Anteprima - Alpha Protocol
Segna il tuo destino
Uno degli aspetti sicuramente più rilevanti in Alpha Protocol, è infatti costituito dalla possibilità del giocatore di influenzare pesantemente l’evolversi della storia attraverso le numerose scelte (anche morali) che dovrà prendere nel corso del gioco. In realtà il cosiddetto “allineamento” del personaggio non è una grande novità nel mondo videoludico, tuttavia gli studi Obsidian sembrano aver puntato molto sull’aspetto legato alle conseguenze delle azioni del protagonista. Scelte morali quali l’uccidere una determinata persona anziché, ad esempio, aiutarla in qualche compito, oltre ad indirizzare la trama verso una specifica direzione creeranno anche notevoli differenze durante le fasi di gioco, con la nascita di nuove alleanze con determinate fazioni e con il conseguente inasprirsi dei rapporti con altre. Gli sviluppatori affermano che in qualsiasi momento il giocatore avrà piena libertà d’azione in tal senso e quelli che potevano essere preziosi alleati in una missione, rischiano di diventare pericolosi nemici in quella successiva. Nota che va sicuramente fatta e che appare in realtà un po’ stonata, è che nonostante le numerosissime biforcazioni disseminate nel corso della storia, qualsiasi strada si deciderà di imboccare porterà sempre in uno stesso punto, dato che non sono previsti finali alternativi.
Ma per Obsidian dare libertà al giocatore non vuol dire solo metterlo nelle condizioni di scegliere in che modo portare avanti l’avventura, significa soprattutto consentirgli di terminare le singole missioni nella maniera che ritiene più opportuna e con la strategia che meglio ne rispecchia il carattere. Ed è qui che viene fuori il vero cuore gdr di Alpha Protocol: tramite l’esperienza guadagnata negli scontri, Thorton potrà sviluppare determinate abilità piuttosto che altre, disegnando il profilo dell’agente speciale ideale che può andare dallo stile “Solid Snake”, nel caso si opti per un marcato sviluppo delle attitudini all’incursione furtiva e all’eliminazione silenziosa dell’avversario, allo stile “Chuck Norris” nel caso di un agente dalle spiccate doti nella lotta corpo a corpo. Le possibilità in tal senso sono vastissime, e le dieci caratteristiche principali evolvibili a discrezione del giocatore danno un vasto range di soluzioni diverse per la creazione del nostro alter-ego. Anche l’arsenale nelle mani del nostro agente è molto vario, ed annovera oltre alle consuete armi da fuoco anche numerosi congegni hi-tech come disturbatori elettronici, microfoni ecc, che torneranno utilissimi durante gli scontri. Lo stesso armamentario potrà essere profondamente customizzato, attraverso l’acquisto di determinati potenziamenti che potranno essere applicati sulle armi per aumentarne specifiche caratteristiche.
La struttura a missioni di Alpha Protocol non deve trarre in inganno e non deve far pensare ad uno svolgersi lineare degli eventi di gioco: Thorton potrà infatti decidere di volta in volta quale missione intraprendere, e lo farà attraverso uno strumento apparentemente banale ma in realtà essenziale: il proprio PC, un prezioso compagno che utilizzerà anche per acquistare on-line da loschi trafficanti (ricordate, non è più un agente in servizio), le armi necessarie ai suoi scopi.
Ombre
Per quanto riguarda il gameplay il titolo appare dunque decisamente solido, potenzialmente molto coinvolgente nonché molto longevo (gli sviluppatori dichiarano un centinaio di ore per concludere il gioco nella sua interezza, un’enormità per il genere); alcuni dubbi vengono però dal comparto tecnico che non appare certo superlativo. Dai numerosi filmati ed immagini reperibili sul web, si denota un livello di grafico mediocre, certamente inferiore agli attuali standard: è soprattutto la carenza di dettagli nelle varie locations a destare un po’ di preoccupazione sulla reale bontà del titolo sotto questo aspetto. Migliori le animazioni dei personaggi, sebbene neppure queste stupiscano più di tanto. Ben realizzati invece i volti dei vari personaggi, con mimiche facciali molto accurate e godibili appieno durante i numerosi dialoghi.
Tralasciando l’aspetto legato alla grafica, su cui comunque la software house ha ancora tempo per lavorare, un altro segnale d’allarme, a nostro avviso decisamente più preoccupante, ci arriva parlando dell’ Intelligenza Artificiale che, soprattutto in un gioco che include meccaniche stealth, dovrebbe essere estremamente evoluta e dare un bel po’ di filo da torcere al giocatore. Purtroppo alcune prove sul campo di versioni non definitive del gioco hanno evidenziato forti problemi di IA, con nemici che non sembrano accorgersi, ad esempio, di spari o rumori ambientali o che addirittura non si allarmano neppure qualora un compagno venga abbattuto di fronte e a loro. Inutile aggiungere che simili, macroscopici problemi, potrebbero completamente vanificare quanto di buono c’è in Alpha Protocol e sarebbe un vero peccato.
Alpha Protocol è un titolo interessante e al tempo stesso controverso: ad un concept di gioco decisamente concreto e originale si contrappone un aspetto tecnico poco convincente. Ma manca ancora un po’ di tempo alla sua uscita (recenti rumor ne prevedono il lancio durante i primi mesi del 2010) e quindi c’è ancora tempo per lavorare e migliorarne gli aspetti più dubbi. E se alla Obsidian si impegneranno come sanno fare, forse il 2010 ci regalerà una sorpresa: in ogni caso è sicuramente un titolo che merita di essere seguito con interesse dagli appassionati.
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