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Sid Meier's Civilization VII
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Sid Meier's Civilization VII - anteprima hands-on

La storia dell’uomo è contornata di mille esperienze, di tradimenti, guerre, sconfitte e vittorie. Grazie a 2K abbiamo avuto l’opportunità di mettere le mani in anteprima su Sid Meier's Civilization VII, il nuovo strategico a turni di Sid Meier in uscita il prossimo 10 febbraio, stavolta al day one anche su console!
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Sid Meier e Firaxis si preparano al lancio del nuovo capitolo di una delle serie tattico-manageriali più amate e longeve del mondo dei videogiochi: Sid Meier's Civilization VII. Per chi avesse vissuto fino a oggi su Alpha Centauri e non sapesse di cosa parlo, la serie di Civilization nasce su PC nel lontano 1991 e viene trasposta per la prima volta su console nel 2008 con lo spin-off Civilization Revolution. Il primo capitolo a uscire su console nella sua forma classica è Civilization VI, nel 2019, ma lo fece solo diversi anni dopo il lancio su PC. Sid Meier's Civilization VII nasce invece con la convinzione da parte degli sviluppatori di creare un titolo godibile su console fin dal Day One, ed a tal fine si è posto l'obiettivo di svecchiare un gameplay che da una parte è il cavallo vincente della saga, ma dall’altra cominciava a essere un po’ ripetitivo.

MX Video - Sid Meier's Civilization VII

Nel tentativo di rinnovarsi, i ragazzi di Sid Meier hanno introdotto le Epoche, un nuovo nuovo modo di concepire la partita. Ogni campagna del gioco ci vedrà evolvere la nostra civiltà attraverso tre Epoche: Antica, delle Esplorazioni e Moderna. Queste possono essere considerate come tre partite autonome all’interno di una partita più grande. Ogni Epoca è infatti caratterizzata da tecnologie specifiche e da uno stile architettonico degli edifici e delle unità unico, che dipende non solo dal periodo storico ma anche dalla civiltà che si è scelto di rappresentare. Per completare ciascuna fase, è necessario raggiungere determinati obiettivi simili a quelli di una partita tradizionale di uno dei capitoli passati della serie, sviluppando la propria civiltà attraverso progressi tecnologici e altri sviluppi strategici che riguardano la scienza, la cultura, l’economia o la conquista.

Al termine di ciascuna Epoca, il gioco ricomincia dal turno 1, offrendo al giocatore la possibilità di scegliere una nuova civiltà tra quelle sbloccate. Non tutte le opzioni sono immediatamente disponibili, ma è possibile sbloccare varie civiltà e leader attraverso due distinti “cammini”, di cui parleremo più avanti. All'inizio della partita possiamo anche scegliere un Leader, che per contro rimarrà lo stesso fino alla fine della campagna, per dare una certa continuità alla nostra storia e lasciare al giocatore la sensazione che comunque si tratti di un'unico impero in progressione attraverso il tempo.

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Rispetto ai capitoli precedenti, le civiltà possono essere scelte esclusivamente nell’epoca in cui queste esistevano nella realtà. Nel mio caso ho affrontato la campagna con Augusto e i Romani partendo dall'Epoca Antica. Tuttavia, nel passaggio da questa all'Epoca dell'Esplorazione, non mi è stato più permesso di proseguire con i Romani, ma ho dovuto scegliere una nuova civiltà fra quelle disponibili. Sono quindi passato agli Spagnoli, ma mantenendo tutte le città e le unità che si sono evolute automaticamente in una forma più avanzata e adeguata al periodo storico. Ho inoltre dovuto convertire una delle città trasformandola in Madrid e facendola diventare la capitale del mio impero. Al cambio di Epoca, inoltre, a seconda della condotta che si è tenuta nell’epoca precedente e a seconda degli obiettivi che si sono raggiunti, si guadagnano alcuni punti speciali che possono essere spesi per sbloccare i “retaggi”, che consistono in una serie di bonus di partenza per la nuova epoca e dovrebbero simboleggiare il tratto di continuità fra una e l’altra.

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Ho accennato in precedenza al sistema di premi denominato i “cammini”, altra novità introdotta da Sid Meier's Civilization VII rispetto ai precedenti capitoli. Esistono due cammini: il Cammino della Fondazione, che rappresenta il livello di abilità generale che il giocatore raggiunge nel corso del tempo considerando tutte le sue partite, e il Cammino del Leader, che invece è il livello che raggiunge ognuno dei Leader giocando con esso. Ogni missione completata in ognuno di questi alberi fornisce ricompense cosmetiche da utilizzare nel multiplayer, come sfondi per il tag, icone e titoli del giocatore, oppure bonus da applicare alla propria civiltà quando si cominciano nuove partite.

La versione del gioco che potuto provare era quella PC, ma per replicare l'esperienza console ho affrontato tutto il mio playthrough utilizzando il controller. L'impatto iniziale è stato leggermente traumatico, poiché non esiste, almeno su PC, un tutorial specifico per imparare le meccaniche del pad. Al contrario, il tutorial per PC viene adattato sostituendo semplicemente i tasti con quelli del pad, il che comporta alcune difficoltà operative. Ad esempio, è complicato individuare scorciatoie per accedere alla gestione della città o per eliminare i pop-up onnipresenti che compaiono quando si passa il cursore su una qualsiasi casella. Ma oltre a questo, l’esperienza generale è stata ottima e funzionale alla tipologia di gioco e alle sue opzioni.Ovviamente rimane da verificare il feeling direttamente sulla versione console, considerando che il pad sarà l'unico metodo di controllo per il gameplay.

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Un'ulteriore novità, che nel poco tempo a disposizione non ho potuto però padroneggiare al meglio, riguarda la gestione degli eserciti, che differisce da quanto visto nei capitoli precedenti. Un esercito non viene più formato da un insieme di unità dello stesso tipo unite in una “super unità”, ma tutto ruota attorno a una speciale unità chiamata Comandante d'Armata (o di Flotta se si tratta di unità navali). Questa unità non solo fornisce una serie di bonus a tutte le unità dell'esercito e permette loro di avanzare di livello, ma consente anche di raggruppare unità di diverso tipo all'interno di un unico esercito. Tutte queste unità si muovono alla stessa velocità e possono essere dislocate rapidamente nel luogo desiderato.

Tecnicamente l’avanzamento grafico è incredibile, a schermo si muove una quantità di oggetti davvero mastodontica, con dettagli incredibili, tanto da far sembrare il precedente capitolo un gioco di un milione di anni fa.

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In definitiva sono rimasto impressionato in maniera estremamente positiva da Sid Meier's Civilization VII, mi è tornata quella voglia di giocare “ancora un turno” che mi ha tenuto incollato diverse ore consecutive (14 per la precisione, in poco più di 3 giorni). Non vedo l’ora di poter approfondire e parlarvi delle meccaniche che mi sono state precluse, in particolare del multiplayer che è sempre stato uno dei punti di forza nei giochi precedenti. L’unica pecca che ho trovato, ma che potrebbe essere semplicemente dovuta al fatto che ho giocato alla versione PC, è stato l’approccio un po’ disorientante al pad. Vi do appuntamento a febbraio con la recensione del gioco in versione Xbox, per scoprire se le ottime premesse sono mantenute e se i timori legati al pad saranno dissolti!

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L'autore

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Quando gli hanno chiesto di comporre una Bio, ha pensato subito alla natura e all’ambiente. Una volta rinsavito, ci ha raccontato di essere un appassionato di Basket e Calcio, videogiocatore accanito, predilige RPG, FPS e TPS. In generale però non si tira indietro di fronte a nulla. A tempo perso è anche speaker in una Web Radio.

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