di Győző Baki / Baboy P 1 ott 2015
PES 2016 dà un segnale importante, sia ai fan dei capitoli precedenti che a coloro che finora l'avevano un po' snobbato. Con un sistema di gioco rivisitato, molto più fisico e tattico di prima, ogni partita risulta divertente, credibile ed appassionante, e con le situazioni in costante evoluzione ogni fase del gioco offre sorprese e spunti ulteriori, facendo volare le partite in un batter d'occhio, specialmente contro avversari in carne ed ossa. Tanti passi in avanti sono stati fatti anche per quel che riguarda l'aspetto tecnico e funzionale, risultando nel titolo della serie più aggiornato e completo degli ultimi anni. Per questo però è un gran peccato che diversi problemi noti, come la mancanza delle licenze o la facilità dei gol dalla distanza, risultino pressoché invariati rispetto agli scorsi anni, vanificando parzialmente l'ottimo lavoro svolto dai ragazzi di Konami. Ma non fatevi fuorviare da certe questioni di facciata: questo capitolo di PES ha toccato davvero tante note giuste dopo diversi capitoli più o meno riusciti, e chi è disposto a chiudere un occhio su un paio di magagne può godersi un gioco di calcio tattico, fisico e molto vario. 8.7