Transformers: La Battaglia per Cybertron - Eyes-on
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
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Transformers: La Battaglia per Cybertron - Eyes-on
Transformers: La Battaglia per Cybertron è un prequel di tutto quello che è stato raccontato finora sui famosi robot trasformabili. Sarà infatti ambientato su Cybertron, loro pianeta di origine, prima che si trasferissero sulla Terra. Il team di sviluppo ha avuto così completa libertà di espressione senza dover seguire forzatamente la storia di un film. Il gioco è stato sviluppato in strettissimo contatto con Hasbro: i vari Autobot e Decepticon saranno infatti ispirati a quelli originali che si erano visti nei vari cartoni animati e fumetti e non alle loro “evoluzioni” cinematografiche: insomma, sembra l'approccio perfetto per accontentare gli amanti storici della saga.
Come spiegato, per la prima volta si potrà vedere il pianeta Cybertron in tutto il suo splendore: questo gioco promette di essere ricco di risposte per tutti coloro che hanno amato la serie e volessero sapere come ha fatto Optimus Prime a diventare capo degli Autobots, perché si chiama cosi, oppure i veri motivi alla base della guerra tra le due fazioni e i motivi del loro arrivo sulla Terra. Un titolo quindi che promette di dare risposte a chi da anni o fin da quando era bambino aspetta di sapere la verità. Quest’ultima scelta non è da sottovalutare, infatti influirà pesantemente sullo stile generale del titolo. Fin dai primi secondi di gioco si nota un mondo più opprimente, in cui i colori scuri la fanno da padroni. Il titolo infatti non rientrerà più nella categoria “kids” ma cercherà di affascinare i giocatori più adulti e navigati.
Dopo queste semplici ma doverose informazioni mi è stato mostrato un filmato (per questa prima anteprima non era purtroppo disponibile il gioco da provare) in cui si vedeva un livello svolto da uno sviluppatore. La prima cosa che salta subito all’occhio è la cura che è stata riposta nel costruire Cybertron: ci saranno un sacco di particolari su cui vi fermerete ad ammirare il lavoro svolto dagli sviluppatori. Gli stessi hanno affermato che la principale ispirazione nella realizzazione del pianeta sono state le antiche costruzioni greche e romane, trasformate ovviamente per il contesto tecnologico in cui vivono i Transformers.
Altra caratteristica che sicuramente farà piacere a molti è la possibilità di cooperare fino a 3 giocatori contemporaneamente. Il sistema utilizzato è quello del “drop in, drop out”, che permette ad un giocatore di entrare e uscire dalla partita in qualsiasi momento. Questo sistema si rivela sicuramente il più versatile dato che non spezza minimamente l’azione di gioco.
Come negli altri titoli anche qui potremo decidere in qualsiasi momento se diventare mezzo o robot, le trasformazioni sono diventate più rapide e anche più fluide e visivamente attraenti. Pur non avendolo provato con mano, i meccanismi di combattimento sembrano finalmente più semplici e meno macchinosi. Ogni Autobot avrà dei poteri che potrà utilizzare per uscire dalle situazioni più difficili, inoltre in nostro aiuto verranno le innumerevoli armi da fuoco che troveremo sparse per i livelli.
Come è facile immaginare, l’interazione con il proprio pianeta natale da parte degli Autobot sarà migliore e più frequente che sulla terra. L’esempio più lampante mi è stato mostrato quando è stato avvicinato un Autobot ad una torretta: piuttosto che prenderne semplicemente il controllo, ne è diventato parte integrante, tramite una trasformazione. Questo avverrà per tutto quello con cui vorremo interagire sul pianeta. Ovviamente, oltre ai mezzi classici da strada, ritroveremo le trasformazioni in mezzi volanti come aerei ed elicotteri; gli sviluppatori hanno lavorato molto duramente per rendere queste sezioni più divertenti e profonde. Adesso avremo vari modi per schivare i vari attacchi in volo, oltre ad una fluidità e una facilità di movimento decisamente più ampliata rispetto ai capitoli precedenti.
L'ultima cosa mostratami riguardava i boss di fine livello, che saranno dei robot giganteschi: ovviamente per poterli tirare giù – un po’ come visto in Lost Planet 2 – servirà la collaborazione ed una tattica ben precisa che se non verrà messa in pratica renderà il combattimento decisamente più ostico. Poco o nulla è stato detto dagli sviluppatori per quel che concerne il multiplayer competitivo, tranne che sarà una parte fondamentale e molto importante del titolo.
Purtroppo su alcuni campi come grafica e gameplay non posso ancora esprimermi visto che ho potuto visionare semplicemente un filmato, tuttavia il gioco mi è sembrato interessante. Uscendo in estate (e completamente localizzato in italiano), punterà ad un pubblico molto più maturo rispetto ai precendenti. I presupposti ci sono tutti affincè che riesca ad emergere dalla mediocrità dei titoli su licenza: speriamo di poterlo provare con mano quanto prima per potervi così fornire delle impressioni più accurate.
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