Anteprima - L.A. Noire (old-gen)
di
SpookyMulder23
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L.A. Noire è un gioco investigativo ambientato nella Los Angeles del 1947, quando la criminalità toccò uno dei picchi più alti nella storia dell'America, vedendo anche l'omicidio di Elizabeth Ann Short, conosciuta come “Black Dahlia”. Un periodo post-bellico ricco di droga, jazz e pellicole cinematografiche. Il protagonista della storia è Cole Phelps, ex militare appena ritornato dalla seconda guerra mondiale, ora membro del LAPD(Los Angeles Police Department). Phelps avrà il compito di fare carriera in una L.A. che rischia di annegare nella sua stessa corruzione. Già dal protagonista del gioco possiamo notare un'importante e significativa differenza rispetto ai precedenti titoli firmati Rockstar: in giochi come Vice City e GTA IV il giocatore doveva infatti impersonare uomini immersi nell'illegalità come Tommy Vercetti o Niko Bellic, mentre Cole Phelps avrà invece il compito di schierarsi dalla parte della giustizia sin dall'inizio della storia, dovendo combattere contro lo sporco che pervade la città degli angeli. Una città ricostruita con grande cura, grazie anche a moltissime foto recuperate da archivi storici e grazie al reperimento di vecchi casi criminali realmente avvenuti in quegli anni.
Come in un film
L.A. Noire può forse essere considerato il primo vero titolo “Next-Gen”, nel senso che incorpora caratteristiche che, lo speriamo, diverranno comuni nei titoli di prossima generazione. Circa cinque anni fa il Team Bondi, creatore del gioco, cominciò a fare ricerche per riuscire ad ottenere un forte impatto cinematografico, capace di influenzare sia l'aspetto visivo del gioco, sia quello della sostanza, ossia del gameplay. Ed a seguito dei recenti filmati rilasciati da Rockstar Games per mostrare la tecnologia del titolo, possiamo dire che gli sviluppatori sono riusciti completamente nel loro intento: abbiamo infatti potuto ammirare le incredibili animazioni facciali che gli sviluppatori sono stati in grado di ottenere grazie alla tecnologia chiamata “MotionScan”.
“La barriera dell'impossibile è stata praticamente cancellata”, così ha affermato il direttore dello sviluppo Brendan Mcnamara. Il MotionScan è una tecnologia che usa 32 telecamere ad alta definizione che circondano l'attore e ne catturano l'interpretazione, la mimica facciale, in 3D a 30 frame al secondo. In L.A. Noire questa scansione è stata effettuata su ben 400 attori, garantendo così al titolo un numero di personaggi ed una caratterizzazione di essi mai vista prima in un videogame. Questa tecnologia ha certamente un incredibile impatto visivo, ma la cosa che ha sorpreso tutti è il fatto che avrà una reale influenza sul gameplay; i giocatori, nei panni di Phelps, dovranno interrogare testimoni e sospetti, cercando di capire se stanno mentendo o meno basandosi anche sulle loro espressioni facciali, oltre che cercando di cogliere nelle loro dichiarazioni delle contraddizioni o contrasti con le prove raccolte sul caso. Tutto ciò garantirà un realismo scenico mai raggiunto nella storia videoludica.
L.A. Noire non è però fatto solo di telecamere innovative ed animazioni senza precedenti. C'è tutto un mondo di gioco pulsante che offrirà al titolo una base solidissima. Il gioco ricalca la classica struttura che Rockstar ha imposto ai suoi titoli nel corso degli anni, da GTA a Bully a Red Dead Redemption. A differenza di questi titoli, L.A. Noire si differenzia per l'impronta che utilizza; non è infatti un gioco appartenente alla tipologia action ma è invece un titolo con una forte impronta investigativa. Gli elementi action, come sparatorie ed inseguimenti, non mancheranno ma saranno riposti in secondo piano per dare spazio ad una componente quasi da avventura grafica, dove dovremo usare l'acume, l'attenzione ed il cervello per proseguire. Oltre ad interrogare testimoni e sospetti dovremo analizzare a fondo le scene del crimine per trovare possibili prove ed indizi, ed avremo anche la possibilità di spostarci da un luogo di interesse all'altro con la libertà che ci si può aspettare da una produzione targata Rockstar. C'è da puntualizzare comunque che il titolo, pur rimanendo un open world, non ci darà una libertà assoluta ma rimarrà comunque pilotato dalla narrazione, più o meno come si è già visto in Mafia II. Proseguendo nella storia ci troveremo ad affrontare diversi casi, avendo anche la possibilità di salire di grado, lavorando così in diverse divisioni del dipartimento di Polizia come traffico, incendi dolosi ed infine la omicidi.
Ogni volta che Phelps lavorerà in una nuova divisione, avrà anche un nuovo partner: ad esempio quando sarà alla sezione “traffico” lavorerà con Stefan Bekowski, mentre al dipartimento “Vice”, che si occupa di prostituzione, droga ed oscenità, il partner sarà Roy Earle e così via. Concluso ogni caso otterremo anche una valutazione che ci indicherà quanto ci saremo mossi bene.
Hollywood
Come abbiamo detto, L.A. Noire impiega qualcosa come circa 400 attori reali. Tra questi vi sono non poche facce note, soprattutto in campo telefilmico. Lo stesso Cole Phelps, protagonista del gioco, è interpretato da Aaron Staton, noto per il suo ruolo di Ken Cosgrove nel premiatissimo Mad Men. E sempre da questa serie TV vengono anche altri attori del gioco: citiamo ad esempio Alexa Alemanni, Kevin Scott Allen, La Monde Byrd, Jim Giordano, Jack Impellizzeri e Patrick Fishler, apparso anche in Mulholland Drive di David Lynch. Da notare poi la presenza di John Noble, conosciuto per il ruolo di Walter Bishop nella serie di J.J. Abrams Fringe e di un attore come Keith Szarabajka, già visto in The Dark Knight. Insomma, il Team Bondi ha sicuramente voluto puntare su attori di professione per regalare al gioco un realismo ed una credibilità ancora maggiori, con recitazioni assolutamente convincenti. Gli sviluppatori non hanno poi nascosto (come si può intuire dal titolo stesso del gioco) di essersi ispirati a famosi scrittori di romanzi noir come Raymond Chandler e James Ellroy. L.A. Noire esprime atmosfere fortemente legate al genere cinematografico e letterario degli “hard-boiled”, spesso associato a quello delle “detective stories”. Non è un caso se nel titolo vedremo chiare somiglianze proprio con il romanzo di Ellroy,divenuto poi film,L.A. Confidential.
L.A. Noire appare come uno dei progetti videoludici più ambiziosi di sempre e lo dimostra anche il fatto che Rockstar ci abbia creduto talmente tanto da renderlo uno dei videogame dalla produzione più costosa di sempre. Sin d'ora si propone come uno dei maggiori candidati al titolo di gioco dell'anno, oltre che come primo esponente di quello che speriamo potrebbe essere un nuovo genere o una nuova corrente di pensiero in questo campo. Per poter verificare di persona se tante ambiziose promesse saranno mantenute dovremo aspettare fino al 20 maggio, giorno in cui L.A. Noire sarà finalmente disponibile.
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