Anteprima - Transformers: La Battaglia per Cybertron
di
Luca Airoldi / Airluck
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Transformers: La Battaglia per Cybertron - Hands-on
La possibilità di poter finalmente testare un assaggio di Transformers: La Battaglia per Cybertron negli uffici italiani di Activision, a poco meno di un mese dalla suo debutto sugli scaffali dei negozi, non ci è certo sfuggita di mano vista la buona impressione che il titolo di High Moon Studios ci aveva già destato in occasione del nostro precedente eyes-on. La peculiarità principale del titolo è quella essere completamente indipendente da qualsiasi sorta di pellicola cinematografica o serie animata dedicata ai robot di Hasbro: una caratteristica indubbiamente importante, che ha lasciato carta bianca agli sviluppatori in quanto a creatività, design e struttura di gioco. High Moon Studios ha pertanto lavorato a braccetto con Hasbro per dare vita ad un capitolo a se stante nell’universo di Autobots e Decepticons: insomma, un’occasione tutta da scoprire per i fan dei Transformers, soprattutto alla luce del fatto che Transformers: La Battaglia per Cybertron rappresenta a conti fatti un vero e proprio prequel di tutto ciò che oggi sappiano sui nostri amati robot.
Novità inedite sono dunque gli ingredienti principali del nuovo titolo di High Moon Studios, a partire proprio dall'ambientazione: tutto il gioco si svolge difatti su Cybertron, il pianeta natale dei Transformers, sul quale è in atto una guerra civile tra la fazione dei Decepticons, smaniosi di ampliare il proprio potere, e gli Autobots, ribelli pronti a tutto pur di vedersi sottrarre la libertà. Il plot narrativo di Transformers: La Battaglia per Cybertron sembra essere il primo grande elemento di spicco della produzione, appunto perchè foriero di materiale inedito: già il solo fatto di poter impersonare Optimum prima ancora che diventi Prime, piuttosto che far luce sulle circostanze in cui quest'ultimo ha incontrato amici come Bumblebee, sono elementi in grado di colpire nel segno il cuore di ogni appassionato che si rispetti.
Joypad alla mano, la campagna in singolo di Transformers: La Battaglia per Cybertron (che può essere anche giocata in cooperativa assieme ad altri due amici tramite il cosiddetto sistema drop-in-drop-out, grazie al quale i giocatori possono entrare e uscire dal gioco in qualsiasi momento) è divisa in due “segmenti” di cinque capitoli ciascuno: il primo dedicato ai Decepticons mentre il secondo agli Autobots. Sarà possibile decidere a piacimento con quale delle due campagne iniziare: ogni capitolo prevede la scelta di un robot da impersonare tra tre diversi selezionabili, divisi per categoria (leader, scout, scienziato o soldato). Ognuna di queste classi può contare su determinate caratteristiche, che vanno dalla potenza all'agilità, al tipo di arma offensiva o mossa difensiva su cui poter disporre. I robot possono difatti fare affidamento, oltre che su due tipologie di armi da fuoco, su altrettanti poteri: il primo classificabile come mossa evasiva (come ad esempio la possibilità di effettuare uno scatto), mentre il secondo come mossa di attacco (Ratchet ad esempio rilascia una sorta di scarica elettrica). Questi poteri necessitano di essere ricaricati o con il semplice trascorrere del tempo, come nel caso dei primi, o con sfere di energia rilasciate dai nemici abbattuti, come nel caso dei secondi.
Tutto ciò senza contare ovviamente la facoltà di trasformarsi in ogni momento in veicolo: la scelta degli sviluppatori di lasciare libertà totale in questo frangente, ad eccezione di alcune fasi in cui sarà giocoforza necessario agire in veste di robot piuttosto che di veicolo, arricchisce il gameplay di un risvolto strategico non indifferente, basato appunto sulla corretta gestione delle trasformazioni dei nostri prodi. Parlando di gameplay, Transformers: La Battaglia per Cybertron è essenzialmente uno shooter in terza persona: da quel che ho potuto apprezzare, lo svolgimento degli eventi appare pressochè lineare, con un'esperienza di gioco che punta tutto sull'azione adrenalinica e concitata. Avere sempre al proprio fianco altri due compagni riesce a trasmettere un senso di potenza di fuoco non indifferente, tanto che spesso gli scontri tra robot diventano decisamente scintillanti. Non nascondo il fatto che mi sia apparso necessario impratichirsi per bene con i controlli, data la varietà di approccio nelle possibilità di attacco legata a doppio filo con la possibilità di trasformazione e le caratteristiche di ogni robot: il fatto stesso di poter impersonare robot sempre diversi nei differenti capitoli della campagna rappresenta senza dubbio un'ottima caratteristica in quanto a varietà di gameplay.
Per ho potuto vedere, il motore grafico di Transformers: La Battaglia per Cybertron (il collaudatissimo Unreal Engine) svolge molto bene il suo lavoro: l'impatto estetico del titolo, sebbene non faccia gridare al miracolo, pare reggere bene il passo coi tempi, soprattutto in fatto di animazioni dei diversi Trasformers sia nelle normali fasi di gioco che durante le stesse trasformazioni o nell'interazione con i meccanismi dello scenario. La volontà di introdurre tagli e visuali di stampo cinematografico (con la possibilità per esempio di premere il tasto B per inquadrare determinate scene in via di svolgimento) dona al reparto sensoriale un tocco di classe apprezzabile, così come le scariche elettriche allo schermo e la riproduzione dei suoni sempre più ovattati quando stiamo esaurendo l'energia vitale riescono a trasmettere perfette sensazioni di pericolo imminente. La scelta inoltre di riproporre il design classico dei robot della serie animata (e non quelli della pellicola cinematografica, quindi) farà sicuramente breccia nel cuore degli appassionati desiderosi di tornare alle origini dei loro beniamini. Qualche perplessità mi ha invece destato l'ambientazione che ho potuto saggiare nei tre livelli disponibili per l'hands-on, poiché a prima vista ripetitiva: il fatto di ambientare tutta la campagna su Cybertron potrebbe difatti nascondere qualche insidia in termini di ripetitività dello scenario futuristico e molto metallico del pianeta. Activision assicura in tal senso che le missioni andranno però a toccare anche le viscere di Cybertron nonché la stessa atmosfera, proprio per cercare di dare maggior sfogo a visuali, scenario e gameplay stesso.
L'impatto estetico e ludico di Transformers: La Battaglia per Cybertron fa infine intuire ben precisamente un cambio di rotta in fatto di target rispetto agli ultimi capitoli dedicati ai Trasformers: ora tutto appare molto più dark, dall'atmosfera di gioco agli stessi obiettivi da portare a termine, così come il gameplay sembra più solido e capace di stimolare anche giocatori più maturi e collaudati. Le sensazioni trasmesse, joypad alla mano, da Transformers: La Battaglia per Cybertron sono dunque per ora indubbiamente positive: se contiamo inoltre la presenza di una modalità di gioco co-op per tre persone ed una modalità competitiva per dieci giocatori (sulla quale Activision non si è ancora voluta sbottonare) possiamo certamente incrociare le dita ed attendere speranzosi l'uscita dell'ultima fatica di High Moon Studios dedicata ad Autobots e Decepticons: sembra proprio essere la volta buona!
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