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Gears of War 3
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Gears of War 3 - l'anteprima definitiva

Con l’inizio dell’estate si avvicina sempre di più quel 20 settembre che molti attendono e che segna il giorno in cui i fan di Marcus Fenix e della Squadra Delta potranno metter finalmente mano sull’attesissimo Gears of War 3, ultimo capitolo della famosa trilogia creata da Epic Games. Ricapitoliamo insieme tutto ciò che c’è da sapere sull’esclusiva di punta di Xbox 360 per il 2011, dalle caratteristiche della campagna a quelle del multiplayer, incluse la nuova Orda e la Beast Mode.
Gears of War 3 viene definito dagli stessi sviluppatori il progetto più ambizioso dell’intera serie e quello che sarà in grado di soddisfare tutte le richieste fatte finora dai fan. La bontà di queste affermazioni è stata già provata con la beta multigiocatore, resa disponibile tra il mese di aprile e quello di maggio, che ha potuto dare un assaggio ai giocatori di quel che rappresenterà l’esperienza competetiva definitiva di tutta la serie. La storia, scritta dalla famosa scrittrice Karen Traviss che si è già in precedenza occupata del brand, introdurrà una storia molto più profonda, dando spazio alle vicende di tutti i personaggi coinvolti e cercando di rispondere ai numerosi interrogativi lasciati aperti dai predecessori. Per l’occasione, oltre alla Squadra Delta, possiamo contare sulla presenza di Bernie Mataki, la Gear più anziana e tosta in circolazione, Jace Stratton, protagonista di molte storie del fumetto, e le altre due compenenti femminili, Sam ed Anya. Come sempre sarà possibile affrontare la storyline in cooperativa, questa volta fino a quattro giocatori, mentre chi cerca del puro divertimento potrà assistere alle ultime vicende di Marcus e soci attraverso l’Arcade Mode, modalità in cui è possibile impostare diversi mutatori che renderanno decisamente più buffa l’intera esperienza di gioco.

Si ricomincia… dal nulla
Questa sezione della nostra anteprima contiene un riassunto degli eventi dei due precedenti giochi e dei libri della serie, oltre che diverse anticipazioni "ufficiali" fatte finora da Epic riguardo alla trama di GOW 3. Qualora vogliate evitare qualsiasi tipo di spoiler, vi consigliamo di proseguire la lettura con le sezioni dedicate al multiplayer.

Jacinto è sprofondata nel Vuoto, costringendo gli umani a fuggire dal loro ultimo insediamento stabile e a cercare un nuovo posto in cui poter fare alloggiare quelli che sono gli ultimi uomini del pianeta Sera. La lotta contro le locuste, inizialmente, sembra ormai giunta ad una conclusione ma ben presto ci si renderà conto che così non è e che ancora una volta il piano di distruggere i nemici che minacciano la razza umana è fallito miseramente. Mentre al termine di Gears of War 2 un perplesso e preoccupato Adam Fenix si chiede, in quel che sembra una registrazione o una comunicazione, cosa abbiano fatto i COG, le locuste devono ancora fare i conti con un conflitto interno tra gli Spledenti mentre altre ancora si distaccheranno ed andranno a formare un gruppo separato, comunque sotto gli ordini della Regina Myrrah, andando praticamente a ricoprire un ruolo simile a quello degli Arenati. Per diversi mesi la razza umana trova posto nei pressi di Port Farrall per poi trovarsi costretta nuovamente a trasferirsi, questa volta in un territorio completamente diverso, caldo, dal sapore tropicale ed apparentemente tranquillo: l’isola di Vectes. Nonostante l’accoglienza abbastanza fredda da parte della popolazione locale, che si credeva completamente scomparsa, i COG riescono a stabilirsi per molto tempo, cercando di costruire una nuova società fondata su altri princìpi. Con il passare del tempo, parte della popolazione dell’isola, costituita da Arenati, cerca di ribellarsi e l’atmosfera tornerà a farsi bollente, portando alla ribalta quei sentimenti ormai persi che avevano caratterizzato le guerre Pendulum. Peccato che gli Splendenti non resteranno a guardare e tornerà ad affacciarsi l’incubo delle Locuste.

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La Coalizione dei Governi Organizzati è stata definitivamente sciolta ed ora i nostri eroi non sono altro che dei Gear lasciati al loro stesso destino, al pari degli Arenati, ma con il volere di salvare il pianeta Sera. L’inizio del gioco vede Marcus e compagni a bordo della Sovereign, una ex base di mezzi Raven, nota anche come Raven’s Nest (Colonia dei Raven) e che sarà possibile esplorare completamente. Il nostro primo obiettivo sarà quello di trovare gli altri personaggi che, nel caso iniziassimo il titolo in modalità co-op, verrebbero impersonati dai nostri amici in carne ed ossa. Il primo di questi è Dom, ora più invecchiato, con una folta barba incolta e ossessionato dai rimorsi del passato. Una volta riunitisi, i due vecchi amici vengono convocati ai ponti superiori per ragioni al momento sconosciute e si uniranno loro due nuovi compagni di squadra: il primo è Jace Stratton, una conoscenza familiare per chi ha letto il fumetto di Gears of War, mentre il secondo è Anya Stroud, la prima Gear donna della serie. Nel frattempo sulla portaerei atterra un elicottero con a bordo Chairman Prescott, l’ex capo della Coalizione dei Governi Organizzati, accompagnato dalle Onyx Guard, speciali guardie del corpo super-addestrate dalla voce robotica. Prescott è arrivato sul Raven’s Nest per mettere nelle mani di Marcus un disco dati ed incontrare il capitano della Sovereign. Il disco conterrà delle informazioni che finalmente scioglieranno alcuni dubbi che ci eravamo posti riguardo il finale di Gears of War 2 e alcune informazioni da parte di Adam Fenix, il padre di Marcus, che a quanto pare sarà realmente attivo e partecipe nella trama di questo seguito: Adam comunica infatti a Marcus che c’è un modo per salvare il pianeta ma che ha bisogno del suo aiuto. Il giovane Fenix ovviamente approfitterà di questa possibilità sia per salvare il pianeta che suo padre. Oltre ai personaggi citati, avranno un ruolo importante anche due vecchie conoscenze, Cole e Baird, le cui storie individuali saranno ulteriormente approfondite grazie a missioni a loro dedicate nella storia.

Tra le armi di cui disporremo, e che sarà possibile scambiare sia tra compagni che altri soldati guidati dalla CPU, ci sarà il solito Lancer con motosega adatto sia per la media distanza che per attacchi ravvicinati; il Pendulum Lancer che sarà equipaggiato con una baionetta e risulterà utile per i combattimenti a distanza ravvicinata e l’Hammerburst, munito di mirino per effettuare colpi precisissimi. Oltre al classico Gnasher farà la sua comparsa il Sawed-Off, potente fucile a canne mozze in grado di eliminare più nemici con un solo colpo. Tra le power weapon troveremo il Digger Launcher, un particolarissimo lanciagranate armato con creature simili a piranha che "nuotano" sotto il terreno per poi emergere in prossimità dei bersagli facendosi esplodere; un nuovo tipo di cecchino denominato One-Shot in grado di uccidere con un singolo proiettile; il Vulcan Cannon, potente mitragliatore da utilizzare in coppia ed infine le granate incendiarie. Di notevole interesse è anche il Silverback, un esoscheletro nel quale il giocatore potrà entrare e controllare ogni volta che riterrà necessario. Il Silverback sarà dotato di lanciarazzi e di un mitragliatore pesante e sarà in grado di muoversi velocemente oltre che ingaggiare combattimenti corpo a corpo e creare delle coperture grazie alla sua ingente mole.
Principali antagonisti di questa avventura saranno gli Splendenti, mostri infettati dall’Imulsion, molto più ostili e difficili da abbattere. Grazie alle dimostrazioni effettuate sia durante l’E3 di quest’anno che dell’anno scorso, possiamo già elencare molti dei nemici con i quali ci imbatteremo: Berserker Splendenti, Savage Boomer, Savage Grenadier, Gunker, Armored Kantus, Brumak e Corpser rappresentano solo una minima porzione di tutti i nemici che saremo chiamati ad affrontare. Nel corso dell’ultima demo abbiamo potuto assistere ad un nuovo spezzone dell’inizio della campagna: i nostri eroi, ancora a bordo del Raven’s Nest, vengono attaccati dagli Splendenti che cercheranno di affondare la nave come spesso accaduto nell’ultimo romanzo scritto da Karen Traviss. Per far piazza pulita e per far ritornare negli abissi la gigantesca piovra già una volta ferita in Gears of War 2, Marcus e gli altri utilizzeranno i potenti Silverback mentre Baird, Cole e Sam dovranno scaricare un’enorme cassa di Ticker contro il mostro marino.

La campagna sarà composta da 5 atti e 31 capitoli, mentre i luoghi che visiteremo andranno dallo stadio Hanover della squadra Thrashball di Cole ad Anvil Gate, da Mercy a Char, la città ridotta in cenere dal Martello dell’Alba, fino ad Azura, ultima risorsa dei Gear. La durata si attesterà tra le 12 e le 15 ore a seconda dello stile del gioco adottato e della difficoltà selezionata (Facile, Normale, Difficile, Folle).

Il multiplayer competitivo e definitivo
Con il lancio di Gears of War, molti giocatori speravano di non dover rivivere alcune spiacevoli situazioni tipiche del primo titolo della serie come la latenza ed il dislivello di connessione tra i vari giocatori, un fucile a pompa che subiva i ritardi della connessione dell’host o l’uscita dal gioco di intere squadre. Invece, con il passare del tempo, il seguito si è rivelato sempre più problematico da questo punto di vista, costringendo il team di sviluppo a correre ai ripari con diversi aggiornamenti che però hanno risolto solo in parte i problemi.

Epic Games questa volta non ha voluto commettere alcun errore: grazie ai feedback della community e alla beta multigiocatore è stato possibile eliminare molti bug e problemi di bilanciamento che altrimenti avrebbero minato l’esperienza competitiva di Gears of War 3. Il gioco beneficerà infatti di server dedicati sparsi per tutto il mondo eliminando gran parte dei problemi dell’online del gioco. Grazie ad essi, ognuno si troverà a pari livello dell’altro non essendoci più un host che regge il match e che offre la propria connessione al resto delle persone collegate. In caso i server siano pieni o in manutenzione, tornerà attiva la connessione peer to peer insieme al cambio dell’host in caso quest’ultimo esca dalla partita o la connessione non sia sufficiente per un ottimo svolgimento del match.

Tra le modalità che verranno offerte ci saranno le classiche Zona di Guerra, Esecuzione e Compagno insieme alle novità rappresentate dal Team Deathmatch, Capture the Leader e la revisionata King of the Hill. Non mancheranno poi gli eventi multiplayer, tanto apprezzati dai giocatori per la loro capacità di far guadagnare una quantità enorme di punti per proseguire di livello. Infine, per la prima volta nella serie, potremo personalizzare le armi delle nostre locuste e dei nostri COG con diverse skin mentre potremo sbloccare particolari esecuzioni, medaglie e coccarde eseguendo un certo numero di azioni. L’azione multiplayer sarebbe però debole senza delle mappe ben progettate e realizzate: in Gears of War, solitamente, le ambientazioni offerte sono varie e soddisfano i diversi gusti dei giocatori. Gears of War 3 dovrebbe essere rilasciato sul mercato accompagnato da 12 mappe e probabilmente il numero verrà aumentato con i primi DLC. Di seguito troverete la descrizione di tutte le mappe che finora conosciamo.

Azura
Armi: Cecchino – Martello dell’Alba – Digger – Gorgon – Granate Incendiarie
Azura è una mappa simmetrica capace di offrire sia scontri ravvicinati che spazi adatti per le battaglie a lungo raggio, grazie alla presenza nella mappa di cecchini e del Martello dell’Alba. L’ambientazione comprende sia un vasto spazio esterno in cui si concentrerà l’azione di gioco, sia strutture chiuse che fungono da collegamento per raggiungere le zone d’interesse. Dal punto di vista grafico, Azura si presenta come una nuova Jacinto, capace però di regalare dei fantastici scorci grazie alla vegetazione presente e al magnifico paesaggio che si può ammirare nelle zone di respawn.
Checkout
Armi: Cecchino – Digger – Granate – Granate Incendiarie – Granate velenose – Gorgon/Boltok – Mulcher
Checkout è una mappa dalla struttura classica, di medie dimensioni, ambientata in un piccolo centro commerciale, completamente al chiuso e senza uno spazio esterno. L’azione si concentra maggiormente nell’area di respawn delle granate esplosive e del Digger Launcher, dove le due squadre cercano di contendersi le due armi.
Dry Dock
Armi: One-Shot – Boltok – Lanciafiamme – Arco Torque – Granate incendiarie – Granate velenose
Dry Dock è una mappa asimmetrica strutturata su più livelli ambientata in un bacino di carenaggio, ovvero quella struttura presente in alcuni porti per permettere la manutenzione delle navi. La sua generosa dimensione permette di ospitare molte delle armi più potenti del gioco tra cui un One-Shot posizionato nella zona elevata del ponte che permette una visuale su tutta la mappa ed un Arco Torque situato invece dall’altra parte della mappa.
Gridlock
Armi: Gorgon/Boltok – Granate incendiarie – Granate fumogene – Cecchino/Arco – Digger/Boomshot
Anche nel terzo capitolo della saga fa il suo ritorno una delle mappe più amate del franchise e riproposta più volte: Gridlock. In questa terza versione viene proposta in notturna e con pesanti modifiche alle strutture, ormai abbandonate o distrutte. Lo stile di gioco con cui verrà affrontata la mappa ricorderà molto il primo Gears, grazie alla presenza delle granate da poter lanciare verso la piattaforma del cecchino e alla velocità dei personaggi molto più simile al gioco originale.
Hotel
Armi: Gorgon – Arco Torque – Digger – Granate incendiarie
Hotel è la seconda mappa del gioco ambientata in notturna ed è divisa in due: una zona esterna che circonda l’intero edificio e ricca di coperture ed una zona interna, molto più ristretta e con una serie di corridoi. A differenza della versione di Orda e Beast Mode per poter entrare all’interno bisognerà utilizzare le entrate secondarie poste nei pressi della zona di respawn, visto che al centro della mappa il passaggio sarà chiuso da un cancello.
Mercy
Armi: Mortaio/One-Shot – Granate – Granate incendiarie – Gorgon/Boltok – Digger
Mercy è una delle prime mappe di Gears of War 3 ad esser stata mostrata al pubblico e filmata più volte nel corso dell’E3 e di altri eventi videoludici, motivo per cui ormai se ne conoscono tutti i segreti. È caratterizzata da un grosso piazzale centrale posto di fronte al fuoco nemico proveniente sia dalla piccola chiesa nelle vicinanze sia dal balcone dove è presente il Mortaio, capace di far strage vista la posizione favorevole che permette di vedere l’intera mappa. Così come Azura, Mercy si presenta ricca di vegetazione e con un ampio paesaggio collinare.
Old Town
Armi: Lanciafiamme – Cecchino/Arco – Digger/Boomshot – Granate/Granate incendiarie – Granate velenose – Gorgon
Old Town è una mappa ambientata in una piccola cittadina disabitata, che ricorda architetturalmente quasi l’Albion dei giochi della serie Fable, caratterizzata da una palette cromatica calda e da due zone laterali in cui vengono concentrate le armi più potenti. Grazie alla presenza di numerosi corridoi e coperture, la mappa darà il suo meglio nelle closed quarters battle.
Overpass
Armi: Lanciafiamme – Martello dell’Alba – Torretta – Boltok – Granate incendiarie – Scudo
Overpass è ambientata in un quartiere della città di Jacinto che sta lentamente cadendo nel Vuoto e per questo man mano che il tempo avanzerà inizierà a riempirsi d’acqua fino ad impedire l’accesso ai giocatori in alcune aree. A differenza di tutte le altre mappe, sopra una sorta di ponte è posizionata una torretta in grado di abbattere i nemici in qualche istante grazie alla potenza di fuoco delle quattro armi caricate su di essa.
Rust Lung
Armi: Lanciafiamme – Granate – Granate fumogene
Rust Lung è una delle mappe più piccole del gioco, ambientata all’interno di una stiva di una nave, dalle tonalità scure e con poca luce, caratterizzata sia da ampie aree che zone ricche di coperture. Nei pressi dell’area centrale è possibile costruire un Silverback che, con molta probabilità, non potrà essere utilizzato nel multiplayer competitivo. Rust Lung diventerà presto la mappa degli scontri a colpi di Fucile a Pompa, vista la presenza di una sola power weapon, il Lanciafiamme.
Sandbar
Armi: Cecchino – Digger – Vulcan Cannon – Gorgon – Granate incendiarie
Sandbar risulta essere la mappa più vasta dell’intero franchise ed anche quella che più si allontana dallo stile classico di Gears. Ambientata in una roccaforte abbandonata, è ricca di vegetazione ed è percorsa da diversi fiumiciattoli e ruscelli che portano verso la riva dove è presente il Vulcan Cannon, arma molto potente che va però utilizzata con l’aiuto di un’altra persona. I cecchini, presenti nelle zone di respawn, saranno efficaci se utilizzati dal promontorio, luogo in cui il giocatore può osservare completamente la mappa.
Thrashball
Armi: Digger/Arco – Granate/Incendiarie – Boltok/Gorgon – Mortaio/Mulcher
Thrashball è una mappa ambientata in uno stadio in cui venivano ospitate le partite dello sport più famoso di Sera, suddivisa in tre zone di cui una sopraelevata ed in cui è possibile interagire con l’ambiente facendo cadere sopra la testa degli avversari il tabellone dei punti, che eliminerà anche una delle armi presenti. Grazie alla presenza di molte coperture e alle sue relative piccole dimensioni, Thrashball è destinata a divenire un classico.
Trenches
Armi: Granate velenose/incendiarie – Mortaio/Mulcher – One-Shot – Scudo – Digger/Lanciafiamme
Trenches è ambientata in una roccaforte delle Locuste nel mezzo del deserto, spesso soggetta a forti tempeste di sabbia. È una mappa molto piccola e concentrata, e proprio per questo motivo durante la beta è stata quella più soggetta al fenomeno del camperaggio e del killfarming. Per questo motivo Epic Games ha deciso che la versione finale subirà delle pesanti modifiche.


Orda 2.0
Durante l’ultima fiera videoludica di Los Angeles, Epic ha mostrato l’ultima modalità fino a quel momento non ancora rivelata al grande pubblico: l’Orda 2.0. La nuova Orda non sarà un semplice aggiornamento della sua vecchia versione, bensì una modalità completamente rinnovata con meccaniche e caratteristiche inedite. A differenza dell’Orda vista in Gears of War 2, non si tratta più semplicemente di sopravvivere alle ondate di nemici che ci attaccano ma di costruire delle fortificazioni e delle difese efficaci per non farli penetrare nel territorio di appartenenza. Per mantenere in buono stato le nostre difese e costruire nuovi accampamenti o armi è necessario guadagnare denaro che può essere ottenuto tramite l’uccisione dei nemici. Questo denaro potrà essere anche utilizzato per rientrare in battaglia in caso fossimo stati uccisi, concedendoci di proseguire più facilmente verso l’Ondata numero 50.

Un’ulteriore novità è rappresentata dai nemici con cui ci dovremo battere: oltre alle semplici Locuste e ai diversi tipi di Boomer, Orda 2.0 ospita anche Splendenti, Berserker, Brumak, Corpser, Reaver, Serapede ed altre mostruose creature che andranno a costituire le cosìdette “Ondate Boss” in cui, per superare l’ondata, sarà necessario abbattere queste gigantesce creature proprio come se fossero dei boss di fine livello, al pari del vecchio e tosto RAAM del gioco originale. Per rendere più movimentato ed unico il tutto, il gioco ci chiederà, durante determinate ondate, di compiere delle azioni extra o delle sfide per ottenere maggiori guadagni o sbloccare delle power weapon. Queste sfide possono consistere, ad esempio, nell’uccidere un certo numero di nemici effettuando una determinata esecuzione oppure eseguire un certo numero di colpi alla testa.

Orda 2.0 valorizza quindi, oltre alla cooperazione, anche la strategia che ognuno dei giocatori adotta per costruire delle fortificazioni e renderle sempre meno accessibili alle locuste. Durante la fase di pre-round, della durata di trenta secondi e che ci permette di impostare tutte le nostre difese, potremo anche decidere di trasferire parte dei nostri guadagni ad un compagno che, più degli altri membri, sa gestire le difese della squadra andando ad aumentare le possibilità di vittoria del team.

Per quanto riguarda le mappe in cui sarà ospitata questa modalità, Epic Games a differenza di Bungie non vuole sviluppare mappe dedicate ma desidera che quelle già disponibili siano universali, adatte cioè ad ogni tipo di gioco. Naturalmente, mappe come Hotel e Sandbar risulteranno molto più adatte a confronto di Thrashball o Checkout, a causa delle dimensioni. Per scoprire se saranno presenti delle modifiche nelle mappe più piccole, si dovrà attendere l’uscita ufficiale del gioco.

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Essere locuste non ha prezzo…
Chi di voi ha mai desiderato di assumere il ruolo del cattivo di turno di uno dei vostri giochi preferiti? Si prova una strana sensazione che però affascina il giocatore, che lo invoglia a prendere le sembianze delle creature nemiche. È un processo mentale complicato che si realizza con successo in giochi come Left 4 Dead, in cui a turno si prendono le sembianze degli Infected Speciali, o in Dead Space 2. Gears of War 3 ci prova a modo suo, invertendo le meccaniche dell’Orda, rimodellandole e migliorandole per una nuova frenetica modalità. È il caso della Beast Mode, la cui prima apparizione risale all’E3 2010 e che ha visto numerose trasformazioni nel corso del tempo fino a presentarsi ad oggi come una modalità breve e a tempo, tremendamente divertente, in cui cinque giocatori che assumono il ruolo delle locuste devono sconfiggere gli umani guidati dalla CPU.

Per completare la partita arrivando fino alla dodicesima ondata, il giocatore dovrà prendere possesso di diverse locuste per battere, entro un tempo massimo stabilito dal gioco, tutti gli umani composti da semplici soldati COG, Arenati ed Eroi, ovvero i protagonisti della saga come Marcus, Griffin, Anya, Cole, Clay Carmine e tutti gli altri “buoni e forti” che incontreremo nel corso della storia. Ognuna delle bestie che andremo ad impersonare avrà delle caratteristiche particolari che potranno determinare la riuscita dell’ondata: più il giocatore riuscirà ad uccidere gli umani e a smantellare le loro difese, più potrà accedere alle brutali classi di locuste. In caso non si riuscirà a superare l’ondata entro il tempo stabilito, il Martello dell’Alba indirizzato dai satelliti in orbita ci distruggerà completamente costringendoci a riniziare l’ondata o a ritirarci.

Ecco le bestie con cui giocheremo:

PRIMO SET
  • Wild Ticker (75$) – La funzione principale del Wild Ticker non è quella di uccidere gli umani, bensì smantellare le difese degli umani con denti e zampe. In caso un nostro amico voglia darci una mano per renderci offensivi, potrà piazzare una granata sul terreno che questo tipo di Ticker potrà ingoiare e dirigerci quindi contro i COG trasformandoci in una sorta di kamikaze.

  • Ticker (75$) – Con la normale tipologia di Ticker possiamo dirigerci dritti verso gli accampamenti umani per esplodere davanti ai loro volti e guadagnare punti.

  • Wretch (225$) – Con questa piccola bestia potremo attaccare gli umani grazie ai nostri artigli ma potremo anche imobilizzarli per diversi secondi grazie al nostro urlo, in modo che i nostri compagni possano approfittarne ed ucciderli.

  • Butcher (300$) – Questo bestione che tanto faceva tenerezza nell’Orda di Gears of War 2 per la sua povera agilità e le sue deboli abilità, comandato da giocatori umani è capace di fare una carneficina grazie al proprio Machete.

  • Savage Drone (450$) – Per chi vuole restare sul classico, il Savage Drone può uccidere i nemici grazie ai propri fucili d’assalto, principalmente con il Retro Lancer.

SECONDO SET
  • Bloodmount (750$) – Questa bestia, sfruttata a dovere dalle Locuste, insieme al Beast Rider che monta sulla schiena può scavalcare con facilità le barriere ed uccidere in fretta i nemici. Potremo inoltre segnalare al Beast Rider i nemici a cui sparare tramite la stessa funzione che è possibile usare nel multiplayer competitivo. Secondo quanto riportato dagli sviluppatori, è una delle bestie più difficili da controllare.

  • Kantus (975$) – Il letale Kantus grazie al suo arsenale composto da Gorgon SMG e Granate velenose può rapidamente liberare il campo di battaglia. Risulta prezioso anche come supporto, essendo in grado di curare con la sua voce gli alleati vicini.

  • Mauler (1350$) – Grazie al suo scudo e alla sua clava, il Mauler gioca contemporaneamente sia un ruolo di difesa che di attacco. Può risultare ancora più efficace in combinazione con i Boomer.

TERZO SET
  • Savage Corpser (900$) – Una versione ridotta del gigantesco e terrificante Corpser ma che può comunque fare la differenza sul campo. È un vero strumento di morte capace di uccidere all’istante grazie al suo potente attacco corpo a corpo e che può rigenerarsi semplicemente nascondendosi sotto il terreno per poi spuntare all’improvviso ed inghiottire altri umani.

  • Savage Grenadier (1050$) – Per gli amanti del Fucile a Pompa classico, il Savage Grenadier fa proprio al caso vostro. È anche dotato di granate esplosive che può lanciare, piazzare ed eventualmente far inghiottire al Wild Ticker alleato.

  • Giant Serapede (1350$) – Questa nuova bestia può rapidamente attraversare gli ambienti della mappa e grazie ai suoi attacchi elettrici può uccidere quasi all’istante gli altri umani.

  • Boomer (1500$) – Per chi vuole fare uno spezzatino di carne umana, il Boomer è la locusta da scegliere. Grazie al suo classico Boomshot può uccidere con un solo colpo il nemico. A differenza dei precedenti capitoli, è anche in grado di correre, in modo da evadere gli attacchi o rincorrere gli umani.

ULTIMO SET
  • Savage Boomer (1650$) – È la variante del Boomer classico. L’unica differenza risulta essere lo strumento di distruzione, il Digger Launcher. Grazie a questa power weapon è possibile far fuori con un solo colpo più avversari.

  • Armored Kantus (3375$) – Proprio come il Kantus, grazie alla Gorgon, alle granate velenose e alla sua capacità di rigenerare la salute degli alleati, può fungere sia come supporto che come attacco. A differenza dei suoi cugini, l’Armored Kantus può effettuare rotolate mortali: grazie agli aculei posizionati lungo la schiena è in grado di tritare direttamente con il proprio corpo la carne umana.

  • Berserker (5625$) – La locusta più forte e tosta di tutte quelle presenti, vero e proprio strumento di distruzione di massa. È in grado di uccidere umani e smantellare complete fortificazioni semplicemente con delle cariche ben assestate. Essendo parzialmente cieca, la visuale risulterà oscurata ai lati, leggermente più chiara centralmente e la profondità sarà ridotta al minimo.


Conclusioni
Da quanto visto finora, Gears of War 3 promette di essere uno dei prodotti più ricchi e completi che saranno disponibili sul mercato. Una vera killer application per Xbox 360, che ci auguriamo potrà essere ospitata anche sulla futura console, magari con un prequel o un sequel ambientato in un futuro più lontano. Gears rappresenta una solida alternativa agli altri shooter di cui la console Microsoft non può privarsi. Con questo terzo capitolo viene raggiunto il massimo in tutti gli aspetti: una storia costruita da un'autrice di best seller quale Karen Traviss, realizzata con l’ultimissima versione dell’Unreal Engine; una cooperativa a quattro giocatori sia per chi vuole affrontare la trama in modo serio sia per chi cerca solamente qualche ora di puro relax; un multiplayer competitivo finalmente all’altezza di altre proposte e con dei server dedicati che dovrebbero garantire delle partite senza lag o con host imbattibili, ed infine due grandiose modalità multiplayer cooperative che occuperanno le giornate anche di chi non possiede una connessione ad Xbox Live. Non resta altro che aspettare il 20 settembre per scoprire il valore reale del titolo Epic Games.

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