Ride 2 - anteprima hands-on
di
Diego M. Martini / pipco
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Ride 2 è sì un sequel, in termini di brand, del primo Ride, ma Milestone ci spiega trattarsi di un gioco completamente nuovo, che si basa sulla nuova versione del loro motore Jam, rivisto e o ottimizzato per le console attuali e i PC più potenti. Il gioco sarà disponibile da ottobre 2016 ed è il risultato di un lavoro durante il quale il team a fatto suoi tutti i feedback raccolti dai giocatori relativamente al primo titolo. Parlando di novità e numeri, in totale avremo a disposizione 230 moto con l’introduzione delle nuove categorie 2 Tempi, le Supermotard e le Café Racers. Di fatto ci saranno tutte le più importanti case costruttrici di moto (manca solo l’Harley-Davidson) che potremo guidare su 30 tracciati (Nürburgring Nordschleife incluso) in 12 modalità di gioco. Anche in questo nuovo capitolo avremo a disposizione un'enorme quantità di accessori e componenti, circa 1200, utilizzabili per creare la nostra personale moto agendo su motore, freni, sospensioni, ruote, trasmissione ed estetica. Ci sarà ancora una volta la possibilità di creare e personalizzare il nostro pilota virtuale, ed a questo proposito in Ride 2 è stata introdotta anche l'opzione di un personaggio femminile, con relativi accessori e personalizzazioni dedicate.
MX Video - Ride 2
Per quanto riguarda le moto gli sviluppatori hanno voluto sottolineare la presenza di un rinnovato modello di guida che avrà impatto sia sulla fisica che sugli effetti visivi in pista, dandoci la possibilità di scegliere di usare, a seconda della nostra bravura/capacità, una guida arcade o una professionale aderente alla realtà di gara. Altra novità è l’introduzione della pioggia, presente nei circuiti della modalità Carriera ma selezionabile anche durante le gare libere. Attenzione particolare è stata posta nell'introduzione della modalità Supermotard, che ha beneficiato della recente esperienza Milestone con le corse Flat Track in Valentino Rossi: The Game. Milestone ha inoltre lavorato molto per sistemare un paio di punti dolenti del primo capitolo e ci ha parlato di caricamenti più brevi del 30% e di un nuovo impianto sonoro basato su campionature realistiche delle moto. In totale la modalità Carriera di base avrà una durata media di 20 ore, mentre quella estesa di 40. Dopo il rilascio previsto per quest’autunno sono infine già programmati 16 DLC (invece dei 4 precedenti) che indirizzeranno contenuti social dedicati alle diversità comunità.
Dopo questa valanga di informazioni ho potuto assaggiare una build di Ride 2 che offriva la sola modalità di gioco Time Trial, ossial la prova di velocità contro il tempo, con la possibilità di scegliere tra 7 circuiti e una ventina di moto. La demo permetteva di selezionare la fisica Standard, Semi-Pro e Pro, così da adattarsi a tutti i tipi di pilota, e sono partito con Standard non volendo trovarmi troppo spesso a baciare l'asfalto. Scelgo la pista giapponese Sportland Sugo di proprietà della Yamaha e quindi decido di guidare proprio una Yamaha YZF-R1 di 200 CV. Sin da subito posso dire che i tempi di caricamento sono notevolmente migliorati. Per la mia gara ho impostato la pioggia, quindi vado piano per capire la resa sia fisica che grafica: il circuito non è apparso particolarmente dettagliato, mentre l’effetto pioggia era visivamente ben fatto e realistico, con un buon effetto sulla fisica della nota che ho notato soprattutto quando stupidamente ho accelerato nei miei fuori pista sull’erba, ritrovandomi a gambe all’aria. Per quanto riguarda il sonoro non posso purtroppo commentare visto che ero sprovvisto di cuffie.
Il tempo stringe e passo al circuito Sierra Nevada, una pista all’aperto tra canyon e boschi selvaggi; per affrontarlo in maniera più rilassata scelgo una BMW R Nine T. Anche in questo caso i caricamenti sorprendono piacevolmente. Il circuito è graficamente più completo e rifinito del precedente senza eccellere nei dettagli, la moto invece presenta qualche problema di disegno grafico con un serbatoio particolarmente spigoloso. La guidabilità con la fisica Standard invece appare è sin troppo facile, perdonando tutti gli errori.
Una prova un po’ troppo tirata nei tempi e forse una build ancora acerba non mi hanno permesso di valutare appieno Ride 2, ma per ora mentre i tempi di caricamento mi hanno piacevolmente sorpreso, non posso dire altrettanto della grafica che sembra necessitare ancora di diverse rifiniture. Nessuna preoccupazione invece sui contenuti, che saranno tantissimi come Milestone ci ha abituati. Non ci resta quindi che attendere di provare il gioco finale, o una versione maggiormente matura prima di ottobre, per valutare i progressi fatti dal team: continuate a seguirci!
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