MondoXbox

Live your
passion!

MondoXbox

MondoXbox



LEGO Lo Hobbit
copertina

LEGO Lo Hobbit - anteprima hands-on

Dopo aver ridotto a mattoncini la trilogia del Signore degli Anelli, Warner e TT Games preparano lo stesso trattamento anche per la nuova saga cinematografica della premiata ditta Tolkien & Jackson: LEGO Lo Hobbit. Sotto un diluvio incessante ci siamo recati all’appuntamento con Warner Bros. Italia per l’attesa presentazione del gioco, dove abbiamo potuto vederlo e anche provarlo con mano. Eccovi le nostre impressioni.
Un'ultima corsa mi separa dalla fermata del tram all’entrata della Blend Tower di Milano, in mezzo a pozzanghere che sembrano laghi ed un muro d’acqua che non lascia scampo. Sono dentro ma fradicio, mi spoglio controllando che non mi siano spuntate le branchie e salgo all’undicesimo piano dove è stata organizzata la conferenza stampa della Warner per presentare LEGO Lo Hobbit. E’ davvero una sovraesposizione multimediale quella che sta accadendo al marchio LEGO: mai come in questo periodo il famosi mattoncini ha avuto così risonanza e successo nei diversi settori. Giocattoli, Cartoni Animati, Fumetti, Film, Videogiochi, Parchi Divertimento, la LEGO è diventata inarrestabile. E Warner Bros, che non è certo seconda al LEGO Group, cavalca felicemente questa ondata di successo mettendo a disposizione dei mattoncini il proprio immenso patrimonio per l’intrattenimento. Così mentre nei cinema arriva The LEGO Movie Videogame, eccoci ad ascoltare Tim Wileman (TT Games Associated Producer) che ci presenta LEGO Lo Hobbit.

Questo nuovo videogioco sarà basato sui primi due film della trilogia de Lo Hobbit, quindi vivremo le avventure di “Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato” e “Lo Hobbit: La desolazione di Smaug”. Tim Wileman ci porta all’interno del gioco mostrandoci due livelli: Bag End e Goblin Town. “Bag End” è esattamente l’inizio di “Lo Hobbit: Un viaggio inaspettato” quando Bilbo Baggins, mentre sta scrivendo le sue memorie da lasciare al nipote Frodo, riceve la visita dello stregone Gandalf che lo vuole convincere a partire con lui per un’avventura. Gli scenari che il gioco presenta sono fedelissimi a quelli cinematografici anche se ovviamente rivisitati con il tipico tratto LEGO. La storia segue pedissequamente la sceneggiatura del film, e quindi alla porta di Bilbo cominciano a bussare uno dietro l’altro i 13 nani che si presentano dandoci l’opportunità di capire le dinamiche del gioco. L’impianto di gameplay è quello classico della serie LEGO, quindi dobbiamo distruggere ogni oggetto che troviamo per accumulare soldi, punti e trovare nuovi oggetti che ci serviranno per costruirne altri durante il gioco. Il tutto alternato ad enigmi e puzzle da risolvere. Ogni personaggio, in questo caso ogni nano che entra nella casa di Bilbo, ha una propria abilità che lo contraddistingue: troviamo quindi un nano che potrà distruggere con la mazza grandi costruzioni mentre altri saranno in grado di lanciare frecce e colpire bersagli per far scattare meccanismi. Durante il gioco i diversi personaggi agiscono simultaneamente grazie ad un'IA che segue la trama, mentre noi possiamo controllarne a piacimento uno o l'altro a seconda della necessità e del risultato che si vuole ottenere. Man mano che Tim procede nella presentazione, la casa di Bilbo viene distrutta per aprire porte ed accumulare oggetti sino a quando non ci troveremo di fronte alla prima struttura da costruire. Si apre quindi un menu che da una parte ci mostra la collezione di oggetti trovati e dall’altra la sagoma della struttura da costruire. E’ una gara a tempo, il sistema ci aiuta ad identificare gli oggetti che nel nostro inventario servono per generare l’obiettivo. Meno tempo ci metteremo ad identificarli, più soldi guadagneremo. Alla fine appare il grande tavolone dove Bilbo, i nani e Gandalf si siederanno per la cena. Ogni tanto abbiamo la possibilità di affrontare anche mini-giochi che comunque prendono spunto dalla sceneggiatura, come quello che ci permette di accumulare soldi facendo giocare i nani con i piatti della cucina.

Altra storia è il secondo episodio: mentre in Bag End la demo si è svolta al chiuso ed era volta a farci da tutorial su come muoverci nel gioco, in Goblin Town ci troviamo molto avanti nella storia con la nostra compagnia di eroi intenta ad affrontare un boss: il Grande Orco. Questo nuovo livello, seppur sviluppandosi all’interno di grotte sotterranee, si contraddistingue per i vasti scenari molto ben disegnati graficamente e per grandi quantità di personaggi che si muovono contemporaneamente nella scena. Tim utilizza questo episodio per mostrarci le tecniche di combattimento durante le quali si deve spesso cambiare personaggio per meglio affrontare i nemici o gli ostacoli. Per alcuni scontri particolarmente difficili più personaggi si possono unire per colpire con maggior forza i nemici più duri a morire.

La presentazione è terminata ed è ora di provare il gioco: dietro di noi abbiamo a disposizione due postazioni next-gen (la verione presente era quella PS4) per le quali un centinaio di giornalisti creano velocemente una lunga coda. Il livello testabile è quello di Goblin Town, e quando è il mio turno subentro ad un collega che mi lascia ad episodio già iniziato, infatti mi ritrovo già nelle profondità delle caverne degli Orchi dove il nostro gruppo di eroi è precipitato quando la terra si è aperta sotto i loro piedi. Prendo il controllo di Bilbo mentre tutti insieme corriamo su una rampa di legno ed in lontananza arrivano le prime ondate di Orchi. Incominciano gli scontri, siamo in tantissimi sullo schermo e faccio quasi fatica a trovarmi. Mi abituo però rapidamente perché il gioco accortamente lascia in primo piano il personaggio da me controllato insieme ad altri due nani tra i quali mi diverto a “switchare” per capire di quali poteri siano dotati. Il gioco è totalmente scriptato e farcito di cut-scene che però sono molto fluide e rapide. Si capisce che il tutto serve a far aderire l’episodio alla sceneggiatura del film. Infatti non passa molto tempo e, come nel film, la compagnia si separa in due gruppi a causa di un crepaccio che ci divide. La grafica è veramente molto bella, le scene si alternano tra “zoommate” sui personaggi e scenari ampissimi sulla rete di grotte e ramificazioni delle caverne che sono veramente ben disegnate e sfruttano effetti ottici simulati. Continuo il mio cammino insieme ad alcuni nani ed a un certo punto trovo un grosso masso che devo spingere verso un’orda di orchi che ci sta attaccando. Mentre scendo nelle profondità continuo a distruggere ciò che trovo per accumulare oggetti/ingranaggi che dovrò utilizzare in seguito. Mi trovo di fronte ad un baratro e impiego un po’ di tempo per capire che devo lanciare uno dei nani dall’altra parte per fargli azionare un meccanismo in grado di muovere una pedana. Supero l’ostacolo ed ecco arrivare un’altra ondata di mostri. Questa volta mi accorgo che devo coinvolgere un nano e fargli sollevare una trave per poter sbaragliare il gruppo di Orchi. Finalmente arrivo alla presenza del Boss: il Grande Orco, assistito da centinaia di orchetti. Incomincio lo scontro e dopo aver sconfitto alcuni Orchi che si distinguono dall’orda perché segnalati da una piccola fiamma, provo ad attaccare il Boss facendomi aiutare da un nano. L’attacco è molto aiutato dallo script, per cui con gli altri nani costruisco una scala umana e colpisco il Boss che rimane intontito per poco, costringendomi quindi a ripetere l’attacco più volte per aver ragione di lui. Ad aiutarmi appare sullo sfondo Gandalf, dotato di particolari poteri per colpire alcune zone segnalate in azzurro che in questo caso aiutano nella battaglia ma in altri casi fanno scattare meccanismi per aprirmi la strada. Finalmente riesco ad abbattere il Boss. La coda preme dietro di me, quindi passo la mano al prossimo collega.

Nonostante la breve prova, pur essendo un gioco per bambini/ragazzi LEGO Lo Hobbit mi è piaciuto molto per l’ottima grafica e perché ha meccanismi facili e collaudati su cui si innesta una trama articolata ed avvincente. Il tutto è permeato da battute esilaranti con cui gli autori strizzano l’occhio al mondo degli adulti, speriamo solo vengano tradotte. I ragazzi della TT Games sono riusciti a sfruttare molto bene le sceneggiature di Peter Jackson facendo di LEGO Lo Hobbit l’opera più matura della serie LEGO.

Durante la conferenza stampa non è stata rivelata la data esatta di uscita di LEGO Lo Hobbit ma ci è stato comunicato che il gioco uscirà in contemporanea con le edizioni Warner Home Video de “Lo Hobbit: la desolazione di Smaug” in DVD, Blu-ray e Blu-ray 3D che conterranno un codice per sbloccare un DLC gratuito del videogioco; queste, è annuncio recente, arriveranno il 9 aprile: è quindi plausibile attendere l'uscita del gioco per la stessa settimana, probabilmente l'11 aprile. Attendiamo comunque conferme in merito: vi ricordiamo che il gioco sarà disponibile sia per Xbox One che Xbox 360.

c Commenti

copertina

c

Commenti

x Invio commenti disattivato per gli articoli più vecchi di tre mesi.
caricamento Caricamento commenti...