastica e tutto quello che è all’interno della arena è graficamente appagante, sebbene non con livelli di dettaglio variabili. Il pubblico è molto meno dettagliato dei giocatori, ma non certo "di cartone" come in taluni tanto blasonati giochi sportivi. Oltre all’aspetto del pubblico è sorprendente anche il loro comportamento assolutamente verosimile: c’è chi si alza, chi grida, chi fa gesti di disappunto, chi mangia pop-corn, chi esce dall’arena, ecc. Terminato il breve ma intenso viaggio sull’arena di gioco ci si ritrova a centrocampo per l’alzata iniziale: il colpo d’occhio è impressionante, i giocatori sono assolutamente dettagliati e i loro movimenti perfettamente realizzati.
Tutte le mosse e i gesti dei giocatori sono riprodotti con fedeltà assoluta e sono un vero piacere per gli estimatori e conoscitori dei protagonisti dell’NBA. I controlli, sebbene abbastanza complessi e con un tempo di apprendimento non breve, permettono di ripetere tutti movimenti dei grandi cestisti americani. Infatti, una volta dominati, grazie al sinergico utilizzo della levetta destra e del grilletto destro è possibile effettuare tutte le principali azioni di ogni giocatore. La partita scorre con un coinvolgimento sempre crescente e la ricchezza di opzioni permette di utilizzare tutte le tattiche necessarie, cambiare i giocatori, chiamare i timeout come in una partita reale. Durante l’azione è possibile chiamare schemi e tattiche di gioco esattamente come si fa nel basket, e lo si può vedere durante la fasi d’attacco in cui il playmaker addirittura fa segni con le mani per segnalare gli schemi ai compagni.
Alla prima azione degna di nota veniamo catturati da una delle più stupefacenti esperienze visive mai avute nel mondo dei videogame sportivi: un replay dalla qualità fotografica ci lascia a bocca aperta. E se il replay fornito in automatico dal gioco non bastasse, è possibile accedere ad un replay che assomiglia terribilmente al bullet-time di Matrix, nel quale si può girare intorno all’intera azione di gioco, scegliere l’angolazione che ci piace di più, mandare avanti ed indietro i giocatori con un realismo ai confini dell’incredibile. Il gioco scorre fluido e si arriva ai primi timeout in cui l’allenatore sferza i giocatori con una predica dalla gestualità inconfondibile, mentre le cheerleader allietano il pubblico e rendono lo stadio una vera icona del basket NBA.
Se la grafica è fantastica, il sonoro non è da meno riproducendo il frastuono delle stadio, il tifo, i fischi delle scarpe sul parquet, la sigla in crescendo che segna la fine del tempo di tiro e, infine, la sirena che decreta la fine.
L’ultimo quarto
Finita la prima partita, esploriamo la moltitudine di menu che danno accesso alle modalità di gioco disponibili. 2K Sports si è prodigata per aumentare la longevità del titolo, affrontando il mondo cestistico a 360 gradi: è possibile fare di tutto. Molto bella la 24/7 in cui si parte da alcuni tiri liberi in un campo per strada fino a farsi notare con altre competizioni da strada costruendo, volta per volta, la propria fama di aspirante campione di pallacanestro. Per chi invece ama il lato manageriale, ci sono le modalità Associazione e Manager in cui, oltre a giocare, abbiamo a disposizione una completa e straripante sezione in cui sono disponibili centinaia di opzioni, azioni e statistiche per coloro che amano gestire ogni piccolo aspetto della squadra. Insomma, c’è la possibilità di avere modalità di gioco diverse e variegate anche se di impatto minore rispetto a quella principale.
Altra e più piacevole esperienza è quella del Live: non c’è alcuna differenza tra il gioco sulla singola console e quello in rete. Una esperienza di gioco online che valorizza e aggiunge longevità al gioco e che non presenta la tendenza a soffrire di lag neppure con connesioni transoceaniche notoriamente piuttosto difficili. Tutte le opzioni presenti nell’off-line sono utilizzabili online, e l’esperienze è adrenalinica come le partite di basket NBA. Ogni quarto la partita si fa più accesa e si lotta palla su palla, rimbalzo su rimbalzo, tiro su tiro per vincerla: un vero spasso per gli amanti dell’NBA e dello sport in generale. Dunque NBA 2K7 offre un'ampia varietà di modalità di gioco che assicurano ore ed ore di divertimento per tutti i gusti, con una netta prevalenza per l’azione come ci si aspetterebbe da un gioco 2K Sports.
Sirena finale
Come ogni cosa bella, alla fine ci si fa l’abitudine ed affiorano le imperfezioni e le problematiche che sfuggono all’occhio stupefatto dei primi momenti. Anche NBA 2K7 non è esente da difetti nonostante la straripante grafica: non tutti i giocatori sono riprodotti con la stessa cura, e il confronto a volte stride terribilmente rovinando quello che, altrimenti, sarebbe un capolavoro next-gen. Per quelli riprodotti più fedelmente anche le movenze sono assolutamente verosimi e sicuramente frutto di motion capture. Qualche critica va rivolta anche ai controlli che hanno una curva di apprendimento veramente molto dura. Il D-Pad consente di cambiare le tattiche, i giocatori, o chiamare il time-out: tutto con i tasti direzionali che sono facilmente azionabili per errore durante un azione concitata. Particolarmente scomodo è poi il tasto di uscita dal menu che in realtà è il thumbstick di destra spinto verso l’alto: è poco intuitivo e ci sarà sicuramente almeno una occasione, il replay, in cui vi darà particolarmente fastidio interrompendo la riproduzione di una vostra evoluzione. Infine le molte modalità di gioco non sembrano così profonde e giocabili come sarebbe auspicabile per avere un titolo completo e appetibile a tutti i videogiocatori ma rappresentano comunque un’aggiunta alla longevità di un titolo sportivo altrove affidata solo al Live.
In conclusione NBA 2K7 è un titolo che non può mancare nella collezione dell’appassionato di sport ed in particolare di quelli che non si perdono una partita con i mitici ed inarrivabili giocatori NBA, sia pur con qualche difetto minore. 8.4
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