Anteprima - Il Padrino II
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
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Il Padrino II - Eyes-on
Ne Il Padrino II il centro delle vicende è ancora una volta la famiglia Corleone con Michael Corleone, che a seguito di alcune vicissitudini si ritrova senza più niente: toccherà a noi aiutarlo a ricostruire l’impero che aveva reso famosa la Famiglia. IL gioco inizierà a l’Havana intorno agli anni 60, e già qui notiamo la prima differenza con il titolo precedente: infatti in questo sequel avremo la possibilità di operare in diverse città, anche se l' obbiettivo finale sarà comunque quello di tornare a controllare tutti i racket dell'isola di Manhattan. Molta importanza avranno questa volta gli affari, infatti per far sì che la nostra famiglia riceva il dovuto rispetto, dovremo riconquistare tutti i giri malavitosi che ci sono stati sottratti dalle altre famiglie mentre la nostra cadeva in rovina, quindi dovremo ricostruirci una credibilità, riguadagnarci il rispetto e infine cercare di stringere accordi con i boss che hanno un giro di affari superiore al nostro per cercare di creare una famiglia unita e potente.
Tutto questo avverrà in un mondo aperto come quello visto nel primo Il Padrino, con la differenza – come accennato – che questa volta avremo la possibilità di muoverci in diverse location, tra cui l’Havana, Miami ed ovviamente New york. Dopo la caduta di Michael dovremo ripartire da zero, ricostrendoci una banda con degli scagnozzi fidati, per poi passare a controllare i piccoli spacciatori di strada, papponi e protettori, fino ad arrivare a giri sempre più grossi quali quelli del gioco d’azzardo e l'importazione di stupefacenti, piuttosto che il controllo tramite corruzione della polizia locale.
La cosa che più ci ha stupito di questo titolo è la fitta rete di possibilità che esistono nel mondo del Padrino di crearsi un proprio impero malavitoso: i racket disponibili sono tantissimi e potremo decidere se prenderli con la forza oppure cercare di stringere accordi di tipo economico. Tutto questo avverrà in un ambiente in costante evoluzione, in cui per quanto ci sia una trama a supporto, tutto sarà scelto da noi: non ci saranno missioni preimpostate ma decideremo noi come e quando far crescere la Famiglia.
Per permettere una gestione totale delle nostre attività è stata creata una nuova modalità chiamata "Don’s View" (la visione del Don). Tramite la semplice pressione di un tasto avremo infatti la possibilità di attivare una vista tridimensionale della mappa della città: su questa troveremo tutto quello che possiamo fare e non fare, potremo controllare lo stato degli immobili che abbiamo sotto protezione, studiare quale business è più redditizio per rubarlo alla famiglia rivale oppure potremo semplicemente limitarci a vedere come le altre organizzazioni si muovo all’interno della città. E' stata inoltre inserita nel gioco un pizzico di strategia, perché in base ai vari racket che conquisteremo non avremo benefici solo in termini di denaro ma anche dal punto di vista delle risorse: conquistare una fabbrica di armi comporterà il fatto di non dover più comprare munizioni da terzi e cosi via.
Dal punto di vista tecnico purtroppo non ci è ancora possibile giudicare il titolo, questo perché la versione mostrataci era ancora molto acerba, gli sviluppatori ci hanno però spiegato che il motore usato dal gioco è lo stesso che abbiamo potuto ammirare in Dead Space, quindi sotto il punto di vista grafico non ci dovrebbero essere problemi.
Alla fine di questa breve presentazione non possiamo ancora esprimere un giudizio sul lavoro svolto dai ragazzi di EA per via del poco materiale mostratoci - di fatto si sono limitati a farci vedere principalmente la nuova funzione Don’s View – tuttavia per ora ci sembra che parta da basi solide e con meccaniche sicuramente interessanti per un titolo di questo genere. EA ha ancora diversi mesi di sviluppo a disposizione, dato che il titolo non vedrà la luce prima del 2009: aspettiamo quindi fiduciosi di poter mettere mano su una versione più completa del titolo, per poterlo testare con mano e valutarne la bontà.
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