Anteprima - Aven Colony
Sul pianeta Aven sono disponibili una buona varietà di ecosistemi differenti, che caratterizzano per prima cosa le missioni della “campagna” (ebbene sì, esiste una sorta di campagna) ma anche le missioni sandbox,nelle quali avremo la possibilità di creare la nostra città e colonizzare senza nessun particolare obiettivo da raggiungere o limiti di tempo. Il gioco vi presenterà ben nove ambientazioni diverse, ognuna con le sue caratteristiche tipiche, e ognuna personalizzabile con una decina di ulteriori opzioni che renderanno l'esperienza più o meno difficile a seconda di quanto vorremo complicarci la vita. Parlando di livelli di difficoltà, sono presenti addirittura sette livelli di difficoltà diversi, così da fornire a tutti, ma proprio a tutti, una difficoltà adatta con cui cimentarsi.
MX Video - Aven Colony
Un’altra differenza fondamentale rispetto ai classici simulatori di città è data dal fatto che in Aven Colony la nostra “città” non sarà solo da amministrare, ma occorrerà anche far fronte a una serie di ulteriori problemi quali possono essere ad esempio il recupero di una squadra di esploratori in situazione di emergenza oppure il combattere contro qualche forma di vita aliena che tenta di farci tornare a casa nostra. Fra i punti fondamentali dell’amministrazione della base c’è la gestione dell’aria, necessaria per la vita. Aven è un pianeta alieno e inospitale, tanto che la base è costruita a tenuta stagna, senza contatti diretti con l’esterno, quindi è molto importante fare in modo che l’aria sia sempre in perfetto stato, oppure gli abitanti cominceranno ad ammalarsi e diventeranno scontenti, sfiduciandoci alla prima elezione. In Aven Colony, infatti, saremo sottoposti a periodiche elezioni che decideranno in concreto il nostro futuro.
A questo proposito, la caratteristica “non vitale” da tenere d’occhio di più è il morale degli abitanti della colonia. Più il morale sarà alto e meno problemi avremo nella gestione della città. Naturalmente, viceversa, un morale eccessivamente basso sarà la prima causa di sfiducia. Le risorse necessarie a supportare la vita vengono prodotte da appositi edifici: per produrre elettricità ad esempio, dovremo utilizzare turbine eoliche o pannelli solari, mentre per estrarre l’acqua dovremo utilizzare condensatori ed estrattori.
Graficamente il gioco è molto gradevole, dettagliato e fluido. Il motore che utilizza è l’Unreal Engine 4 e si vede. Il pianeta Aven appare vivo e colorato, anche nelle ambientazioni più monocromatiche come ad esempio un bianco ghiacciaio, ma al tempo stesso la palette scelta dagli sviluppatori fa sembrare il tutto realistico.
In generale la mia impressione di Aven Colony, dopo queste prime ore di gioco è positiva. Il gioco scorre al giusto ritmo, né troppo lento né troppo rapido. Dopo una dura giornata di lavoro, questo gioco può essere la panacea dei nostri mali: un paio di ore rilassanti prima di andare a dormire. Il suo punto di forza è un equilibrio che occorre seguire e curare punto per punto. Non ho notato particolari punti a sfavore: l’esperienza sembra essere abbastanza completa e fluida. Bug particolari non ne ho per ora incontrati, nonostante manchino tre settimane all’uscita ufficiale prevista per il 25 luglio. Aven Colony è localizzato in italiano a livello di menu e sottotitoli, mentre il parlato è solo in inglese. Parlato che comunque rappresenta una parte marginalissima del gioco.
Appuntamento dunque a tra tre settimane per la recensione finale del gioco, quando approfondiremo tutti gli aspetti del gioco e tireremo le somme sulla bontà o meno del titolo.
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