Turbo Golf Racing - provato in Game Preview
di
Győző Baki / Baboy
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Già a partire dal tutorial, Turbo Golf Racing non può e non vuole distaccarsi da Rocket League. La macchina controllata dal giocatore si controlla in maniera pressoché identica: un movimento a 360 gradi davvero molto dinamico e scattante, salti e rotazioni, turbo che si accumula e che può essere usato anche per svolazzare per aria e via dicendo. Per descrivere come si gioca a Turbo Golf Racing è impossibile discostarsi dal gameplay unico del titolo di Psyonix, perché la volontà di ricalcarlo in tutto è fin troppo evidente. Potrebbe quasi essere una mod o una versione beta di Rocket League, per quanto il motore grafico e il look non siano identici.
MX Video - Turbo Golf Racing
Perché mai giocare a Turbo Golf Racing allora? Semplice: qui si gioca a golf, che come nella realtà ha dinamiche completamente differenti dagli sport di squadra come il calcio e il basket, già egregiamente affrontati in Rocket League. Invece di piccole arene simmetriche, ogni livello è un lungo percorso tridimensionale pieno di dislivelli, zone turbo e power-up. Che si giochi da soli o in competitiva (dove il gioco brilla davvero), l'obiettivo del giocatore è di prendere la sua palla e portarla alla buca al termine del livello. In caso di più giocatori, ogni giocatore ha la sua sfera andando così a cambiare drasticamente lo stile del gioco che si trasforma più in una gara piuttosto che in una lotta per il possesso di palla.
In Turbo Golf Racing gli individualisti a cui piace stare continuamente addosso alla palla saranno contenti: portare la sfera verso l'obiettivo è l'unica cosa che conta. Il turbo che si rigenera costantemente e power-up magnetici, di teletrasporto e così via aiutano, ma la cosa che conta è mirare al meglio e colpire la palla con tanta forza, così da poter percorrere una distanza più lunga nel minor tempo possibile. Perché non è una classica partita a golf a turni, ma qualcosa di più simile a titoli come Golf With Friends: è tutto in tempo reale, e fa fede il cronometro per decretare il vincitore.
La componente single player è abbastanza scarna in questa versione Game Preview del titolo, con solo le numerose buche completabili da soli cercando di battere tempi record. Ben presto le medaglie più valorose richiedono una consapevolezza chiara della geometria del livello, perché tra curve, saliscendi, scorciatoie e via dicendo bisognerà sempre più padroneggiare i segreti di ciascun percorso. Si può prendere questa modalità anche come un vero e proprio allenamento per le sfide online, visto che esse avvengono proprio sugli stessi livelli.
Come anche in Rocket League però, se si vuole progredire davvero col gioco e divertirsi al massimo, l'unica soluzione è buttarsi online. Qui, tra sfide casuali e competitive è possibile sfidare i giocatori di tutto il mondo. Al di là del notevole fattore di divertimento delle partite individuali, c'è l'ormai classico sistema di sfide giornaliere, sblocchi di elementi cosmetici e via dicendo a dare mordente al progresso di partita in partita, con i mezzi estremamente personalizzabili nella forma e nel colore tra gli sblocchi vari. Vantaggio importante nei confronti di Rocket League è sicuramente la possibilità di personalizzare liberamente il colore di ogni oggetto una volta ottenuto, anche se naturalmente la profondità e varietà degli sblocchi al momento non è assolutamente comparabile alla mole di contenuti del titolo di Psyonix.
C'è però una problematica importante con Turbo Golf Racing, ed è qualcosa che dubito verrà mai risolta: la sua chiara ispirazione a Rocket League. Il gameplay è copiato quasi completamente dal titolo di Psyonix, con rotazioni, turbo e movimento a 360 gradi che cercano di ricreare in maniera perfetta il feeling di gioco del popolarissimo titolo multiplayer. Ma non è identico, e non lo sarà mai, e chi come me ha migliaia di ore di gioco in quello che è uno dei capolavori multiplayer dello scorso decennio, il fatto che la macchina e la palla non reagiscono esattamente come "dovrebbero" (per le mie abitudini) risulta essere una pillola davvero dura da inghiottire.
Questioni d'identità a parte, Turbo Golf Racing ha il potenziale per essere un validissimo titolo di "sport con macchine" che può meritare di essere rivisitato per mesi, forse anni. Le mappe ampie, lo stile individuale del golf e un aspetto competitivo ricco di fascino rendono il titolo di Hugecalf Studios un valido passatempo per chi vuole qualcosa di nuovo sulla falsariga di Rocket League, anche se la sua somiglianza a quel titolo lo rende probabilmente poco adatto a chi già non adora la concorrenza. Vedremo col tempo come si evolverà il titolo, con il lancio della versione 1.0 che, secondo i piani, dovrebbe avvenire tra un anno circa.
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