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Halo: Reach
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Anteprima - Halo: Reach

Anche se manca ancora molto all'uscita di Halo: Reach, il livello di attesa da parte dei fan è già alle stelle e tutti sono curiosi di sapere se il gioco riuscirà a darci le stesse emozioni dei titoli precedenti riuscendo anche, perché no, a conquistare il cuore di coloro che non hanno mai giocato a un titolo ambientato nell'universo di Bungie. I dettagli sul gioco sono ancora pochi, ma siamo già in grado di offrirvi una anteprima che mette ordine in tutto quello che sappiamo ad oggi.
Sin dal primo episodio, la serie di Halo ha sempre stupito i giocatori grazie ad alcune caratteristiche estremamente ben realizzate come un gameplay sempre vario e avvincente e ambientazioni ricche di fascino, ma principalmente grazie al forte carisma che incutevano tutti i personaggi e creature aliene della serie. Gli sviluppatori di Bungie sono ben consci dei motivi del successo della serie e con Halo: Reach mirano a proporci un titolo ancora più avvincente, a partire dalla trama. La storia non seguirà le vicende narrate nel libro "Halo: The Fall of Reach", che vede protagonista Master Chief, ma narrerà la storia di altri Spartan approfondendo tutte le vicende che ruotano intorno alla nascita del mondo creato da Bungie. Tutti gli episodi narrati saranno antecedenti agli avvenimenti di Halo: Combat Evolved, uscito nel 2001 (a marzo 2002 in Europa) al lancio della prima Xbox.

L’intera trama sarrà ambientata sul pianeta Reach, un avamposto chiave nell'universo di Halo nonché una delle più importanti colonie militari del'United Nations Space Command, alias UNSC. Questa colonia viene considerata tra le più importanti sia per l’ottima posizione strategica in cui è ubicata che per i ricchissimi giacimenti di titanio al suo interno. E' per questo che i Covenant decidono di conquistare il pianeta, cercando di eliminare tutti gli abitanti e sconfiggendo uno a uno gli Spartan che vi abitano. Il gioco vedrà protagonisti i sei guerrieri Spartan appartenenti al Noble Team della UNSC i quali avranno, all’inizio dell'avventura, il compito di far luce sul perché il sistema di comunicazioni tra il pianeta e il commando non stia funzionando. Ben presto si accorgeranno che i problemi non sono causati da eventi casuali ma da strani segnali emanati dalle truppe Covenant, che stanno programmando un agguato alla razza umana. I sei protagonisti hanno caratteristiche combattive e comportamentali molto differenti tra loro e questo, a detta del team di sviluppo, conferirà al titolo grande varietà di situazioni e di approccio alle missioni. Ad esempio il comandante del team Carter-259, avendo una stazza piuttosto possente, prediligerà scontri più diretti badando meno a ripararsi dietro eventuali oggetti dello scenario, mentre Emile-239 preferirà missioni sotto copertura.

Man mano che la storia andrà avanti sarà interessante anche scoprire i caratteri e la personalità dei membri della squadra: oltre ai citati Carter-259 ed Emile-239, faranno parte del team lo specialista in armi pesanti Jorge-052, il cecchino taciturno e introverso Jun 266, l'unica Spartan donna del team Kat-320, che ricoprirà il ruolo di comandante in seconda e, infine, Noble 6. Riguardo quest’ultimo non è chiaro ancora il ruolo che gli verrà assegnato: per ora sappiamo solo che che è l'ultimo arrivato nella squadra, in sostituzione di un membro ucciso in azione.

Grazie alla particolare atmosfera, definita dagli sviluppatori “apocalittica”, la trama e altri elementi del gioco, Halo: Reach si presenterà più oscuro rispetto ai capitoli precedenti. Non dovrebbero mancare momenti altamente drammatici dovuti al perenne pericolo incombente sul pianeta e per la costante paura degli abitanti che vedranno continuamente minacciate le loro vite: l’invasione dei Covenant segnerà profondamente il destino dell’umanità. Purtroppo a oggi non sappiamo se nel gioco incontreremo Master Chief o se magari avremo anche occasione di impersonarlo, però se proviamo a usare un po’ di immaginazione è chiaro il personaggio sarà coinvolto, anche se non direttamente, nella vicenda.

Tra le novità annunciate e che introdurranno un gameplay per molti versi differente rispetto ai precedenti episodi troveremo la possibilità di guidare i veicoli civili trovati nelle ambientazioni. Non sappiamo quanto vasti saranno gli ambienti, ma presumiamo lo siano abbastanza per aver introdotto questa nuova feature. E l'azione la farà ovviamente da padrona, non a caso è stato introdotto anche lo sprint per rendere i movimenti in alcuni casi più veloci e dinamici. Il gioco dovrebbe poter essere condotto in modi diversi a secondo dei gusti dei giocatori, anche con un approccio “stealth” dall’inizio alla fine. Probabilmente dovremo scegliere all’inizio del gioco o di ogni missione lo Spartan da impersonare, mentre i rimanenti membri del gruppo verranno affidati alla IA: se sarà così, oltre alla varietà di gameplay sarà garantita anche un'ottima rigiocabilità. Non si esclude inoltre, ma per ora sono solo voci di corridoio, che ogni Spartan possa essere controllato in cooperativa da un giocatore diverso, dando di fatto vita a una avvincente co-op a sei giocatori.

Durante il gioco avremo la possibilità di eliminare i nemici anche facendo uso di un coltello, uccidendoli magari dopo averli presi di soppiatto alle spalle. In base al contesto in cui ci troveremo dovremo pensare a quale tattica possa rivelarsi più utile per uscire incolumi dalla situazione di pericolo: optare per uno scontro faccia a faccia con il Covenant di turno o per una soluzione più conservatrice. Importantissimi ai fini di una strategia vincente saranno anche le Armor Ability, ossia la possibilità di potenziare/upgradare le varie armature dei protagonisti con specifiche abilità e, a seconda dei potenziamenti che decideremo di installare, cambierà la nostra tattica di combattimento. Ad esempio lo sprint a cui vi accennavamo prima non sarà altro che una delle tante abilità che potremo aggiungere alla nostra armatura. Anche l’arsenale bellico non dovrebbe deludere: disporremo del potentissimo fucile di precisione Designated Marksman Rifle (DRM), di un nuovo fucile d'assalto per i colpi a media distanza, di un fucile a pompa, di granate classiche e al plasma e di tante altre armi che verranno svelate nei prossimi mesi.

Altra novità rilevante è che i Covenant parleranno nella loro lingua e risulteranno molto più volenti e ripugnanti di come li conosciamo. Il motivo di rendere queste creature più pericolose e spaventose sarebbe da imputarsi a una collocazione temporale del titolo. Essendo Halo: Reach di fatto un prequel che racconta la prima invasione da parte dei Covenant a un pianeta, spiegano gli sviluppatori, questi dovevano risultare quanto più terrorizzanti possibile e le truppe UNSC non disponevano ancora di convertitori interlinguistici per capirne le conversazioni. Saranno inoltre introdotte nuove razze Covenant: per ora Bungie ha accennato solo agli Skirmisher, una sorta di "cugini genetici" dei Jackal più violenti e astuti, ma nel gioco ne incontreremo sicuramente anche di altre. Non mancheranno ovviamente le modalità multigiocatore che comprenderanno le già note Fucina, Teatro, Co-op e altre che verranno presto svelate. Anche il comparto multiplayer si preannuncia adrenalinico e ricco di novità.

Per quanto riguarda l’aspetto tecnico del gioco, non sono state diffuse particolari informazioni al riguardo tuttavia gli sviluppatori assicurano che, grazie al nuovo motore estremamente ottimizzato e potenziato, la veste grafica del titolo riuscirà a sbalordire chi è abituato ai più recenti e avanzati giochi. Le ambientazioni saranno ricche di dettagli così come i volti e le armature degli Spartan e dei Covenant, molto più definiti rispetto al motore di Halo 3. Bungie ha ridisegnato completamente tutti i personaggi ed effettivamente si notano i risultati che già paiono più che soddisfacenti. Non dovrebbero esserci rallentamenti anche nelle fasi più concitate del gioco: potranno essere visualizzati su schermo oltre quaranta unità amiche e nemiche con l'aggiunta contemporanea di un massimo di una ventina di veicoli, senza che il motore batta ciglio. In puro stile Halo incontreremo battaglie assolutamente epiche: ad esempio durante un combattimento, mentre noi saremo impegnati a contrastare un nemico, altri si daranno battaglia tra loro e altri ancora invece cercheranno una via di fuga a bordo dei mezzi rendendo lo scenario di guerra estremamente realistico. Anche gli edifici e tutte le varie strutture sembrano realizzati a opera d’arte, per non parlare della colonna sonora, ancora una volta curata da Martin O'Donnell il quale ha dichiarato che sarà molto più profonda e impetuosa delle precedenti.

Di certo l’esperienza non manca ai ragazzi di Bungie, e neanche il desidero di regalarci un nuovo gioco capace di riscattarsi dalle critiche avute con Halo 3 che, seppur dimostratosi un buonissimo titolo, non ha soddisfatto molti dal punto di vista grafico. Sulla carta questo Halo: Reach sembra già molto interessante e pieno di ottime idee: non ci resta che aspettare di vedere come il tutto si concretizzerà, in attesa dell'uscita nei negozi prevista, si vocifera, a settembre 2010.

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