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Splinter Cell: Conviction
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Splinter Cell: Conviction - Hands-on single-player

Dopo averci permesso di provare il multiplayer del gioco, di cui vi abbiamo già parlato in un nostro articolo, Ubisoft ci ha inviato una versione preliminare di Splinter Cell: Conviction per darci la possibilità di testare con calma anche la storia single-player. Eccovi quindi le nostre prime impressioni sulla nuova avventura di Sam Fisher.

Splinter Cell: Conviction - Hands-on single-player


Il disco preview ricevuto da Ubisoft conteneva quattro missioni della storia principale: le prime tre ed in più la nona, inserita per darci un assaggio dei gadget di cui sarà dotato Sam Fisher più avanti nel corso della storia. Il gioco inizia infatti con il protagonista in "ritiro" sull'isola di Malta, deciso a dimenticare il passato e a sbarazzarsi del tutto della sua vecchia vita da agente segreto: quando verrà coinvolto suo malgrado nell'ennesimo intrigo spionistico, si ritroverà armato unicamente delle sue abilità e di una pistola.

Già dalla prima missione, che funge anche da tutorial per le meccaniche del gioco, si nota come lo stile abbia intrapreso un corso decisamente più action rispetto al passato, senza però disdegnare la componente stealth che tanto ha reso famosa la serie di Ubisoft. Le mosse che Sam potrà compiere sono le stesse che già conosciamo, con l’aggiunta però dell’interessantissimo "mark & shoot": dopo aver compiuto l'uccisione corpo a corpo di un ignaro nemico, avremo la possibilità di marcare dei nemici nelle vicinanze che potremo poi far uccidere automaticamente a Sam in maniera rapidissima e precisa. Il numero di nemici che potremo designare varierà da uno a quattro in base alla loro distanza, al tipo di arma usata e agli upgrade montati: altra novità del gioco è infatti la possibilità di migliorare le armi con degli upgrade, spendendo dei crediti guadagnati durante il gioco, per migliorarne precisione, capacità del caricatore, nemici "mark & shoot" uccidibili simultaneamente e così via. Potremo accedere a questa modalita tramite delle apposite casse "armeria" che incontreremo sparse per i livelli, tramite le quali sarà possibile anche cambiare le armi attualmente utilizzate.

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Altre nuove caratteristiche con cui ho potuto familiarizzare nel tutorial sono il sistema di copertura e l'"ultima posizione nota". Il gioco è dotato di un sistema di copertura simile a quelli visti in tanti giochi moderni da Gears of War in poi, ma con una variante interessante: è possibile selezionare la prossima copertura alla quale far precipitare Sam, in modo che possa spostarsi da una all'altra senza essere visto dai nemici. Nel caso in cui venga identificato però, c'è la possibilità di nascondersi nuovamente: il gioco visualizzerà un "fantasma" del protagonista esattamente nell'ultimo punto in cui era stato visto prima di sparire, ad indicare che i nemici concentreranno le ricerche in quella posizione. Questo ci darà la possibiltà di attuare tattiche come l'attirare nemici in un punto per tendergli poi delle imboscate. Molto interessante anche la trovata di far diventare lo schermo in bianco e nero quando Sam è invisibile, così come sicuramente originale è la scelta di far apparire le scritte che indicano il prossimo obiettivo come se fossero proiettate direttamente sugli edifici incontrati.

Ancora sul fronte delle novità troviamo la modalità interrogatorio: nelle varie missioni ci capiterà di dover estorcere informazioni al malcapitato di turno e questo è realizzato in maniera estremamente cinematografica. Una volta afferrata la nostra vittima, potremo muoverla nell'ambiente per poi convincerla a parlare interagendo con vari oggetti e superfici presenti. Sbattere la faccia di un nemico contro uno specchio, spingerlo fuori da una finestra oppure spaccargli i denti su un muretto sono solo alcune delle possibilità, tutte portate avanti con eccellenti animazioni: inoltre, mentre il poveretto si sbottonerà con noi le sue parole saranno accompagnate da filmati proiettati sulle pareti, come se stessimo rivivendo i suoi ricordi. Mi sono sembrate tutte delle ottime scelte stilistiche, votate ad una maggior cinematograficità e spettacolarità del titolo.

Oltre a questo ritroviamo le capacità atletiche di Sam Fisher: potremo passare inosservati arrampicandoci su muri, camminando appesi a tubature oppure strisciando nel buio, magari dopo aver infranto con la pistola tutte le fonti di luce nei paraggi. Mi è mancata solo la mitica "spaccata tra due pareti", che permetteva a Sam di elevarsi sopra i suoi nemici in ambienti angusti, ma magari è prevista nelle altre missioni non ancora visionate. Le prime tre missioni del gioco ci introdurranno, mostrandoci ambientazioni molto diverse tra loro - le strade di Malta, una villa ed una base di Third Echelon - alla storia del gioco che cercherà di fare luce sul perchè delle tragedie vissute recentemente da Sam Fisher. Come accennato ho inoltre avuto modo di provare anche la nona missione, nella quale ho trovato un Sam molto più preparato dal punto di vista dell'equipaggiamento, con il suo classico "visore a tre occhi" e accompagnato da granate di diversi tipi e gadget simili a quelli visti in passato, come la microtelecamera per spiare sotto le porte o una granata-telecamera che ci permetterà di vedere i dintorni del punto in cui la lanciamo e che possiamo far esplodere per uccidere i nemici vicini. Per quanto riguarda il visore, questo ha subito un importante mutamento: invece di essere un visore notturno o termico per vedere al buio, è diventato una sorta di "sonar" che, una volta attivato, ci permetterà di visualizzare la posizione di tutti i nemici nelle vicinanze, anche dietro i muri. Non vedremo però più le ambientazioni e gli ostacoli, quindi andrà necessariamente disattivato per poter poi combattere senza intralci.

Altro punto forte del gioco è la realizzazione grafica: ambientazioni e personaggi sono realizzati benissimo, con una grande cura per il dettaglio e textures estremamente definite, oltre che con un'ottima varietà nella tavolozza dei colori. Le animazioni sono ottime così come la fisica degli oggetti: ad un certo punto il gioco mi ha dato la possibilità di scivolare sopra una cassa sulla quale erano posti vari oggetti, e mentre Sam eseguiva l'azione questi cadevano a terra rotolando da tutte le parti. Di situazioni simili se ne incontreranno molte nel gioco. E ovviamente, come da sempre nella serie, l'illuminazione dinamica la fa da padrona e concorre a rendere estremamente realistiche tutte le ambientazioni. Penso si possa affermare senza tema di smentite che, dal punto di vista grafico, siamo di fronte ad uno dei migliori titoli per Xbox 360. L'unica pecca riscontrata su questo fronte è un problema storico della serie, ossia la presenza di uno screen tearing comunque non troppo marcato e visibile soprattutto nelle ambientazioni aperte.

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Oltre alla storia che vede protagonista Sam Fisher e alle varie modalità multiplayer, Ubisoft ha inserito anche una ulteriore opzione per il gioco in singolo, denominata Operazioni Segrete. Si tratta di una serie di sfide per mettere alla prova le nostre doti di combattimento, avviabili selezionando una tra le mappe disponibili (ne ho contate sette nella mia versione del gioco) e scegliendo se giocare nella modalità Cacciatore oppure Ultimo Uomo. In Cacciatore dobbiamo eliminare uno dopo l'altro tutti i nemici presenti nella mappa, con la complicazione però che se ci faremo scoprire questi chiameranno i rinforzi e di conseguenza i nemici da eliminare diventano molti di più: è quindi una modalità ottima per mettere alla prova le nostre capacità stealth. In Ultimo Uomo invece dobbiamo difendere un generatore EMP (una cassa posta in una location aperta e attaccabile da molti lati), da ondate di nemici che cercheranno di distruggerla. Questa modalità è più action e difficoltosa, perchè oltre a non farci uccidere dovremo anche evitare che l'EMP venga distrutto. Visto che gli sviluppatori hanno affermato che, a difficoltà normale, la storia principale è completabile in circa otto ore, questa è un'aggiunta assolutamente benvenuta che permetterà di prolungare l'esperienza oltre la dozzina d'ore anche per quelli di voi meno avvezzi al gioco online.

Vale la pena infine di menzionare il doppiaggio completamente in italiano: le voci dei protagonisti mi sono parse buone, anche se alcuni dei nemici hanno delle voci da macchietta e assolutamente non adatte a dei duri da film spionistico. Comunque la qualità complessiva è mediamente buona.

Tirando le somme, Splinter Cell: Conviction mi è sembrato un ottimo candidato a sostituire Chaos Theory sul trono di miglior episodio della serie. Le varie novità rendono il titolo un po' più action ma questo non significa che sia diventato un semplice sparatutto: se si gioca a carte scoperte la fine più probabile rimane sempre la morte. Bisogna invece sfruttare abilmente l'ambiente circostante e la nuova abilità mark & shoot per avere la meglio anche di nutriti gruppi di nemici. Soprattutto quest'ultima novità si è dimostrata una piacevole sorpresa: dai filmati visti finora sembrava una eccessiva semplificazione del sistema di combattimento, e invece il fatto di doverla "caricare" uccidendo in corpo a corpo dei nemici aggiunge uno strato di tatticismo in più a tutto il gioco. Dopo il multiplayer, anche la storia principale sembra quindi estremamente convincente: appuntamento al 15 aprile per l'uscita nei negozi e per il nostro giudizio definitivo.

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L'autore

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Classe '72, dall'animo geek e appassionato da sempre di videogiochi e informatica, nel 2002 è cofondatore di MX. Il sito parte per gioco ma diventa una parte sempre più importante della sua vita insieme a lavoro, famiglia e troppi altri interessi: questo lo costringe a rimandare continuamente i suoi piani di dominio sul mondo.

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