Prince of Persia - TGS hands-on
di
JapanLover
P
Prince of Persia - TGS hands-on
Ciò che inevitabilmente è saltato subito al nostro occhio mentre ci avvicinavamo ai monitor dell'affollato stand Microsoft di Tokyo, è l'ispiratissimo aspetto grafico e la tecnica utilizzata dai grafici di Prince of Persia: un simil cel-shading che sprizza stile da ogni poro, e che dal vivo rende ancor più che da qualunque video mostrato sulla Rete.
Come modellazione sia il protagonista (anzi, i protagionisti) che i nemici e gli ambienti nei quali ci si muove, sono su livelli di eccellenza: tutto estremamente dettagliato e animato, eccezion fatta forse proprio per i due o tre avversari che abbiamo incontrato durante la demo. Diciamo che ci sono sembrati leggermente anonimi e dall'aspetto meno piacevole del resto. Ma appunto, ne abbiamo visti solo un paio, per cui è un giudizio che lascia il tempo che trova.
Ciò che invece è sicuramente scaturito dai vari trailer visti nelle scorse settimane, e che la nostra prova ha confermato, è il gameplay, che sebbene arricchito di qualche particolare (tipo Elika), rientra nel più classico stile dei platform 3D, alternato da fasi di combattimento. In entrambi i casi ci sono fasi per la maggior parte in real time, e piccoli momenti in Quick Time Event che richiedono la pressione di un determinato tasto entro un certo limite di tempo: una scelta piuttosto comune oggigiorno. Durante i salti da una piattaforma all'altra in effetti non se ne sente molto l'influenza, mentre nei combattimenti l'incidenza di questo sistema è molto più alta, e rispettare i tempi richiesti nella pressione ci permetterà di sgaiattolare via da un colpo mortale, o anche liberarci anzitempo dei fastidiosi avversari.
L'occhio del giocatore è letteralmente “invaso” da scenari ricchi di dettaglio e con un'ottima profondità di campo, effetti grafici, colori sgargianti, e design dei livelli (ne abbiamo visti due, ma se il buon giorno si vede dal mattino... ) articolato, divertente, ma mai frustrante o che possa creare confusione.
Ciò che ci ha invece lasciato qualche dubbio ronzare per la testa è l'effettiva utilità della nostra compagna, Elika, la cui funzione sembra (e sottolineiamo “sembra”) essere una semplice scusa per il restart dai checkpoint quando cadiamo nel vuoto (tende la mano a recuperarci), salvarci da morte certa se non rispettiamo il tempismo necessario nei QTE durante gli scontri, e infine ci “rilancia” nei salti doppi, necessari per raggiungere posizioni altrimenti troppo lontane: insomma un po' pochino.
Molto più utile pare essere invece il guanto artigilato di cui il principe è dotato: utile per rallentare le discese lungo parteti scoscese, sia per meglio prendere i tempi necessari ai salti, sia per poter zigzagare fra eventuali corpi neri gelatinosi che ci ingloberebbero e porterebbero a morte certa. Ah beh, ovviamente serve anche per non sfracellarsi al suolo, nonché, essendo di solido metallo, a infliggere una maggior quantità di dolore ai nemici inanellando mosse e combo spettacolari.
Semplicissimo controllare i nostri movimenti, merito di un sistema di controllo calibrato e ottimamente studiato che permette di entrare subito “nel ruolo”, e mettendoci da subito in condizione di effettuare ogni movimento o tecnica di combattimento (parare, schivare, colpire con arma o pugno...) senza mai mostrare un segno di ritardo nella risposta.
Come detto nell'introduzione, perlomeno da un punto di vista tecnico siamo di fronte a un titolo che ha davvero poco da temere dai concorrenti, quanto alla storia che regge il tutto... noi speriamo solo che sia altrettanto valida: in questo caso l'acquisto sarà obbligato!
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