Dead Space - Eyes-on
di
Roberto Vicario / Spr1ggan86
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Dead Space - Eyes-on
Quello che pensava di svolgere sulla USG Ishimura doveva essere un lavoro di routine, riparare il guasto e tornare sulla Terra, ma appena sbarcato sulla nave capirà subito che la situazione è ben più complicata di quella che si pensava, e piano piano realizzerà di essere l’uomo sbagliato nel posto sbagliato. Una grossa infezione aliena ha infatti colpito l’equipaggio, sembra non ci siano sopravvissuti: corpi macabramente dilaniati, spaventose modificazioni genetiche e alieni al limite del raccapricciante fanno compagnia a Isaac sulla nave. Inizia così una corsa alla sopravvivenza, e starà a noi riuscire a salvare la pellaccia.
Questa a grandi linee la trama che fa da sfondo drammatico al titolo di EA. La prima cosa che salta subito all’occhio è l’ambientazione: finora infatti nessun survival horror era stato ambientato nello spazio più profondo, lontano da tutto e da tutti dove nessuno può sentirci. Uno degli sviluppatori del titolo ci spiega che tutto il team è un grande consumatore di film horror, e dopo numerose riunioni si è arrivati alla conclusione che l’ambientazione migliore fosse quella dello spazio. Ci spiega inoltre che un buon horror per essere tale deve rispondere a certi parametri: uno di questi è il senso di sentirsi soli, la solitudine infatti porta alla paranoia, altra caratteristica importante per la riuscita di un buon horror, ed altrettanto importante è il senso di claustrofobia che il titolo deve trasmettere. Questa è stata la direzione in cui il team ha cercato di muoversi, prendendo le migliori caratteristiche dei migliori film horror ed inserendole all’interno di un videogioco, cercando di renderlo allo stesso tempo divertente e interessante da giocare. E da quel che abbiamo visto, il risultato è soddisfacente oltre ogni nostra aspettativa.
Un’altra caratteristica su cui il team ha puntato molto è quella splatter/gore: il gioco si indirizza ovviamente ad un pubblico maturo, ed è decisiva in questo senso la scelta di inserire molto sangue. Durante la visione del gioco, infatti, pareti sporche di sangue, mutilazioni, e chi più ne ha più ne metta non si sprecavano di certo; la scelta è stata fatta soprattutto per quei videogiocatori che sono veramente appassionati dell’horror, e serve per cercare di far immergere il giocatore ancora di più nel personaggio, che cercherà in tutti i modi di non farlo morire nelle maniere più barbare possibili.
I veri protagonisti del titolo saranno però gli alieni: durante la presentazione non ci è stato specificato quante razze e forme potremo incontrare durante la nostra avventura, tuttavia confidiamo nel lavoro degli sviluppatori. La particolarità sta però nelle loro capacità uniche, infatti a differenza di altri mostri incontrati in giochi simili a questo, questi saranno in grado di sfruttare l’ambiente circostante a loro vantaggio. Spesso ci capiterà infatti di scaricare proiettili contro uno di loro, e quando il gioco sembra fatto eccolo scappare all’interno di una condutture dell’aria per poi sferrarci un agguato quando meno ce lo aspettiamo. Immaginate di veder scomparire un nemico all'interno di una paratia, sentire poi il silenzio rotto da rumori di passi su soffitto e pareti, attendendo inermi l'inevitabile assalto che potrebbe giungere da ogni lato. Vi assicuriamo che resterete difficilmente impassibili in una situazione del genere.
Altra particolarità di questi nemici sarà la perseveranza con cui ci attaccheranno anche quando feriti pesantemente: gli sviluppatori ci spiegano infatti che potremo distruggere gli arti dei nostri nemici, ma questi si adegueranno in base all’arto perso, ad esempio strisciando verso di noi in caso di perdita di gambe, oppure usando la bocca per attaccarci qualora vengano privati delle braccia. Questi sono solo esempi, ma ci è stato assicurato che vi saranno decine di possibilità al variare del tipo di nemico incontrato e del tipo di ferite inferte: tutto questo non fa che aumentare l’ansia del giocatore nei confronti di nemici che, per certi aspetti, sembreranno immortali.
Un altro dettaglio molto interessante di Dead Space è la presenza di zone a gravità zero, caratteristica che imporrà nuovi nuovi approcci allo stile di gioco, questo perché i nemici potranno sfruttare l'assenza di peso per arrivare da ogni lato, e noi dovremo cercare di fronteggiarli come possiamo. Come già detto, Isaac Clarke non è speciale ma una persona comunissima, e questo lo porterà ad avere inizialmente un arsenale molto povero, ma che potrà ampliare con vari tipi di armi durante l’avventura. Il gioco non presenta poi alcuna interfaccia a schermo, mentre il menu per il cambio di armi e tutte le altre funzioni sarà in tempo reale senza pausa, sotto forma di ologramma che esce dall’armatura di Isaac: questo non aggiunge ulteriore profondità al gioco, cercando di valutare il meglio possibile i momenti in cui conviene accedere all'inventario.
Infine menzione speciale per il reparto audio: le musiche sono veramente ridotte all’osso, tutto il gioco è impregnato di suoni distorti, lontani, con urla che provengono dalla radio e brusii inquietanti. I versi dei mostri sono quanto di più raccapricciante si sia mai sentito; tutto questo aiuta a creare ancora più tensione e ad immedesimarsi ancora di più nel protagonista.
Grazie alla gentilezza degli sviluppatori abbiamo poi avuto anche la possibilità di provare con mano il titolo. La mappatura dei comandi è piuttosto semplice, tuttavia vista la mole di azioni che potremo far compiere al nostro protagonista ci vorrà un po’ di tempo per imparare tutto: in ogni caso avremo il classico tasto verde A assegnato alle azioni, il tasto X per ricaricare, mentre i due grilletti saranno per sparare e mirare, con i due dorsali che serviranno uno per correre e l’altro per effettuare una sorta di colpo di grazia al nemico che agonizza al terreno. Le armi che abbiamo potuto provare sono tre: una pistola, una sorta di fucile, e una specie di fucile a pompa molto futuristico. Inoltre Isaac sarà dotato di un'arma che ricorda molto la gravity gun vista in Half-Life 2, che l’aiuterà a risolvere alcuni enigmi. La difficoltà è medio alta, con nemici che finalmente sembrano ragionare e all’occorrenza essere anche in grado di capire che non sempre l’attacco è la soluzione migliore.
In conclusione, il gioco ci è piaciuto, ed anche molto! Una trama solida, una buona dose di splatter, scenari claustrofobici che ricordano molto i film di Alien e un protagonista carismatico nella sua normalità, fanno di questo Dead Space uno dei titoli più interessanti in uscita il prossimo autunno. Se a questo aggiungete che il gioco sarà completamente localizzato in italiano e che il supporto marketing sarà totale con l’uscita di un fumetto e di un DVD (anche qui in Italia) che aiuteranno a svelare parti oscure della storia, ad esempio spiegando come il virus alieno si sia diffuso sulla USG Ishimura, capirete che il titolo è da tenere veramente d’occhio! EA ha tra le mani una potenziale killer application, che secondo noi potrebbe replicare il successo avuto l'anno scorso da BioShock: speriamo che sappia sfruttarla e potenziarla al meglio. Appuntamento nei negozi al 31 ottobre!
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