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Scars Above
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Scars Above - provato alla gamescom

Annunciato all'E3 2021 e mostratosi nuovamente alla gamescom con un nuovo trailer, Scars Above è un action-adventure fantascientifico realizzato dallo studio serbo Mad Head Games, al suo debutto nel mercato dei giochi per console/pc. Il gioco uscirà solo nel 2023, ma grazie all’invito del publisher Prime Matter abbiamo potuto provarne la prima mezz’ora nel corso della fiera tedesca. Eccovi le nostre impressioni!
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In un fatale giorno collocato in un imprecisato futuro, un colossale oggetto alieno appare e staziona nell’orbita terrestre. Per indagare la natura del cosiddetto “Metaedro”, sulla Terra viene allestito il team SCAR - Sentient Contact Assessment and Response, composto da esperti specializzati in diverse branche scientifiche. Una volta giunti in prossimità dell’oggetto (l’Umanità ha nel frattempo padroneggiato la tecnologia per viaggiare nello spazio), avviene però un fenomeno inspiegabile: l’oggetto in qualche modo “reagisce”, ed attivando una sorta di viaggio nell’iperspazio scaraventa il gruppo sulla superficie di un ignoto pianeta al di fuori del Sistema Solare. Queste sono le premesse di Scars Above , in cui saremo chiamati ad assumere i panni della dottoressa Kate Ward, una dei componenti del gruppo SCAR, per condurla alla ricerca degli altri membri della spedizione, affrontando i misteri legati al pianeta su cui si ritrova e alla comparsa del Metaedro intorno alla Terra.


Scars Above si presenta come un action-adventure in terza persona, con una rilevante componente dedicata all’esplorazione. La versione dimostrativa ci ha permesso di vivere le fasi iniziali dell’avventura, nelle quali il gioco fa un buon lavoro nel creare una sensazione di smarrimento e vulnerabilità: Kate è una scienziata, non ha dimestichezza con le armi e per di più tutto l’equipaggiamento è andato disperso in occasione del rocambolesco “sbarco” sul pianeta alieno. Inizialmente serve quindi arrangiarsi con quel poco che si ha a disposizione e per fortuna le insidie che si parano nel nostro cammino sono ragionevolmente abbordabili. Le cose iniziano a cambiare quando riusciamo a recuperare la prima vera arma, il fucile multifunzione V.E.R.A. che diventerà uno dei nostri più fedeli compagni. Questo primo ritrovamento rende chiaro che il materiale della spedizione in realtà si trova sul pianeta, seppur disperso e danneggiato: aggirandoci per un ambiente sconosciuto, dovremo sfruttare le abilità scientifiche di Kate non solo per analizzare forme di vita e manufatti alieni, ma anche per utilizzare al meglio quanto recuperato, attraverso un sistema di upgrade degli oggetti presenti nel nostro inventario. La dotazione di armi e tipi di munizioni risulta anche determinante per sbloccare l’accesso a determinate aree della mappa: ad esempio durante la mia sessione, mi sono imbattuto in un paio di “porte” che era possibile abbattere solo dopo essere entrati in possesso delle pallottole incendiarie.

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Da questo punto vista, non si può parlare di Scars Above come di un vero e proprio open world, ma al tempo stesso a chi gioca rimane la sensazione di una certa libertà, potendo decidere per un’esplorazione minuziosa degli ambienti (venendone spesso ripagati con nuovi oggetti da analizzare e/o recuperare) oppure se procedere senza indugi nello sviluppo della trama. Il tratto iniziale che abbiamo potuto provare non ha permesso di capire se ci situazioni di vero e proprio back-tracking, con aree che diventano accessibili solo una volta in possesso di dotazioni ottenute molto più avanti nel gioco: non c’era a disposizione una mappa per poter capire quanto collegate fossero le diverse aree (che sappiamo esserci, lo sviluppatore ha parlato esplicitamente di molti biomi differenti presenti nel gioco), né tantomeno quanto fossero ampie.

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Dal punto di vista del gameplay, Scars Above mi ha sicuramente convinto. Non c’è nulla di inedito, ma i ragazzi di Mad Head dimostrano di avere studiato accuratamente le tendenze attuali, dando vita a una loro personale ed intrigante interpretazione di varie meccaniche assai diffuse sul mercato. Chiaramente l’ambientazione sci-fi, la protagonista femminile e la collocazione in un mondo alieno ricco di spaventose creature (nella demo non ho incontrato avversari dalle fattezze umane, ma sono incline a pensare che potrebbero essere presenti nel gioco) fanno subito pensare a Returnal. In effetti le somiglianze con il successo di Housemarque sono molte, ma il gameplay di Scars Above pare avere un ritmo leggermente più ragionato, con meccaniche da action-adventure puro “contaminate” con elementi in stile souls-like (ad esempio la schivata, o la gestione dell’energia consumata dalle nostre mosse) e un'atmosfera sospesa, a volte quasi da survival horror. Un altro titolo utile per avere un riferimento di massima potrebbe essere il reboot di Tomb Raider: sia per la mappa di gioco esplorabile “liberamente ma non troppo”, sia per la dinamica legata ad una protagonista che inizia il suo percorso inesperta e male equipaggiata, riuscendo però nel corso della vicenda a crescere drasticamente sotto entrambi gli aspetti.

Una particolare nota di merito va anche alla grande cura riservata alle informazioni ricavabili dalle nostre esplorazioni, che vengono organizzate in una sorta di “enciclopedia” sempre consultabile, ed in generale a tutta l’interfaccia utente (dall’inventario all’albero delle abilità sbloccabili) che può contare su una stilizzazione sci-fi molto raffinata.

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Alla luce di questa prima prova, Scars Above sembra essere un titolo dall’ottimo potenziale, che probabilmente sorprenderà più di qualcuno quando arriverà sul mercato, l’anno prossimo. Pur poggiando su uno spunto narrativo e su meccaniche di gioco non certo inedite, la realizzazione pare essere sulla strada giusta sotto tutti i punti di vista: il gunplay è piacevole e sufficientemente vario, il senso di progressione gratificante e la vicenda appassionante tanto da tenere viva la voglia di proseguire nell’avventura. La versione dimostrativa presente alla gamescom lascia ancora aperti parecchi punti di domanda, in particolare sulla varietà degli scontri e dei nemici ed in generale sulla longevità del titolo, ma ci sono tutte le premesse per un gioco in grado di farsi notare nel pur affollato panorama di uscite previste nel 2023!

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L'autore

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La sua passione per il gaming nasce nel lontanissimo 1982 con Gorf per Vic-20, ma da quando ha scoperto le "gioie" della caccia agli obiettivi, gioca solo su Xbox. Il suo nemico giurato è l'Arretrato, smisurato ed in costante aumento. Maguzzolo però non si arrende: armato di sei console ed un numero sterminato di controller, continua a dare battaglia.

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