Vampyr - visto all'E3
MX Video - Vampyr
Il protagonista Jonathan possiede di diverse abilità, sia mediche, derivate dai suoi studi, che vampirche, assegnabili con un tipico sistema da RPG: più ci nutriamo del sangue degli umani e più guadagniamo punti esperienza da utilizzare nel potenziamento del personaggio, ma al contempo perdiamo sempre più la nostra umanità. Vampyr ci propone quindi un gioco di equilibri, sempre in bilico tra la ricerca di potere e la necessità di frenare la nostra furia, perché le nostre azioni hanno conseguenze importanti sulla partita: lasciare libera la nostra bestia interiore può significare perdere interi distretti di Londra, riducendoli a covi brulicanti di mostri che si aggirano tra le macerie e la disperazione.
La demo che ci è stata mostrata ci ha permesso di comprendere meglio le meccaniche di gameplay. Il titolo è giocato in terza persona come ogni action RPG e ci porterà ad interagire con vari personaggi tramite un sistema a risposta multipla che porta avanti il dialogo e ci indirizza verso le nostre prossime mosse. Camminare per la città immersa nella notte è parecchio interessante non solo visivamente, il gioco è davvero molto bello specialmente per quanto riguarda i giochi di luci ed ombre, ma anche a livello di gameplay. È necessario evitare le pattuglie di cacciatori di vampiri, agire nell’ombra e attaccare solo al momento opportuno. I combattimenti sono condotti con un misto di armi contundenti e da fuoco oltre che ai poteri vampirici di Jonathan: uno potere che ci è stato mostrato è quello del teletrasporto, che ci permetterà di aggirare il nemico e attaccare da una posizione di vantaggio. L’azione scorre fluida e molto rapida e, per quel poco che abbiamo potuto vedere, sembra supportata da un modello di gameplay valido. Tra un colpo di spada, uno di pistola e una mossa finale speciale, sembra essere piuttosto divertente da giocare.
Jonathan, dicevamo, possiede diversi poteri speciali. Grazie alla sua istruzione come medico può creare oggetti e medicine tramite un sistema di crafting, ma può anche usare i suoi poteri sovrumani per prendere il controllo delle menti altrui. Abbiamo visto questa meccanica in azione su personaggio che si è rifiutato di aiutarci. Divenuto nostro succubo, è passato da sospettoso ad alleato prezioso. Ma avremmo anche potuto scegliere di minacciarlo, di ucciderlo o di lasciar perdere: i Dontnot hanno più volte sottolineato che Vampyr sarà un gioco di scelte e conseguenze. La portata delle nostre azioni potrà essere minima o devastante, starà solo a noi.
Vampyr si è rivelato uno dei più stuzzicanti visti a questo E3: segna il ritorno dei veri vampiri, quelli gotici e tormentati al posto di quelli adolescenziali e luccicosi tanto di moda negli ultimi anni. Rimane l'interrogativa di un gameplay davvero vario e convincente soprattutto sul fronte dei combattimenti, dove Remember Me non era purtroppo riuscito a convincere, ma se Dontnod saprà davvero proporre quanto promesso, potremmo essere in presenza di un gioco molto interessante.
Commenti