Anteprima - Tao Feng: Fist of the Lotus
La storia
Tao Feng racconta la lotta tra due fazioni di lottatori chiamate Black Mantis e Pale Lotus: entrambe iniziarono la propria vita come protettori della gente comune, ma all'interno di Black Mantis crebbero corruzione ed avidità, entrando così in contrasto diretto con la più "buona" Pale Lotus. Entrambe le fazioni sono alla ricerca di alcuni oggetti sacri che hanno il potere di donare l'immortalità, ma ovviamente ognuna li userà per i propri scopi, quindi se i Pale Lotus vogliono impedire che il mondo cada in un'oscurità eterna, devono ottenere questi oggetti prima dei Mantis. Il giocatore potrà scegliere una delle due fazioni con la quale giocare e sbarrare la strada agli avversari. Nei picchiaduro la storia è spesso un elemento di secondo piano, ed è bello vedere che in un nuovo gioco si ricerchi una certa cura della trama che giustifichi l'ostilità tra i vari personaggi. Se ben realizzato, questo aumenterà sicuramente la qualità del titolo.
Aria fresca tra i picchiaduro
Il gioco aggiunge alcune novità alla struttura ormai collaudata dei beat'em'up classici. Per prima cosa, è stato totalmente eliminato il limite di tempo a disposizione per un match, permettendo così ai giocatori di effettuare manovre evasive o applicare strategie particolari senza l'incombente spada di Damocle del tempo in esaurimento. Come secondo punto, è stata eliminata la struttura a rounds: ogni giocatore avrà tre distinte barre di energia, che si esauriranno una dopo l'altra fino a determinare la sconfitta del giocatore. Tra una barra e l'altra ci sarà una piccola animazione mostrante il giocatore farsi da parte per recuperare le energie. Il combattimento avverrà per la maggior parte a mani nude, ma i personaggi disporranno anche del "Chi", una sorta di energia che verrà accumulata ogni volta che sarà inflitto un danno all'avversario e che può essere poi utilizzata come arma offensiva per scatenare colpi d'energia o anche per guarire se stessi.
Potevo rimanere offeso!
Uno degli aspetti più interessanti ed innovativi del gioco è però il sistema di danneggiamento dei giocatori. Ogni volta che i personaggi subiranno un colpo, avranno degli effetti che vanno dalla lacerazione dei vestiti alla comparsa di ematomi e ferite sul corpo, fino alla rottura di ossa. Se si concentrano i propri attacchi su di un arto dell'avversario, sarà possibile romperlo rendendolo inutilizzabile per il resto della partita: se si tratta di un braccio, il nemico non potrà più usarlo per colpirci, mentre se viene spezzata una gamba l'avversario sarà costretto a saltellare sulla gamba buona per tutto il resto del match. Il tutto condito da una buona dose di schizzi di sangue, per la felicità di tutti gli amanti dell'ultraviolenza. Penso che questo tipo di danneggiamento degli avversari possa essere molto interessante non solo per quanto riguarda i fattori di realismo ed interazione, ma anche nella strategia di gioco, ed è incredibile come ci si sia pensato solo adesso.
Anche le arene avranno una importanza rilevante nell'economia di gioco: saranno disseminate da oggetti di vario tipo come cabine da sala giochi, distributori di bevande, casse e bidoni, e tutti questi oggetti potranno essere distrutti scaraventandovi contro i nostri nemici. Anche i muri avranno un ruolo strategico: se un nemico si trova spalle al muro e mentre gli sferriamo un pugno riuscirà a schivarlo, la nostra mano potrebbe finire piantata nel muro impedendoci così di muoverci ed esponendoci ai colpi dell'avversario. Potremo usare inoltre i muri come trampolino per effettuare calci volanti o salti atti a schivare il nemico. Anche se finora si era già visto un uso interattivo delle arene (anche in DOA3 ad esempio), Tao Feng sembra spingere un po' oltre il concetto, rendendo il gioco più vario ed interessante.
Tecnicamente valido
Il lato tecnico del gioco sembra anch'esso sufficientemente solido. Si tratta di un titolo esclusivo per Xbox, il che permetterà agli sviluppatori di utilizzare tutte le caratteristiche proprie della console, e sembra infatti che abbiano fatto un ottimo lavoro: i modelli dei giocatori sono molto realistici, la rappresentazione di ferite ed ematomi è realizzata egregiamente ed anche le arene sono ricche di effetti e molto dettagliate. Le animazioni dei personaggi sono molto ben fatte e non presentano i fastidiosi "stacchi" tra un'animazione e l'altra che si riscontrano invece in Kakuto Chojin, ed i vari effetti come i vestiti che si strappano e gli schizzi di sangue conferiscono realismo al tutto.
In definitiva, Tao Feng: Fist of the Lotus sembra un titolo molto promettente. Se gli sviluppatori sapranno realizzare al meglio tutte le varie features e non incorreranno in errori troppo gravi, potrebbe trattarsi di uno dei picchiaduro migliori degli ultimi tempi. Non ci resta che attendere l'imminente uscita del titolo prevista in USA il 18/3/2003 ed in Europa per Aprile 2003.
Commenti