Ultime recensioni

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Journey to the Savage Planet

di Mirko Rossi / Thor P 7 feb 2020
Journey to the Savage Planet è un’avventura spaziale di ottima qualità, capace di sorprendere il giocatore dalla sequenza iniziale ai titoli di coda, con un gameplay intrigante e con un’atmosfera tanto bizzarra quanto divertente. Qualche piccolo problema c’è e in qualche occasione si notano i limiti di una produzione indubbiamente un po’ acerba, ma si tratta di piccoli inciampi che non penalizzano più di tanto un gioco capace di regalare un discreto numero di ore di svago e spensieratezza non solo agli amanti del genere, ma anche a tutti coloro che non disdegnano l’idea di esplorare in totale libertà un pianeta ricco di misteri e di segreti, da scoprire passo dopo passo. 8.0
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Lumini

di Győző Baki / Baboy P 2 feb 2020
Nonostante una realizzazione tecnica appena sufficiente e una formula di gioco che già dopo un'oretta ha sparato tutte le sue cartucce (durando tra l'altro meno di due ore in tutto), Lumini è un'avventura affascinante e godibile, che sa farsi apprezzare grazie a un ottimo senso artistico e un gameplay rilassante. Gestire il proprio stormo di creature volanti in mezzo a scintillanti caverne piene di minerali, abitate da creature di ogni genere è un'esperienza piacevole che mi sento di consigliare a chi è alla ricerca di un indie diverso, adatto per i momenti di relax totale. 7.0
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Weakless

di Győző Baki / Baboy P 26 gen 2020
Weakless è un puzzle game con un'idea di fondo molto interessante che fa anche riflettere sulle difficoltà di chi soffre di problemi di vista e/o di udito. Ma per quanto questo concept porti ad alcuni enigmi decisamente insoliti, ci sono un po' troppi cliché. In più l'eccessiva ripetizione, una durata decisamente ridotta e una realizzazione tecnica approssimativa non permettono al titolo di raggiungere vette degne di nota. Gli appassionati del genere potrebbero comunque apprezzarne la creatività. 6.8
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Dragon Ball Z: Kakarot

di Andrea Giuliani / Linker360 P 19 gen 2020
Dragon Ball Z: Kakarot è un titolo dalla doppia natura. Da una parte abbiamo un gioco che, dal lato prettamente ludico, presenta evidenti carenze e risulta piuttosto basilare senza particolari spunti o elementi di spicco. Dall’altra tuttavia abbiamo un comparto narrativo che rende perfettamente giustizia ad un’opera amata come Dragon Ball, offrendo un’esperienza completa e fedele anche per chi si avvicina per la prima volta al mondo di Goku e compagni. I fan dovrebbero provare il gioco senza esitazione e lasciarsi trasportare in un continuo tuffo nel passato e nelle emozioni, ma se il cuore resterà estasiato la ragione invece potrebbe non riuscire a compensare le troppe leggerezze di gameplay che il gioco presenta. Si tratta quindi di un esperimento riuscito in parte, ma la strada da seguire per il futuro dei giochi di Dragon Ball (e anche di altri anime) è comunque quella giusta e promettente. 7.5
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AO Tennis 2

di Luca Di Lullo / KIDNEYONE P 12 gen 2020
In definitiva AO Tennis 2 risulta essere un titolo tennistico non privo di difetti ma divertente e sorprendente. Non abbiamo a che fare con una simulazione estremamente realistica, ma nemmeno con un titolo arcade; la splendida modalità Carriera, la profondità di gioco ed il livello di personalizzazione degno del migliore RPG fanno di AO Tennis 2 un prodotto del quale gli appassionati di tennis non possono, allo stato attuale, fare a meno in attesa della comparsa di un degno avversario o di ulteriori miglioramenti della serie. 7.5
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Children of Morta

di Győző Baki / Baboy P 12 gen 2020
Children of Morta unisce in maniera sorprendentemente naturale diversi stili di gioco: dai giochi di ruolo d'azione frenetici come Diablo passando per gli RPG un po' più ragionati fino ad includere il sistema di progresso dei roguelike e qualche accenno di combattimenti souls-like. Il risultato è un prodotto non eccessivamente originale, ma curato comunque in ogni aspetto: la narrazione della lore funziona anche se non localizzata in italiano, le animazioni 2D sono affascinanti e soprattutto il gameplay sa divertire ed appassionare. Non sarà il titolo più memorabile di sempre ma per chi è alla ricerca di un un nuovo roguelike su cui perdere tante ore, Children of Morta è sicuramente un candidato più che valido. 7.8
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Ancestors: The Humankind Odyssey

di Giuseppe Genga / Neural P 6 dic 2019
Ancestors: The Humankind Odyssey è uno di quei titoli che escono raramente, partoriti da menti estremamente creative ed intenzionate a dar vita a qualcosa di nuovo; Desilets in questo ci è sicuramente riuscito, proponendoci una simulazione paleoantropologica in cui sperimentiamo in prima persona il processo evolutivo fatto di tentativi ed esperimenti finché l'idea giusta non attecchisce e si fissa nelle generazioni successive. Questo porta però con sé anche un'esperienza ripetitiva e spesso frustrante, che finirà per scoraggiare i meno pazienti; ma se pensate di poterlo affrontare con calma e con la giusta dose di pazienza, Ancestors: The Humankind Odyssey merita sicuramente d'essere provato. 7.0
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Civilization VI

di Luca Di Lullo / KIDNEYONE P 6 dic 2019
A tre anni dalla versione originale di Civilization VI si può tranquillamente affermare che praticamente nulla è andato perso nel passaggio su console casalinga, anzi ci abbiamo guadagnato in termini di espansione del mondo di gioco anche se rimangono tutti i pro e contro di un titolo del genere. Possiamo, però, tranquillamente affermare che un Civilization di questa portata non è roba da tutti i giorni, soprattutto in ambito console, ed è un prodotto altamente consigliato sia ai vecchi utenti che ai neofiti che abbiano voglia di approcciare quello che possiamo definire il padre dei simulatori di storia dell’umanità. Un sistema di controllo ben calibrato, un aspetto grafico accattivante ed una longevità sostanzialmente infinita fanno di Civilization VI un piccolo capolavoro. 8.5
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Sniper Ghost Warrior: Contracts

di Davide Mapelli / MAPO78 P 1 dic 2019
Sniper Ghost Warrior: Contracts parte da un'ottima idea, non certamente originale ma comunque ben interpretata, per poi perdersi in una marea di difetti tecnici, bug, eccessiva facilità ed un'IA mai all'altezza delle aspettative. Ne consegue un gioco troppo facile, brutto da vedere e che difficilmente vi metterà alla prova. Il prezzo budget è certamente un incentivo ad un eventuale acquisto, ma i tanti problemi che affliggono questa produzione potrebbero farvene pentire molto prima del previsto. Se cercate un gioco dedicato al tiro di precisione in cui fare strage di nemici spesso impotenti e senza pretese tecniche potrebbe anche fare al caso vostro, altrimenti il mio consiglio è quello di ponderare per bene l'acquisto. 5.5
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Star Wars Jedi: Fallen Order

di Mirko Rossi / Thor P 28 nov 2019
Star Wars Jedi: Fallen Order è un action game ben realizzato che propone un interessante mix di meccaniche differenti e che omaggia nel migliore dei modi la saga alla quale appartiene, proponendoci una storia godibile e ben raccontata. Pur non brillando particolarmente per originalità e per qualità della realizzazione tecnica, penalizzata con molta probabilità dall’inesperienza del team di sviluppo in questo campo, il nuovo gioco di Respawn diverte e appassiona come non succedeva da tempo guadagnandosi di diritto un posto tra i migliori titoli usciti nel corso di questo 2019 e ponendo ottime basi per lo sviluppo, si spera, di nuovi prodotti simili. 8.5
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Close to the Sun

di Győző Baki / Baboy P 24 nov 2019
Close to the Sun offre ambientazioni steampunk davvero intriganti, realizzate egregiamente grazie al potente Unreal Engine 4. Il mistero della nave di Nikola Tesla, le presunte spie di Edison ed i salti spazio-temporali sono tutti elementi molto interessanti, ma giusto quanto basta per non stufare troppo prima della fine dell'avventura; mancano infatti utili a variegare maggiormente il piatto, sia nel design dei livelli che degli enigmi, impedendo così al titolo di raggiungere vette più alte. 7.2
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Need for Speed Heat

di Davide Mapelli / MAPO78 P 10 nov 2019
Need for Speed Heat non è certamente l'arcade racer definitivo ma personalmente lo ritengo, e di gran lunga, il miglior Need for Speed di questa generazione. La sua doppia anima ha saputo conquistarmi, la tensione della fase notturna con i suoi folli inseguimenti a sirene spiegate e la paura di perdere molto di quello faticosamente guadagnato in precedenza a causa delle volanti della polizia è impagabile, non ho mai avvertito una simile tensione in un gioco di guida. D'altro canto la possibilità di gareggiare di giorno e di mettersi alla ricerca dei tanti collezionabili o di cercare di compiere le varie acrobazie senza l'assillo degli inseguimenti è altrettanto utile e godibile. La varietà data dalla buona mappa di gioco, l'ottimo garage di macchine disponibili e la profondità del Tuning e della personalizzazione estetica ne fanno un gioco più che consigliato ad ogni fan di questa longeva serie. Un'aggiustatina alla fragilità della nostra vettura sarebbe gradita, ma non posso certo negare che il lavoro svolto da Ghost Games e da EA si attesti su ottimi livelli. Buon venticinquesimo anniversario, Need for Speed! 8.0
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WWE 2K20

di Luca Di Lullo / KIDNEYONE P 9 nov 2019
WWE 2K20 non sembra nato sotto una buona stella e presenta diverse lacune da sistemare (o da rifare da zero) per essere degno del nome che porta. Prima di pubblicare questa recensione ho deciso di aspettare almeno la prima patch per tirar fuori quel numerino che, mai come questa volta, va interpretato in maniera molto soggettiva. Se siete amanti del Wrestling e del franchise 2K ne direte di tutti i colori ma, alla fine, ci giocherete perché è sempre WWE, ha un’atmosfera unica e ha una mole impressionante di lottatori all’interno del roster. Allo stesso tempo, però, non si può chiedere un occhio sugli evidenti deficit grafici e di gameplay che, seppur migliorati con la patch da poco disponibile, permangono. Se siete dei giocatori occasionali sarete forse maggiormente proni a cestinare l’opera di Visual Concepts ma, in questo caso, io consiglierei di attendere le prossime patch per vedere quanto sarà risolto. Ad ogni modo, e si tratta di un’interpretazione personale forse viziata dalla passione per questo sport-spettacolo e per la serie di 2K, alla luce dell’ultima patch credo che la sufficienza sia comunque meritata. 6.5
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The Outer Worlds

di Giuseppe Genga / Neural P 3 nov 2019
Con The Outer Worlds Obsidian Entertainment ci consegna un RPG dalle tante sfaccettature, che riesce a dare al giocatore grande libertà di scelta ed ambientato in un mondo inedito estremamente affascinante. A causa della sua natura di titolo da "medio budget" non riesce a raggiungere le vette, sia dal punto di vista della ricchezza contenutistica che di rifinitura tecnica, che avrebbe meritato, ma anche così è un titolo assolutamente consigliato a tutti gli appassionati di giochi di ruolo e di esperienze in prima persona. Complimenti allo studio californiano per aver creato una nuova IP tanto interessante, ed all'editore Private Division per aver creduto nel progetto! 8.7
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Call of Duty: Modern Warfare

di Győző Baki / Baboy P 2 nov 2019
Call of Duty: Modern Warfare è un prodotto che alterna momenti incredibili ad altri quasi imbarazzanti per una saga così rinomata e longeva e uno sviluppatore così esperto. La Campagna, pur senza offrire una trama particolarmente originale, stupisce per i livelli di tensione alle stelle ed un grande realismo soprattutto nelle fasi di raid notturni e nei flashback. Anche il resto avrebbe potuto funzionare egregiamente, perché gli elementi c'erano tutti: una grafica nettamente migliorata, un sistema di movimento finalmente è al passo coi tempi, nuove modalità innovative e finalmente il ritorno alla guerra "seria". Ma la modalità Operazioni Speciali sembra solamente un prototipo deludente messo lì senza troppa convinzione e dedizione, mentre soprattutto il multiplayer manca di bilanciamento o logica alcuna, eliminando tante meccaniche positive che la saga aveva introdotto in 12 anni, favorendo inspiegabilmente e a dismisura i camper, proponendo alcune delle mappe peggio disegnate della storia della saga, offrendo nuovamente ricompense uccisione esageratamente forti e così via. Alla base è sempre Call of Duty, con tanti pregi di meccanica e giocabilità che tanti altri sparatutto non hanno, ma personalmente non ho dubbi: a livello di multiplayer e cooperativa, si tratta del capitolo della saga più deludente di questa generazione, e il disastro è evitato soltanto grazie a una campagna memorabile e diversi miglioramenti tecnici. Eppure le premesse per un Call of Duty sensazionale a 360 gradi c'erano tutte. Peccato. 7.3