Anteprima - Crysis 2
Una della maggiori critiche mosse al primo episodio della serie Crytek consisteva nello scarso impegno profuso nella caratterizzazione dei personaggi e più in generale del background di gioco. Le lussureggianti giungle e le storie in esse racchiuse non riuscivano a coinvolgere emotivamente il giocatore nella stessa maniera in cui riuscivano a deliziare l'occhio. Consci della necessità di tappare questa falla per portare Crysis 2 verso lo stato di eccellenza, il team di sviluppo ha spostato l'azione a New York e creato intorno al giocatore una vicenda carica di spunti dal forte impatto emotivo.
Infatti una delle città più simboliche per l'umanità è stata distrutta, sventrata e riempita di alieni con il chiaro intento di spostare la classificazione della razza umana sulla terra da “dominante” ad “estinta”. Proprio per il suo valore simbolico, la metropoli statunitense è stata scelta dal team come ambientazione per l'ultima estrema difesa di un'umanità sempre più piegata da una guerra che la vede pian piano soccombere. Prendendo posto nella schiera di quei titoli che propongono ambientazioni conosciute per poi caricarle di forti tinte drammatiche presentandole distrutte e decadenti, Crysis 2 fa perno su scorci di malinconica distruzione per portare il giocatore ad immedesimarsi nella lotta a difesa di New York e con essa di tutta la razza umana.
Con la potenza grafica del Cryengine 3 a disposizione, questa scelta appare molto interessante perchè, se ben calibrata e pensata, potrà offrire al giocatore momenti di altissimo valore sia dal punto di vista estetico che emotivo. Durante il dipanarsi della storia verranno alla luce anche nuove informazioni sul perché sia stata costruita la nanosuit, sulle intenzioni degli alieni e anche sulle reali motivazioni che portano i soldati a difendere New York con le unghie, centimetro per centimetro. Dai trailer e dalle informazioni rilasciate fino ad ora, insomma, sembra che Crysis 2 non sarà solamente un'ordalia di dettagli ed effetti grafici ma anche un'interessante opportunità per tutti quelli che in un gioco cercano anche una storia in grado di rapirli dal mondo reale per qualche ora.
A qualcuno piace grosso. Ad altri silenzioso.
Un po' come nel primo Crysis, anche nel seguito si può dire che il protagonista non sia tanto il soldato all'interno della nanosuit, ma la tuta stessa. In Crysis 2 le abilità della nanosuit sono state divise in tre macro-categorie: forza, velocità e stealth. Se la velocità si attiva automaticamente nel momento in cui il giocatore inizia a correre, forza e stealth sono attivabili per mezzo dei pulsanti dorsali. Tutte e tre le abilità ovviamente consumeranno l'energia della nanosuit, costringendo il giocatore a dosar bene l'utilizzo di queste possibilità per evitare di trovarsi a secco quando ne ha più bisogno. Oltre a queste abilità presenti di default (ma comunque potenziabili), gli scontri con gli alieni frutteranno come ricompensa dei componenti che, una volta raccolti nel quantitativo necessario, permetteranno di modificare quattro caratteristiche del personaggio per un totale di dodici modifiche. Queste quattro espansioni delle capacità, stealth, armatura, mobilità e visuale potranno essere attivate solamente una per volta, dando al gioco una connotazione più strategica. Nel calderone preparato da Crytek questi “ingredienti” si mescolano benissimo con la decisione di improntare le meccaniche di gioco sulla grande mobilità e possibilità di scelta del giocatore, dando a Crysis 2 un aroma sandbox.
Anche l'intelligenza nemica, a detta del team di sviluppo, sarà in grado di impegnare il giocatore con la giusta dose di furbizia e bastardaggine. Senza contare che la divisione in diverse classi dell'esercito nemico (che più o meno corrispondono a soldato semplice, stealth, agile e corazzati) costringeranno il giocatore ad una certa flessibilità nell'intraprendere le offensive e nel difendersi.
Visuali apocalittiche
Se le novità introdotte in Crysis 2 unite all'ambientazione sono il condimento del pasto, l'aspetto tecnico ne è sicuramente la pietanza principale. Con il suo Cryengine 3.0, Crytek non solo ha tutta l'intenzione di mostrare dove possa esser spinta la grafica di una console e di un PC, ma di fatto si sta sempre più stagliando nel panorama dei motori grafici come il concorrente più diretto e agguerrito dell'Unreal Engigne di Epic; Crysis 2 sarà forse il banco di prova definitivo per quanto riguarda le console. Se la massima espressione del lavoro Crytek si potrà avere solamente su PC con configurazioni supermoderne, il porting su Xbox 360 si presenta comunque smagliante e splendente. Ambienti molto dettagliati racchiudono elementi altrettanto dettagliati e soprattutto interattivi. Le sparatorie ridurranno le aree degli scontri a scolapasta metropolitani, con vetri in frantumi, schegge di legno, muri che esplodono tutt'intorno e lamiere forellate dai proiettili vaganti. Alcune superfici poi saranno più resistenti di altre, permettendo al giocatore di trovare riparo durante le fasi più concitate e pericolose. A spalancare ancor di più le mascelle dei giocatori saranno anche gli effetti particellari (fumo, polvere e affini) e di luce. Tutto questo non è stato realizzato da Crytek solamente per una forma di bullismo estetico e tecnico, ma anche per rendere ancor più profondo e vario il gameplay. Un esempio su tutti: l'attivazione dell'invisibilità comporta una completa e totale sparizione del giocatore dalle retine nemiche... a meno che non si passi sopra una pozzanghera, in mezzo a del fumo o non si urti inavvertitamente un detrito o una superficie mobile, tutti eventi che rivelerebbero la nostra presenza. Nelle intenzioni/promesse degli sviluppatori, le maggiori differenze tecniche fra la versione console e quella PC si avranno solamente nella profondità di campo, più limitata su console per evitare cali di frame-rate in grado di impattare fastidiosamente sull'esperienza finale.
Multisuit Nanoplayer
Per la parte multiplayer di Crysis 2, Crytek ha affidato la realizzazione al proprio studio inglese, ossia gli ex Free Radical (Timesplitters). Le modalità di gioco presenti nel prodotto finale saranno sei: alcune aderiranno ai canoni classici degli FPS online, altre invece, come la Crash Site, proporranno un gameplay più fresco. Crash Site porta due squadre a fronteggiarsi per il controllo di una zona precisa della mappa dove si è schiantata una navicella aliena. Vince la squadra che mantiene per più tempo il controllo di quella zona. All'inizio della partita e prima di ogni respawn, sarà data al giocatore la possibilità di scegliere una classe fra quelle preimpostate oppure di crearsene una personalizzata una volta raggiunti i requisiti necessari. Le classi a disposizione corrispondono un po' a quelle che si trovano in tanti FPS: c'è quella per chi ama combattere con armi leggere ma veloci, c'è la classe corazzata, quella per i combattimenti a distanza e quella per gli scontri ravvicinati ma silenziosi. L'invisibilità, come già detto, sarà totale e a prova di “sgamo” a meno che non si commetta l'errore di farsi notare. Per non renderla uno strumento troppo letale, Free Radical ha pensato bene di far sì che una volta uscito dalla modalità stealth, il giocatore necessiti di qualche secondo per poter riprendere a sparare, come se l'utilizzo di tale abilità abbia sovraccaricato le funzioni della nanosuit. La forza data dall'armatura permetterà invece di utilizzare elementi dello scenario di una certa dimensione come arieti di sfondamento fra le schiere avversarie, o renderà il giocatore più resistente ai colpi diretti e in grado di sferrare mortali attacchi corpo a corpo. Così come avviene in Call of Duty, poi, anche Crysis 2 metterà a disposizione del giocatore dei bonus nel momento in cui la serie di uccisioni supererà un certo numero. Tali bonus andranno da un potenziamento momentaneo per il radar al supporto di una navetta alleata pronta a bombardare una determinata zona della mappa.
La parte più interessante del lavoro di Crytek UK sul multiplayer consiste probabilmente nel sistema di livellamento. Il titolo infatti terrà traccia delle classi utilizzate durante le partite e dello stile utilizzato dal giocatore, per premiarlo a fine partita con potenziamenti specifici per l'abilità più utilizzata. Un gamer più devoto ad azioni veloci e silenziose riceverà più potenziamenti per il ramo stealth della propria nanosuit rispetto a un fanatico delle deflagrazioni. Inoltre ci saranno una sessantina di upgrade da installare nella nanosuit, per un massimo di tre contemporaneamente. Come se non bastasse, ognuno di questi upgrade potrà a sua volta essere potenziato di diversi livelli. In pratica, nel raggiungere il livello massimo del ranking di Crysis 2 (fissato ad 80), i giocatori potranno plasmare il proprio guerriero in modo da adattarlo alla perfezione al proprio stile di gioco. Un framerate costante ed una buona fluidità a schermo sono gli elementi tecnici indispensabili per un'esperienza online appagante, e Free Radical sembra averlo ben presente. Bisognerà vedere se tutte queste premesse reggeranno il peso di diverse migliaia di giocatori, nel momento in cui Crysis 2 arriverà nelle case.
C'è aria di Crisi
Atteso per il 25 marzo, Crysis 2 ha già conquistato un posto speciale fra i most wanted di questo primo quadrimestre 2011 e, se le promesse saranno mantenute, il titolo Crytek si avvia a diventare una pietra miliare fra le uscite non solo del 2011 ma probabilmente di questa generazione. Si fa un gran parlare di crisi, ma quella vera deve ancora arrivare nella Grande Mela, e farà crollare Wall Street. Letteralmente.
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