Anteprima - Lost Planet: Extreme Condition
di
Domenico Rodà / Nico_89
P
Lost Planet: Extreme Condition è un insolito, e dico insolito in riferimento al classico "stile Capcom", sparatutto in terza persona ambientato in un futuro non definito e caratterizzato da un’atmosfera alquanto gelida e misteriosa. Vedendolo in movimento o provandolo direttamente, possiamo innanzitutto notare come Capcom si sia seriamente imposta, con questo suo originalissimo titolo, l’obiettivo di rinnovare il genere degli sparatutto in terza persona dando vita ad un mix ben riuscito di azione, stealth ed in parte anche di strategia. Il protagonista è un giovane e solitario soldato che spicca sicuramente per carisma e personalità, virtù che conferiscono alla storia ed al contesto del gioco in sé una buona profondità narrativa. Vediamo da un lato le forze ostili degli umani e dall’altro la preoccupante presenza di creature mostruose, le quali minacciano inevitabilmente il destino di un pianeta già afflitto dalla distruzione e dal terrorismo.
Uno degli aspetti che dunque si rivela tra i più interessanti in Lost Planet: Extreme Condition, è proprio il gameplay. Questo è dovuto principalmente alla molteplicità e varietà delle azioni che è possibile effettuare in base alle proprie necessità; in molti frangenti, ad esempio, saremo liberi di decidere se affrontare una determinata situazione di gioco, sia essa d’assalto o strategica, con l’arma che più ci aggrada, un bazooka o un fucile da cecchino, oppure, e questo è ancor più interessante, con il mezzo che ci sembra più adatto; infatti, in Lost Planet avremo la possibilità di utilizzare anche i cosiddetti mech, grossi e potenti robot ce ci permetteranno di spostarci ovunque e di rendere i colpi inflitti ai nemici molto più efficaci. Un’ altra caratteristica che rende questo gioco davvero realistico ed originale, seppur non particolarmente influente sotto certi aspetti, è proprio l’escursione termica alla quale è sottoposto il corpo del nostro personaggio. Per spiegarvi meglio, si tratta del fatto che il giovane protagonista, movendosi in un ambiente praticamente "morto" e gelido, necessita di mantenere la sua temperatura corporea entro un certo limite e, nel gioco, quest’azione consiste nel raccogliere le sfere di energia che si sprigioneranno dai corpi dei nemici una volta abbattuti, siano essi mostri o umani. Questa piccola chicca, comunque, se così possiamo definirla, non inficerà mai in maniera fastidiosa nelle azioni di gioco anzi, renderà le apparenti "brutte uccisioni" il fine della propria sopravvivenza, come per dire che effettivamente "il fine giustifica i mezzi". Da aggiungere poi che, se ci si trova a bordo di un mech, essendo questo di metallo e quindi intensamente freddo, la temperatura corporea reagirà di conseguenza, ossia diminuendo più velocemente.
Sotto il profilo del gameplay, reso originale grazie anche a piccole ma efficaci idee da parte degli sviluppatori (splendida anche l'idea del cavo uncinato, utilizzato per agganciare qualsiasi parete e spostarsi velocemente o scalare facilmente gli edifici), Lost Planet appare dunque realizzato egregiamente. Anche i comandi di gioco, a confermare ciò che si è potuto appurare provando la demo, sono molto intuitivi e funzionali ad ogni specifica azione.
Se già per quanto riguarda la giocabilità Lost Planet: Extreme Condition appare fin d'ora validissimo, altrettanto si può dire per il comparto tecnico di cui fa sfoggio il titolo Capcom. Graficamente il gioco risulta ineccepibile ed è realizzato con così tanta cura ed uno stile davvero sofisticato, che sarà impossibile non rimanere affascinati dal grande senso di realismo che persino ogni singolo fiocco di neve riesce a conferire al gioco. Non mancano certamente i nuovi effetti grafici ai quali ci ha ormai abituato la 360, come motion-blur in tempo reale o le fantastiche esplosioni. Il protagonista è realizzato in ogni minimo particolare, dal giubbotto imbottito alla divisa pseudo-militare che indossa, così come l’ambiente circostante, arricchito da grandissime caverne colme di creature nemiche o da semplici costruzioni artificiali, come gallerie, fabbriche abbandonate o caserme. Insomma, un vero spettacolo per gli occhi e per le orecchie, dato che anche il sonoro fa il suo egregio lavoro.
Oltre alla promettente ed originale campagna in singolo, Lost Planet: Extreme Condition promette di avvalersi di una ricchissima esperienza multi-player, che contribuirà ovviamente ad incrementare la longevità del gioco grazie alle numerose modalità on-line che spazieranno dalle classiche sfide Deathmatch e Deathmatch a Squadre ad altre ancora più succulente e divertenti. Basti pensare che il direttore del gioco ha dichiarato, durante un’intervista, che per la realizzazione di Lost Planet si è ispirato moltissimo alla serie di Halo, affermando che proprio quest’ultimo è uno dei giochi che più lo ha appassionato in questi ultimi tempi. Probabilmente, proprio quest’influenza da parte del titolo Bungie è stata decisiva per lo sviluppo definitivo del gioco, che cerca di rimarcare un’atmosfera tipicamente futuristica ed elementi del gameplay innovativi e particolari al tempo stesso.
A quanto pare, quindi, Capcom sta dando parecchia fiducia alla console di casa Microsoft, e dopo aver già raccolto numerosi consensi da parte della critica e dell’utenza occidentale ed orientale, è decisa a confermare il suo prestigio nel settore videoludico con l’imminente uscita di Lost Planet: Extreme Condition, capolavoro annunciato. Considerando poi che proprio in quest’ultimo periodo dell’anno, la console Microsoft si sia finalmente decisa a sfoderare alcune delle sue grandiose potenzialità, figuriamoci quello che ci riserverà il futuro. Nel frattempo, però, preparatevi ad una gelida ed apocalittica tempesta!
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