Anteprima - Spartan: Total Warrior
di
Giovanni Grasso / Shadowlord
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Nelle avventure di Asterix il gallico i Romani le prendevano di santa ragione e i programmatori hanno deciso di continuare di questo passo anche in questo titolo. Il personaggio che controllerete è infatti un guerriero spartano che dovrà sconfiggere il nostro tanto bistrattato esercito italico. Dopo alcuni filmati creati con il motore del gioco, la partita ha inizio e ci si può subito rendere conto delle analogie con altri titoli simili. In particolare con Onimusha, per via degli identici globi di energia che si raccolgono dai nemici uccisi, e con Dinasty warrior per il gameplay e le cut scenes.
Entriamo più nel dettaglio: il nostro alter ego dovrà fronteggiare orde di romani inalberati, scheletri anoressici e zombi poco inclini ai rapporti sociali. Da quello che abbiamo potuto ammirare STW è basato sull'azione pura, si hanno certo dei piccoli diversivi come accompagnare un emulo di unabomer a far saltare delle torri d'assedio oppure seguire dei determinati personaggi, ma niente che ci discosti dalla cosa più divertente fare: una bella strage. Il nostro spartano, come appena accennato, non si troverà solo ma spesso sarà coadiuvato da truppe e personaggi vari. Quello che ci ha lasciati perplessi è la scarsa interazione fra il giocatore principale e gli alleati; nessun ordine da impartire o strategie daimpostare, e tutto ciò che fanno i soldati è buttarsi a capofitto contro i nemici rendendo tutto forse troppo arcade. Un altro fattore da verificare in fase di recensione è la potenza del protagonista, che circondato da nugoli di nemici riesce facilmente ad avere la meglio: letale! I comandi principali comprendono l'attacco, la parata e la schivata. niente di particolarmente innovativo ma comunque molto funzionale. Sul nostro schermo avremo tre barre di energia, una per i punti ferita, l'altra per il mana ed infine la terza barra della furia. Quando quest'ultima si riempe il nostro rampollo spartano diventa ancora più micidiale favorendo decapitazioni ed ecatombe varie. Un discorso a parte va fatto per le armi, che obbiettivamente non sembrano molte: abbiamo potuto osservare solo cinque di queste, ciò nonostante sembrano ben fatte e diversificate fra loro. Tra gli strumenti bellici ricordiamo con piacere la spada, il martello, la lancia, le spade doppie e l'arco. Sul fronte delle magie non abbiamo di che lamentarci, ad ogni arma corrisponde un'arte magica differente: tempeste di fulmini, raggi pietrificanti, lance e frecce infuocate. Ce n'è per tutti i gusti.
Venni, vidi e tornai a casa
Il livello tecnico di questa produzione è veramente buono. Nonostante la versione dai noi provata girasse su un hardware poco performante (PS2), la resa video ci è parsa comunque molto buona (ricordiamo che il titolo è multi-formato). Lo stile grafico ricorda vagamente quello di Prince of Persia, con colori puliti e brillanti tipici dei prodotti a marchio Sega. I modelli poligonali sono ben definiti e animati molto bene, mentre gli effetti grafici non fanno gridare al miracolo (anche se gli sviluppatori hanno garantito che la versione Xbox sarà migliore sotto questo punto di vista). Per quanto riguarda l'impianto audio, abbiamo trovato molto buono il doppiaggio in inglese come molto buoni sono gli effetti sonori. Vista la confusione presente nel luogo della presentazione,ci riserviamo comunque un miglior giudizio sul sonoro in sede di recensione finale.
Il dado è tratto
In conclusione il Spartan: Total Warrior si presenta come un ottimo titolo dall'impianto tecnico sopra le righe. Visto il genere a cui appartiene (picchiaduro a scorrimento) però, si rischia di avere un prodotto molto divertente ma con una longevità non troppo elevata; speriamo che con la varietà di armi e situazioni si possa arginare questo possibile difetto. Consigliato a tutti gli amanti dei giochi di azione dura e pura, che dovranno aspettare ottobre per sfogare la propria violenza virtuale.
Ringraziamo Leader e Sega Europe per la collaborazione.
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