Resident Evil Zero HD - provato all'E3
di
Davide Bennici / PrinnyBenny
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Queste sono le premesse di Resident Evil Zero e, conseguentemente, della sua versione HD, una storia che ci vede inizialmente controllare Rebecca alle prese con l'esplorazione di un treno abbandonato. Da qui in poi gli eventi si sviluppano secondo un gameplay classico e che, agli occhi dei neofiti e delle nuove generazioni, sicuramente apparirà macchinoso e legnoso. Si esplora, si spara alle varie minacce e se non si è abituati all'approssimativo sistema di mira, si sprecano anche proiettili a vuoto. Da questo punto di vista, come è lecito aspettarsi da un Resident Evil della vecchia guardia, l'esperienza offerta è un vero e proprio survival horror non tanto incentrato sul senso di angoscia, sull'onirico o sull'intimorire il giocatore con presenze che spuntano all'ultimo minuto (non sempre, almeno), ma bensì sul gameplay: se non gestito adeguatamente (ovvero con la fuga o con un colpo alla testa), anche un solo morto vivente può risultare fatale.
Se le meccaniche di gioco sino a questo punto si rivelano essere molto classiche, le carte in tavola vengono cambiate dopo una breve esplorazione del treno e il conseguente incappare nel fuggitivo Billy. Di fronte alla minaccia zombie, anche la testarda Rebecca risulterà consapevole di dover appianare le divergenze di opinioni con il presunto killer per fare fronte comune contro i vari non morti e ciò, in termini di gameplay, si traduce con la possibilità di cambiare personaggio a piacimento. Al giocatore è infatti concesso interpretare le varie situazioni e scontro tramite l'utilizzo dell'agente del Team Bravo, più minuta, agile e veloce, oppure usando il suo compagno, più resistente e forte negli scontri.
Quanto raccontato sicuramente non avrà sorpreso quelli che hanno già giocato Resident Evil Zero, in quanto tutti questi contenuti e meccaniche risultano essere la fedele riproposizione di quelli originali. La vera novità è invece costituita da un comparto tecnico che si ripresenta in grande spolvero con texture ad alta definizione, un formato video 16.9 ed audio 5.1. Se ciò può sembrare un'inezia per molti, dobbiamo dire che il risultato ottenuto da Capcom è più che soddisfacente e ha contribuito a farci immergere nelle tetre atmosfere delle carrozze del treno. Intoccate invece le animazioni, con movimenti bruschi che rendono i vari spostamenti non propriamente fluidi. Presente anche la possibilità di decidere se giocare con il sistema di telecamere statico o dinamico: il primo è quello classico della serie, ad inquadratura fissa e portatore di tanto mal di testa e confusione nei controlli per chi non è abituato ad utilizzarlo, il secondo è invece quello presente in qualunque esperienza action moderna.
Capcom si è infine detta indecisa se inserire in questa riproposizione dell'origine del male a Raccoon City dei contenuti aggiuntivi rispetto al capitolo uscito per GameCube anni or sono, e attualmente sta passando al vaglio diverse soluzioni. Per com'è ora, Resident Evil 0 ci appare come un'esperienza classica e molto "old school", come è giusto che sia: dal level design alle animazioni, dal gameplay ai dialoghi che sembrano usciti da un B movie, tutto trasuda di quel senso nostalgico che, a giudicare dalle grosse vendite fatte da Resident Evil HD, i fan stanno ricercando. Se quindi chi ha giocato il capitolo originale sa cosa aspettarsi, quelli che vogliono avvicinarsi solo ora ai vecchi capitoli di Resident Evil dovrebbero ponderare bene quanto indietro nel tempo siano disposti ad andare.
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