Anteprima - Half-Life 2
di
XboxMan
P
Gordon, un uomo libero
Il protagonista di Half Life 2, come del suo predecessore, è Gordon Freeman. L’alter ego del giocatore non è un marine spaziale come in Doom 3 né un cyber soldato come in Halo ma è un uomo normale, uno scienziato che come spesso accade non ha avuto altra colpa se non quella di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato. In Half Life infatti, durante le prime battute di gioco, non si ha la sensazione di stare per scatenare una forza che ci avrebbe perseguitato per tutto il gioco, ma quando si aziona il portale dimensionale si prova solo una irrefrenabile curiosità. Questo è l’inizio di Half Life, in cui si trascorre buona parte del tempo a parlare con i colleghi ed a girovagare in un mondo che appare realistico in ogni suo aspetto. Nel seguito queste sensazioni vengono enormemente amplificate tramite una realizzazione tecnica impeccabile ed una grafica senza eguali che rimane inalterata su console, nonostante il dislivello tecnologico.
Ma andiamo con ordine: la storia di Half Life 2, inizia esattamente dove termina quella del suo prequel ed inizia con una scelta, quella di aiutare un misterioso essere noto come G-man oppure di terminare orribilmente la propria esistenza, cito testualmente: "Scegli, o sei con me o scendi dal treno". Fin dall’inizio possiamo notare che Gordon ha scelto la prima opzione, al giocatore quindi non resta che indossare la propria tuta, impugnare il tanto amato piede di porco ed andare a spiaccicare il cranio di qualche nemico. La più grande differenza tra i due titoli (Half Life ed Half Life 2) sta proprio nell’inizio. Mentre il primo consentiva di provare con mano le possibilità offerte dal motore fisico esplorando, interagendo con gli oggetti e con i personaggi, il secondo porta il nostro alter ego in una azione di guerra quasi immediata, che piacerà ai profani ma che farà storcere il naso ai fan del gioco. Ciò non vuol dire che Half Life 2 sia un semplice sparatutto in soggettiva alla Serious Sam, ma semplicemente bisogna aspettare per cogliere tutte le sfumature del gioco e per provare tutte le sezioni incluse nel gameplay. Ad esempio nel predecessore era possibile quasi per tutto il gioco essere affiancato da alcuni alleati, in Half Life 2 è necessario invece procedere nel gioco per poter apprezzare la bellezza delle azioni di gruppo che sono state implementate tramite la possibilità di impartire semplici ordini. Tutto ciò si evince da una prova approfondita della versione PC che sarà quasi identica a quella Xbox, ma tutto il tempo impiegato da Valve non è servito solo alla conversione, già abbastanza impegnativa, e vi sono voci non confermate secondo cui gli sviluppatori hanno inserito alcuni special nella versione console.
La parte più complessa dello sviluppo del gioco è stata proprio quella tanto attesa conversione, che ha impiegato più di un anno tra incidenti di percorso e difficoltà tecniche. Chi non ricorda i rumors che sono circolati in rete parecchio mesi fa su Half Life 2, chi non ricorda il fantomatico furto del codice sorgente da parte di un non meglio identificato hacker? I problemi affrontati da Valve non si fermano però a furti non confermati, ma continuano verso una vasta gamma di difficoltà tecniche che necessitavano di essere aggirate. Il gioco richiede infatti un computer molto potente, ed i requisiti di sistema vanno da 1.2 Gigahertz con 256 MB Ram (per i requisiti minimi) a 3.0 Gigahertz con 512 MB RAM (per far funzionare il gioco al massimo delle sue possibilità ). Come si notava già dalle prime immagini la Valve ha fatto un ottimo lavoro, riuscendo a convertire Half Life 2 senza minarne il minimo aspetto. Come abbia fatto, a noi mortali non è dato saperlo.
Kolossal videoludico
Avete capito bene, Kolossal, perché è questo che Half Life 2 è, un vero e proprio colossal Hollywoodiano reso interattivo, un film con effetti speciali alla George Lucas che sta a voi interpretare, non in assoluta libertà, ma seguendo un canovaccio narrativo paragonabile ai copioni dei migliori film della nostra epoca.
Questo aspetto viene messo in evidenza sin dalle prime battute del gioco, sin dalla prima occhiata alla dettagliatissima grafica che caratterizza questo titolo. Nonostante vi sia scarsità di immagini e di video già si può evincere la bellezza dei paesaggi del gioco, ricostruiti quasi in maniera ossessiva, troppo belli per essere di questa generazione di console, e talmente ben realizzati da far trasparire ad ogni passo l’atmosfera neofascista propria di City 17, prima ambientazione del gioco. Gli scenari riescono a stupire non solo per la loro realizzazione, ma anche per il loro realismo proprio di un superbo game design. Guardando anche solo una foto dello scenario di Half Life 2 si ha la convinzione che quel mondo potrebbe esistere davvero, non in una semplice trasposizione videoludica, ma quasi come una finestra sul nostro futuro. Isaac Asimov, noto scrittore di fantascienza, non avrebbe potuto fare di meglio.
Un altro encomio va speso per la possibilità di interazione con lo scenario: girando per City 17 potrete vedere immondizia, oggetti veri, i classici bidoni, e potrete interagire con essi, urtandoci contro, tirandoli oppure nel più divertente dei casi usarli come armi o come ripari (purchè non usiate dei barili esplosivi come barricata). Gli scenari sono infatti disseminati di oggetti utili che possono essere sfruttati dal giocatore tramite il motore fisico Havok che riesce a gestire benissimo anche la complicata Gravity Gun. Questa è infatti l’arma più divertente del gioco ed è quella che caratterizza di più il titolo. Con la Gravity Gun potrete infatti sollevare qualsiasi cosa presente nello scenario utilizzandola come scudo o scagliandola come un'arma contro i nemici, introducendo quindi un piano strategico all’azione.
Ovviamente non posso esprimermi in modo definitivo sulla giocabilità, ma già dalla versione PC si evince che il titolo ha una giocabilità multipla, costruita in più fasi di gioco che si alternano per non stufare mai il giocatore, introducendolo ad una nuova sezione appena si ci avvicina alla noia. Secondo alcuni, Half Life 2 non riesce però a raggiungere vette paragonabili a quelle del suo predecessore, apre invece uno spiraglio verso nuove mete facendoci capire che nessun gioco è perfetto e che ci sono ancora traguardi da raggiungere, ma questo sarà poi giudicato in sede di recensione.
I premi
Half Life 2, come il suo predecessore che ha vinto più di 50 premi, ha iniziato a mietere riconoscimenti sin dalla presentazione del suo primo filmato. Finora il gioco ha vinto 9 premi nel corso della Academy of Interactive Arts and Sciences e 6 Gold Mask presso la British Academy of Film and Television Arts (BAFTA).
Per concludere
Half Life 2 ci è sembrato un titolo portentoso, che ambisce a quel trono che su console è occupato da Halo. L’incognita maggiore è questa: sarà in grado di superare con tutte le sue innovazioni i titoli che seppure usciti qualche tempo fa mantengono una fascia di pubblico che non li abbandonerà mai (come i titoli Bungie)? Probabilmente sì, ma questo solo il tempo potrà dirlo, solo l’attesa potrà dichiararlo. Quindi possiamo ben speriamo in quello che potrebbe essere l’FPS migliore per Xbox sino all’uscita di Halo 3. Vi rimandiamo quindi alla recensione che uscirà in autunno.
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