Path of Exile 2 - provato alla gamescom
Qualora non lo conosciate o ne avete sentito parlare poco, Path of Exile 2 è un action-RPG hack-and-slash con le stesse meccaniche di Diablo. Nasce come una sorta di seguito spirituale di Diablo II, anche a seguito dell’uscita di un Diablo 3 che non è mai stato realmente nelle corde dei fan più duri e puri dei primi due. Naturalmente il gioco non condivide nulla della saga di Blizzard, né lore né sviluppo, forse solo lo stile visivo. Sarà un free-to-play, così come lo è stato il primo episodio che vi consiglio di provare qualora non lo abbiate mai fatto. Questo seguito nasce con l’idea di essere qualcosa come una sorta di espansione del primo; infatti, la versione che ho testato tecnicamente non mostra molte differenze. Con il passare del tempo e degli annunci invece sta cominciando a diventare qualcosa di più serio, un progetto slegato dal primo capitolo in quanto a sviluppo del personaggio e a personalizzazione; un titolo che sembrerebbe essere gigantesco per certi versi.
MX Video - Path of Exile 2
La versione che ho provato era quella PC con mouse e tastiera; quindi, purtroppo, non posso parlare del feeling pad alla mano. I poteri a disposizione sono molti, ma non credo siano difficilmente gestibili con un pad. Il gameplay comunque lo conosciamo bene, e abbiamo visto nel primo capitolo come questo sia stato trasposto su console. Innanzitutto, e questa risulta essere la parte che rappresenta la sfida più grossa nello sviluppo del gioco, gli sviluppatori stanno lavorando e hanno lavorato per eliminare ogni cooldown delle abilità. In questo modo è potenzialmente concatenabile ogni incantesimo e abilità, fino a creare delle super-combo il cui unico limite è dato dalla quantità di “potere” disponibile. La sfida è proprio quella di riuscire a rendere il più equilibrato possibile questo modo “libero” di giocare.
Durante la presentazione a porte chiuse, mi è stato presentato il Druido, la nuova classe annunciata proprio nell’occasione della gamescom 2023. Il perk principale di questa nuova classe è rappresentato dal fatto che esso possa mutare il suo aspetto in un imprecisato numero di forme animali. Nel corso della presentazione era possibile trasformarsi solo in un orso, ma più forme verranno annunciate più avanti nel tempo. Essere trasformati in una o nell’altra forma, modifica anche i poteri e le abilità che abbiamo a disposizione. Nella forma umana possiamo evocare, ad esempio, una tempesta di fulmini della durata di svariati secondi e che colpisce ad area i nemici, oppure un vulcano che eruttando lancia lapilli e lava anch’essi ad area. La forma ad orso invece ha poteri ed abilità più legate alla forza bruta, come la carica per quanto riguarda il danno, oppure lo schianto, che intontisce i nemici bloccandoli per qualche secondo.
La parte interessante però risiede nel fatto che è possibile concatenare i poteri delle due forme per creare, come spiegato prima, devastanti combo che danneggiano enormemente anche i nemici più tosti. Un esempio: evochiamo il vulcano e subito dopo, entro il periodo di esaurimento della magia, ci trasformiamo in un orso. Utilizzando il potere “Furious Slam” che permetterebbe normalmente solo di intontire i nemici, possiamo creare attraverso gli schianti, ulteriori eruzioni dal vulcano che emettono ancora più lapilli e fanno ancora più danni. Il limite è solamente dato dalla quantità di potere che abbiamo a disposizione e che si ricarica con il tempo oppure con l’uso di determinate abilità. Il druido può evocare anche alcuni lupi feroci, che servono come distrazione per i nemici. Anche qui non esiste nessun limite teorico al numero di lupi evocabili, ma tutto dipende solo dalla quantità di potere a disposizione del personaggio, e questi seguono il giocatore fino a quando terminano i loro punti ferita.
Un’altra cosa super interessante che mi è stata mostrata è il nuovo skill system. Se avete familiarità con Final Fantasy X, il sistema è praticamente identico quantomeno nell’impatto visivo. Si tratta di un gigantesco albero con centinaia di sfere che rappresentano le skill che potremo sbloccare. Si parte dal centro di questa ragnatela in cui sono posizionate le varie classi. Da ogni classe parte una sezione di sfere che possono essere sbloccate con facilità e che sono dedicate principalmente a quella precisa classe. Lo sviluppatore mi ricorda che è comunque possibile in potenza sbloccare skill anche appartenenti ad altre classi, a patto però di sbloccare tutte le sfere intermedie fino a raggiungere la skill che ci interessa. Le sfere di questo albero sono sbloccabili tramite l’avanzamento di livello classico con i punti esperienza.
Esiste poi un ulteriore sottosistema che permette di alterare le skill principali tramite l’utilizzo di “sfere abilità” che vengono lasciate dai mostri nel loot del combattimento. Ogni skill avrà un numero predefinito di slot accessibili tramite un altro menù simile a un secondo inventario, in cui potremo inserire queste gemme abilità per rendere la nostra build ancor più specializzata.
Lo skill system è ulteriormente poi personalizzabile a seconda dell’abilità che stiamo utilizzando. Per esempio, mi è stato mostrato che è possibile assegnare un ramo abilità solo alla trasformazione in orso, in modo che, una volta trasformati, le sfere dello skill tree vengano automaticamente ri-assegnate e che tornino alla posizione originaria una volta che si ritorna in forma umana.
All’inizio di giugno 2024 verrà lanciata una closed beta della durata di circa tre mesi, dopo di che il gioco, salvo intoppi, dovrebbe uscire per tutti.
Sono rimasto molto impressionato da quanto ho visto e toccato con mano, sono convinto che Path of Exile 2 abbia delle cartucce molto grosse da sparare e che a oggi, a livello di gameplay, sia molto più avanti del concorrente diretto che è Diablo IV. Ovviamente la parola finale la avremo solo quando il gioco sarà uscito e lo avemo spolpato, ma fino ad allora le premesse sono le migliori.
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