Anteprima - Lost Odyssey
di
Domenico Rodà / Nico_89
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Una vita interminabile
Lost Odyssey ci proporrà la misteriosa quanto avventurosa vicenda del giovane Argonar Kaim, condannato inspiegabilmente a mille anni di esistenza. Tutto questo renderà il gioco incredibilmente vario, proprio perchè attraverserà per intero la lunghissima e malinconica esistenza del giovane guerriero; di conseguenza, il gioco potrà offrirci ambientazioni di ogni genere e stile architettonico, spaziando dalle epoche antiche e medievali, contraddistinte da forti, enormi castelli ed interminabili distese di campi aperti, fino ad arrivare ai tempi dell’era moderna, dominata invece dal progresso tecnologico e dai fenomeni di massa.
Sotto il profilo della varietà, profondità della trama e degli scenari, dunque, Lost Odyssey sembra promettere davvero bene. Il “malcapitato” Kaim, accompagnato in alcune immagini da una giovane e misteriosa ragazza, considera una terribile maledizione quella di esser costretto a vivere così a lungo, ed è caratterizzato da una personalità ricca e piena di sfaccettature, contraddistinta da emozioni principalmente negative quali la malinconia ed il pessimismo. Tuttavia, sarà la sua grandissima forza di volontà a guidarlo e sostenerlo moralmente. In effetti, pensandoci, ricorda un po’ il pensiero leopardiano nei confronti della vita e della natura umana, che deve essere affrontata con forza di volontà ed istinto di sopravvivenza affinché la totale infelicità non prenda il sopravvento su di essa, spingendo l’uomo all’auto-condanna della propria esistenza. Ovviamente non entreremo nei dettagli della misteriosa trama, perchè come in ogni RPG che si rispetti merita di essere vissuta - e scoperta - di persona.
Un’odissea vestita di “Unreal”
Lost Odyssey è uno dei tanti titoli per Xbox 360 che sfoggia in tutto il suo splendore tecnico-visivo il motore grafico Unreal Engine 3. Già dalle sequenze in tempo reale viste finora (il gioco è già uscito in Giappone), si possono intravedere le peculiarità tecniche del gioco, dotato di una resa grafica che raggiunge già degli ottimi livelli qualitativi generali, dalla cura per le ambientazioni ai dettagli dei personaggi e delle decorazioni architettoniche.
Per quanto concerne, invece, l’aspetto sonoro, Lost Odyssey vanterà la guida artistica del maestro Nobuo Uematsu, il quale si è prodigato nel raggiungere un adeguato equilibrio fra brani di stile fantasy/orchestrali e quelli di stampo moderno, proprio per rendere appieno l’idea di un cambiamento e di un’evoluzione, che andrà di pari passo col progresso storico che offrirà il gioco nel corso dei “mille anni” virtuali.
Come c’è da aspettarsi da un titolo di questo tipo, inoltre, Lost Odyssey vanterà di una longevità piuttosto elevata, ovviamente adeguata se rapportata alla tradizione e agli standard del genere JRPG. Anche la giocabilità seguirà con soffice rigore lo stile del genere, proponendo i classici scontri a turni contro i nemici ed una buona dose di magie e pozioni.
Una novità molto particolare è invece la presenza di 34 racconti brevi, narrati da famosi scrittori giapponesi, che si alterneranno al gioco ed alle sequenze animate per raccontare parti della storia. La peculiarità di questi racconti sta nel fatto che saranno leggibili direttamente a schermo, con una musica di sottofondo di atmosfera. Quanto questa scelta possa rivelarsi efficace lo scopriremo solo all'uscita del gioco.
Insomma, la fiducia nei confronti di Mistwalker per ora è forte, soprattutto dopo l’eccellente dimostrazione del neo-uscito Blue Dragon. In conclusione, le premesse che questo Lost Odyssey possa rivelarsi altrettanto valido ci sono tutte, e si prospetta come una uscita imperdibile per tutti gli amanti dei giochi di ruolo giapponesi. Prepariamoci allora ad affrontare un'avventura intensa e ricca di emozioni: l’Odissea è ormai imminente!
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