Prey 2 - visto alla GC
Prey 2, seguito dell’omonimo titolo uscito nell’ormai lontano 2006, è un FPS ad ambientazione sci-fi nel quale vestiremo i panni di un abile cacciatore di taglie alla ricerca di gloria e ricchezza attraverso la cattura o l’eliminazioni di pericolosi criminali. Per questo seguito, i ragazzi degli Human Head Studios hanno deciso di dare un taglio completamente nuovo alla serie, a cominciare da un nuovo protagonista, tale Killian Samuels, per proseguire con una diversa ambientazione, che ci vedrà questa volta muoverci in una gigantesca metropoli aliena sul pianeta Exodus.
Ma chi è Killan Samuels? E come mai si trova su di un altro pianeta? In realtà la sua storia e quella del protagonista del primo Prey, il cherokee Tommy, sono fondamentalmente legate tra loro. Durante il rapimento di massa da parte di invasori alieni sulla Terra, nella quale vennero catturati Tommy e la sua famiglia, Killan prestava infatti servizio su di un aereo di linea, anch’esso risucchiato a bordo dell’enorme navetta aliena. Durante un tentativo di difesa dall'assalto di diversi alieni a bordo della nave, Killan perde conoscenza e si risveglia su di un altro pianeta, completamente privo di memoria ed inconsapevole degli accadimenti che l’hanno portato lì. Ecco dove comincia la nuova avventura.
Cosa abbiamo visto
Nel corso della dimostrazione tenuta dagli sviluppatori, ho avuto modo di farmi un’ idea del gameplay di Prey 2 e di alcune sue interessanti feature. Anzitutto appare evidente la libertà d’azione concessa al giocatore, con la possibilità di muoversi dove meglio ritenga per cacciare le proprie prede. Le locations mi sono apparse sufficientemente vaste e molto vive, con numerosi personaggi intenti alle proprie faccende ad animarle. Fondamentale per il nostro eroe, in un’ atmosfera così caotica, l’ausilio di uno speciale scanner per individuare nell’ambiente circostante eventuali bersagli, strumento in grado di fornire inoltre dettagli sulla taglia da incassare, sulla pericolosità del soggetto e sulla richiesta da parte del committente di catturare il criminale o di eliminarlo.
L’accento durante le fasi di cattura del personaggio è posto sicuramente sulla frenesia dell’azione: nello spezzone di livello mostratomi uno dei criminali, vistosi braccato, ha dato il via ad una rocambolesca fuga attraverso un’affollata discoteca, per poi proseguire all’esterno su una serie di camminamenti sospesi. L’epilogo del lungo inseguimento ha visto la cattura del nostro obbiettivo mediante l’utilizzo di una sorta di “bolas elettrica” con cui veniva atterrato. Arrivati a questo punto si sono aperte una serie di interessanti interazioni con la nostra vittima e veniva data la possibilità al giocatore di decidere se farsi corrompere dalla stessa, se catturarla e, tramite un altro sofisticatissimo gadget, teletrasportarla direttamente al committente o ancora se minacciarla per ottenere in cambio preziose informazioni su criminali di maggior rango e quindi più remunerativi in termini economici.
Le meccaniche alla base del gioco ricalcano piuttosto da vicino quelle di ogni FPS, tranne che per alcune marginali introduzioni come la possibilità di far fuoco sui nemici mentre si sta aggrappati alle varie sporgenze, passerelle eccetera. A livello di design e realizzazione tecnica Prey 2 si difende piuttosto bene, soprattutto per ciò che concerne l’ambientazione ed il suo accattivante look molto cyberpunk. Qualche riserva invece devo sollevare relativamente all’uso di una palette cromatica forse un po’ troppo accesa, con colori alle volte davvero troppo “sparati” che creano una sensazione di eccessiva confusione e disarmonia, oltre ad un effetto aliasing ancora troppo presente.
Tiriamo le somme
Prey 2 è sicuramente un gioco che ha tutte le premesse per dire la sua sul mercato degli FPS grazie all’affascinante ambientazione e all’indubbio charme del cacciatore di taglie. Nonostante qualche incertezza del comparto grafico, dovuta anche al relativamente acerbo stato di avanzamento attuale, sono fiducioso che da qui al momento del rilascio, previsto per l'estate 2012, venga corretto il tiro su quegli aspetti poco convincenti del titolo.
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