TT Isle of Man - provato alla Gamescom
Dopo una breve introduzione sulla gara al fine di allineare tutti i presenti sulla tipologia di gioco, gli sviluppatori ci hanno descritto le modalità di acquisizione del percorso attraverso la scansione con il laser. Questo tipo di acquisizione del circuito consente la riproduzione fedele non solamente dell’aspetto visivo ma, soprattutto, delle caratteristiche peculiari del manto stradale e dei muri in pietra che circondano parti del tragitto di gara, incluse case e strutture che rappresentano l’abitato dell’isola. In effetti il colpo d’occhio è notevole e sfrecciando a velocità folli tra le pericolosissime strade il senso di pericolo, velocità e fedeltà all’ambientazione non vengono mai meno anzi. Con la vista dal cupolino mi è parso rivivere i primi filmati che vidi della corsa all’isola di Man: stessa sensazione di follia e pericolosità.
MX Video - TT Isle of Man
Per quanto riguarda le modalità di gioco, come nel Tourist Trophy reale, esistono diverse categorie ed è possibile percorrere sia sezioni limitate del percorso che l’intero circuito per ben 50 minuti di gameplay. Le modalità di gioco disponibili saranno quelle classiche considerata la particolarità di questa gara: Solo, ovvero affrontare il percorso (o parte di esso) contro avversari gestiti dalla CPU, multiplayer off-line, multiplayer on-line. Al momento non si hanno molte altre informazioni sulle modalità di gioco, al netto del fatto che il multiplayer offline è in modalità hot seat, ossia a turni.
Durante la guida effettuata da uno dei ragazzi di Kylotonn si è palesata l’immaturità della fisica e della dinamica della moto che rendeva il rimanere in strada un esercizio veramente complicato. Incredulo su questa difficoltà di guida, ho provato io stesso a percorrere le strade dell’isola di Man collezionando numerose e spettacolari cadute, con il pilota catapultato anche sui tetti delle case a bordo strada. Il problema risiede effettivamente nel modello di guida, che nella versione preliminare portata alla GamesCom non aveva la frenata (con un solo tasto per entrambi i freni) che faceva intervenire il freno anteriore troppo presto e troppo bruscamente.
Chiacchierando con gli altri giornalisti presenti abbiamo convenuto che il modello di guida va migliorato, così come vanno tarati meglio gli aiuti alla guida per favorire la corretta interpretazione della pista con qualche concessione al realismo. I piloti di TT si preparano anche per anni prima di affrontare il circuito in gara, ma il videogiocatore preferirebbe di gran lunga aiuti proporzionali alle sue capacità di guida. L'uscita del gioco è prevista entro fine anno, quindi ci auguriamo che questi pochi mesi di sviluppo restanti siano messi a frutto dai ragazzi di Kylotonn per correggere il tiro da questo punto di vista.
Sul fronte visivo invece il gioco è già molto convincente, con una grande ricchezza degli scenari che spinge al limite il motore grafico; a tal proposito gli sviluppatori hanno spiegato che la risoluzione sarà aumentata su Xbox One X, ma non raggiungerà i 4K fermandosi a metà strada sulla risoluzione "Quad HD", che presenta circa la metà dei pixel dell'Ultra HD.
La presentazione finisce e lasciamo la saletta di Bigben Interactive con l'impressione che il gioco presenti sicuramente qualcosa di nuovo e desiderabile nel panorama racing delle due ruote, ma che ha anche importanti sfide da affrontare e superare. Scopriremo se ce l'avrà fatta entro la fine dell'anno, quando arriverà sulle nostre console.
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