Anteprima - Call of Duty 3
di
Angelo Sepe / Zero_C@LL
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Annunciato ufficialmente da Activision durante l’ultimo E3, il miglior FPS che ricalca le vicende del secondo conflitto mondiale torna alla carica in questo nuovo episodio: Call Of Duty 3. Presentato a porte chiuse in demo giocabile presso la sede di Activision all’inizio di luglio, il gioco proietta i videogiocatori direttamente nel bel mezzo della Grande Guerra. A fare da sfondo al titolo è la storica campagna "Normandy Breakout", ovvero la liberazione di Parigi avvenuta poco prima della Grande Marcia su Berlino nel cuore del III Reich. L’esercito degli Alleati formato da quello Americano, Britannico, Polacco e Canadese dovrà fronteggiare migliaia di soldati dell’Asse Nazista che assediano le strade distrutte dai bombardamenti e gli edifici diroccati della città di Parigi, tutto questo prima di prepararsi a sferrare l’attacco finale.
Il videogiocatore sarà chiamato a turno ad indossare le uniformi dei personaggi appartenenti alle diverse armate che formano gli Alleati, rivivendo i giorni del tragico periodo storico. Lo sviluppo del gioco è stato affidato ai ragazzi di Treyarch, già autori dell'episodio Big Red One uscito su Xbox, anziché agli Infinity Ward, gli storici creatori della serie. Questo potrà far storcere il naso a qualcuno, ma niente paura: il lavoro svolto e mostrato finora spazza via ogni dubbio e incertezza. Innovazione e maggior coinvolgimento la fanno da padroni in questo nuovo capitolo, la grafica next-gen mostra i suoi muscoli con effetti particellari, illuminazione dinamica, montion blur ed alta iterazione con l’ambiente, trasportando i videogiocatori durante i giorni del conflitto.
Durante una intervista al magazine americano EGM, gli sviluppatori di Treyarch hanno dichiarato che il loro principale scopo è quello di aumentare il grado di realismo del gioco, in modo da creare una simulazione che faccia rivivere il più possibile le battaglie, e da quello mostratoci sembra che abbiano imboccato la strada giusta. L’iterazione con l’ambiente innanzitutto, con la programmazione poligonale anche dell’erba in modo da poter essere calpestata e mostrare le tracce di un probabile passaggio nemico, la deformazione dell’aria dovuta al fuoco delle esplosioni, la massima cura nei dettagli delle texture delle abitazioni, dell’acqua e soprattutto del fumo. Proprio il fumo avrà un realismo tale che sarà influenzato dal vento e dal passaggio dei proiettili e delle persone. Ogni superficie risponderà in modo diverso ai proiettili con cui verrà colpita o se verrà colpita da colpi di mortaio o granate. La fisica del gioco consente, finalmente, anche di distruggere e danneggiare, anche in base ai materiali, i ripari mobili e altri diversi elementi degli stage.
Tra le nuove aggiunte del nuovo titolo Activision è da sottolineare l’introduzione del combattimento corpo a corpo, proposto in determinate situazioni di gameplay e affidato alla pressione combinata e ripetuta dei grilletti e dei diversi tasti del gamepad. Avremo anche la possibilità di disattivare trappole e guidare i diversi mezzi corazzati presenti durante il conflitto. La struttura degli stage del gioco sarà meno lineare dei sui predecessori e ci saranno diversi percorsi possibili per raggiungere un determinato obbiettivo, in quanto le mappe saranno molto più vaste e articolate. Di conseguenza si potranno adottare diversi stili e tatticismi per completare il gioco.
La Colonna sonora del titolo è affidata alle capaci mani di Joel Godsmith, noto per la colonna sonora di Star Trek e The Twilight Zone, ed il Comparto audio mostrato nei diversi filmati del gioco sembra convincente soprattutto per quanto riguarda la riproduzione delle esplosioni e la riproduzione del suono degli spari.
Ultima segnalazione da fare è l’assenza della schermata dei tempi di caricamento, infatti questi verranno eseguiti durante le schermate di briefing alle missioni o nelle sequenze di intermezzo del gioco.
Si riparte dal Live
Come molti ormai sanno, il vero punto debole di Call Of Duty 2 è stato il supporto Xbox Live, limitato all’inizio a soli 4 giocatori poi portati ad 8 con una patch rattoppa-buchi, ma con problemi ancora presenti soprattutto per quel che riguarda il lag. In questo nuovo capitolo invece, si è fatto tesoro del passato e si è dedicata particolare attenzione alla programmazione del multiplayer del gioco, ormai vero punto di forza di molti titoli, soprattutto considerando l’orientamento di molti videogiocatori e del successo ottenuto dalla piattaforma Live di Microsoft.
Nella modalità multiplayer oltre alle vecchie modalità di gioco ne saranno proposte di nuove in cui sarà possibile l’uso anche dei mezzi corazzati tra cui jeep, carri armati e motociclette, che permetteranno a più videogiocatori di spostarsi insieme nella mappa o fare assalti di massa. Nei campi di battaglia virtuali di Call Of Duty 3 si potranno affrontare fino a 24 videogiocatori per match, il tutto grazie ad un codice per la gestione del multiplayer completamente nuovo ed ottimizzato per il Live. Non è stata rilasciata nessuna informazione sulla quantità di mappe disponibili al momento del lancio del gioco, ma è stato assicurato che saranno molto vaste, soprattutto considerando l’impiego dei mezzi corazzati. Il nuovo sistema multiplayer permetterà la creazione di un proprio personaggio con proprie caratteristiche e classe di appartenenza, quindi potremo avere dei team bene assortiti. E' prevista anche la gestione dei Clan, e di conseguenza organizzare sfide risulterà più semplice e intuitivo.
Riti conclusivi
Il connubio videogiochi e cinematografia si fa sempre più sottile, e Call Of Duty 3 lo fa presente cercando attraverso grafica next-gen, nuova gestione del Live, nuova fisica del gioco e tanto altro di accostare i due mondi. Le premesse per avere a breve un buon titolo fra le mani ci sono tutte, ora non ci resta che attendere per esprimere il nostro giudizio finale e vedere se il gioco Activision sarà un vero capolavoro come tutti sperano. L’ago della bilancia per ora pende tutto sul lato positivo e Call Of Duty 3 potrebbe risultare un titolo immancabile nella collezione degli amanti del genere FPS e di quelli che adorano i titoli storici. Le nostre risposte definitive le avremo nei prossimi mesi con il rilascio della versione finale del gioco, che potrebbe confermarsi come uno dei migliori titoli rilasciati nel 2006 sulla console di casa Microsoft.
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