X-Men Origins: Wolverine - Eyes-on
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
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X-Men Origins: Wolverine - Eyes-on
Prima di poter vedere qualche livello ingame, per introdurci all’atmosfera del titolo ci è stato mostrato un breve filmato in computer grafica in cui si vedeva un Wolverine molto violento, che non risparmiava nessuno dalla sua furia omicida: questo ci fa intuire che il titolo sarà estremamente violento e cruento, quindi immaginiamo che il target del gioco sia un pubblico maturo. X-Men Origins: Wolverine si rifà alla trama dell'omonimo film, aggiungendo porzioni inedite alla storia di Wolverine, cose che per mancanza di tempo o per limitare la lunghezza della pellicola sono state omesse dal film. Per quei pochi che non conoscessero il personaggio Marvel, vi basti sapere che Wolverine è chiamato dalle sue amicizie Logan, ma ha da poco scoperto, nella saga fumettistica "Wolverine: Origin", che il suo vero nome è James Howlett, ed è molto più vecchio di quanto immaginasse. Wolverine ha nel suo corpo il gene mutante, che lo ha dotato di superpoteri come una rapida auto-guarigione, un fiuto e una forza incredibile ed i suoi famosi artigli che spuntano dalle mani; inoltre le sue ossa sono state ricoperte del metallo indistruttibile Adamantio durante l'esperimento militare Arma-X.
Il gioco è un classico action-game in terza persona: il primo livello mostratoci era una missione sotto copertura in Africa. I movimenti di Wolverine si sono dimostrati fin da subito molto fluidi: con il tasto X si attacca in maniera leggera, mentre con Y si accenna un attacco più violento, e anche l’interazione con gli scenari si attesta su buoni livelli, avremo infatti modo di lanciare i nostri nemici su spuntoni acuminati o buttarli giù da un burrone. Nel corso dell’avventura Wolvie sbloccherà anche poteri particolari: ci è stata mostrata ad esempio la possibilità di aggredire il nostro nemico da lunghe distanze spiccando un salto e atterrando direttamente sul malcapitato. Un altro potere molto utile sarà il “feral sense”, molto simile ai sensi ferali visti in passato in Far Cry: Instincts; attivandolo potremo infatti trovare la strada corretta grazie ad una scia fosforescente che illumina il percorso. Salendo di esperienza il nostro Wolverine affinerà anche l'arte del combattimento, e insieme alle mosse d’attacco avrà modo anche di imparare contromosse e blocchi.
Un’altra particolarità del titolo, come ci viene mostrato da Activision, è la sua alta cinematograficità. In un livello dovremo combattere su dei camion in corsa che cercano di scampare all’allagamento del tunnel in cui si trovano, quindi combatteremo nemici saltando da un camion all’altro. Non combatteremo però solo soldati: ci hanno assicurato che l’azione sarà molto varia, potremo trovarci di fronte oltre ad umani anche carri armati ed elicotteri, e dulcis in fondo anche le care vecchie sentinelle che chi è avvezzo al mondo dei mutanti Marvel non avrà difficoltà a riconoscere. I combattimenti con i mezzi e con le sentinelle, molto più grandi di noi, avverranno soprattutto in spazi aperti, in particolare abbiamo avuto modo di assistere ad un combattimento davvero spettacolare con una sentinella, in un'area molto simile ad un deserto. Ultima menzione va all’interessante sistema delle “quick kill”: con la giusta tempistica infatti potremo uccidere i nostri nemici in un colpo solo, con mosse molto violente.
Insomma, considerato che si tratta di un tie-in cinematografico, X-Men Origins: Wolverine sembra ben realizzato; non abbiamo potuto provarlo personalmente e quindi non vogliamo sbilanciarci più di tanto sul lato tecnico e su quello del gameplay, ma ci sembra che abbia sicuramente delle basi solide, che ci fanno ben sperare. Per capire se il gioco varrà davvero l'acquisto, vi rimandiamo a maggio e alla nostra recensione finale.
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