Red Dead Revolver - hands-on con Take2
di
Luca Airoldi / Airluck
P
Ma veniamo alla presentazione a cui abbiamo partecipato, presidiata nientemeno da due membri di Rockstar, che ci hanno mostrato e descritto a fondo il loro nuovo titolo, offrendoci anche la possibilità di provarlo in prima persona. Quanto evidenziato da Rockstar stessa è stata la volontà di produrre un gioco d'azione, carico di adrenalina e che avesse un'atmosfera unica, riprendendo e migliorando il plot originale studiato per Red dead revolver. Bisogna infatti sapere che inizialmente (parliamo di circa due anni e mezzo fa) Red Dead Revolver era stato progettato da Capcom, ma successivamente, con l'unione di Rockstar e Angel Studios, il progetto è passato appunto alle mani di Rockstar San Diego che ha immediatamente impresso una svolta a quanto creato fino a quel momento da Capcom. Lo scopo è stato infatti quello di riuscire a dar vita ad un mondo che ha sempre affascinato molte persone, cioè il Far West, con tutte le sue leggende e le sue particolarità: un gioco d'azione che si svolgesse dunque non in ambiente anonimo ma in un luogo ricco di personalità e carisma. E tutto ciò è proprio quello che ci troviamo di fronte quando iniziamo a calarci nei panni di Red.
Quello che infatti immediatamente colpisce una volta preso in mano il pad, anzi potremmo dire anche soltanto dopo aver messo occhio all'azione di gioco, è la stupenda atmosfera che Red Dead Revolver riesce a ricreare e che porta come piacevole conseguenza una profonda immedesimazione nell'avventura. Il primo livello, una sorta di tutorial, si svolge nella classica cittadina sperduta nella prateria del selvaggio west, con case in legno, saloon e staccionate immersi in un ambiente polveroso. Si ha davvero l'impressione di impersonare un temibile cowboy con la pistola alla cinghia, il cappello fermo in testa e il fazzoletto davanti al viso: incredibile. Tutto si muove fluidamente e senza alcun calo di frame rate, Red è agile e nello stesso tempo preciso; la visuale in terza persona garantisce un'ampia visione di gioco e un ottimo controllo sui movimenti del personaggio.
A tutto ciò si unisce il fatto che ci vuole davvero ben poco tempo per prendere dimestichezza con i comandi: in un batter d'occhio ci troveremo nel bel mezzo dell'azione (e che azione!) intenti a schivare colpi e mirare alle teste dei nemici. L'ambiente è totalmente esplorabile e offre sempre importanti ripari dietro i quali appostarsi per colpire al momento giusto. Se infatti è vero che l'azione e le sparatorie sono all'ordine del giorno, è anche vero che senza un minimo di astuzia e strategia nello studiare le postazioni da cui fare fuoco non riusciremo ad andare molto lontano. Ecco quindi che con scioltezza faremo correre Red dietro a delle casse, appiattendoci contro di esse e sbirciando oltre l'angolo per mettere a fuoco il nemico da riempire di piombo; fatto ciò sbucheremo repentinamente dal riparo imbracciando il nostro fucile e faremo sparire dalla faccia della terra il povero nemico.
Movimenti di questo tipo avvengono ovviamente in pochissimi secondi, senza alcuna difficoltà di esecuzione, e potete quindi immaginare quanto possa essere elettrizzante e adrenalinica l'azione di gioco. Da sottolineare è inoltre la possibilità di mirare alle diverse parti del corpo dei nemici: alle gambe, al torace e alla testa. Tra gli altri movimenti che Red può compiere vi sono il salto, la corsa e la camminata in posizione accovacciata, utile per correre ai ripari in situazioni difficili, con tanto di mano tipicamente schiacciata sul cappello per evitare che esso cada nella fuga. In ultimo vi è l'abilità speciale di Red, denominata “Dead Eye”: una sorta di bullet-time decisamente interessante, ormai una sorta di tributo che ogni sparatutto in terza persona deve rendere a Max Payne.
Avremo infatti la possibilità di fermare, o perlomeno rallentare, il tempo per prendere con calma la mira agganciano fino ad addirittura sei bersagli diversi, per poi premere il grilletto del fuoco e assistere ad una velocissima azione di fuoco da parte del nostro Red, degna del miglior Lucky Luke. Potete facilmente immaginare come sia spettacolare azionare il bullet-time, mirare alle gambe di un nemico, alla testa di un altro e al torace di un altro ancora, magari alle nostre spalle, e poi fare fuoco e stendere in un batter di ciglio i tre avversari. A contribuire alla spettacolarità dell'azione ci pensano poi gli effetti grafici: quando si aziona il rallentamento del tempo tutto assume tinte di bianco e nero, per poi riacquistare colore al momento del fuoco, con un effetto di sfocatura pregevolissimo (che tra l'altro si attiva ogniqualvolta si apre il fuoco). Affiancato all'ottima resa grafica vi è poi un notevole comparto sonoro: temi tipici e indimenticabili del Far West (alcuni anche di autore) affiancati ad effetti sonori sempre azzeccati e scoppiettanti. La versione italiana del gioco avrà confezione, manuale e sottotitoli in italiano, mentre il parlato rimarrà doppiato in inglese.
Ulteriore elemento di interesse è la possibilità di impersonare non solo Red, ma ben altri cinque personaggi, con la conseguenza che, pur rimanendo inalterati i movimenti e le azioni, varieranno la velocità di spostamento e soprattutto l'abilità speciale, caratteristica intrinseca di ogni personaggio. Durante la presentazione abbiamo potuto testare per esempio il livello nel quale impersoneremo nientemeno che lo stesso crudele generale Diego nel bel mezzo di una battaglia con tanto di cannoni e assalti di gruppi di soldati: la meccanica di gioco non si modifica, Diego è un po' più lento di Red in quanto più possente, ma soprattutto mostra come detto un'altra abilità speciale. La velocità di mira ed esecuzione del “Dead Eye” non possono che essere infatti appannaggio del solo Red, e così ecco che Diego potrà invece sparare dal suo fucile delle sorta di pallottole “flare”, che nel livello provato, potevano mettere ko con un solo colpo i possenti cannoni dell'esercito nemico.
La varietà di situazioni da affrontare è senza dubbio più che garantita. A conferma di tutto questo, i ragazzi di Rockstar ci hanno mostrato un ulteriore spettacolare livello: l'assalto a cavallo di un treno in movimento. Anche in questo caso l'azione la farà da padrona, con Red che può mirare e sparare da cavallo, oltre che avvicinarsi ad esso per balzarci sopra e intraprendere sparatorie da urlo sia nei vagoni che sui loro tetti. E in più, alla fine del livello, come poteva mancare la postazione mitragliatrice sul binario parallelo? Potremo quindi lanciarci nuovamente sul nostro cavallo in corsa, raggiungere la postazione sul binario parallelo e da qui prendere comando della mitragliatrice fissa per far esplodere il locomotore del treno e porre fine alla sua corsa. In una sola parola: spettacolare. All'inizio di ogni livello si potranno scegliere le armi con cui affrontare l'avventura: Red può portare con sè una pistola, un fucile e un'arma da lancio, come coltelli o lame. Vi è una notevole varietà di pistole e fucili (sono comunque compresi anche arco e frecce) oltre che la presenza dell'immancabile dinamite in candelotti da lanciare, per un totale di una trentina di armi a disposizione! Gli animali cavalcabili non si ridurranno ai soli cavalli ma comprenderanno anche le mucche, da veri cowboys, e soprattutto cavalcando potremo anche investire i nemici, schiacciandoli nella polvere. Da sottolineare vi è poi la questione denaro: Red maturerà infatti dei dollari a seconda di come e quanti nemici abbatterà. Sparatorie spettacolose e combo allucinanti frutteranno un grande quantità di denaro. E a cosa serviranno questi quattrini? Beh, con così tanti saloon dove rilassarsi sarà facile spendere i propri dollari in bicchieri di wisky oppure in altri gadget tipici del Far West, scambiando anche qualche chiacchiera con il barista.
Da quanto abbiamo potuto vedere l'avventura che intraprenderemo in Red Dead Revolver ha tutte le carte in regola per tenere incollati al pad attraverso i numerosi livelli sapientemente studiati e realizzati, caratterizzati sempre da un ritmo incalzante e mai frustrante. Ad affiancare il gioco in singolo vi è poi un'interessante modalità multiplayer: precisiamo subito che Red Dead Revolver non supporterà, ahinoi, il gioco online, ma l'originalità che offre la sezione multiplayer dovrebbe garantire ancora una volta grande divertimento. Ci si potrà sfidare fino a quattro giocatori in split screen o in system link, dando vita a sparatorie stile deatchmatch. Ma la cosa più bizzarra e senza dubbio più divertente è il fatto che ogniqualvolta uccideremo il nostro avversario esso lascerà a terra una carta da gioco che potremo raccogliere e, una volta collezionate cinque carte, potremo giocare al vero e proprio poker (che certo non poteva mancare in un western), con la gradita notizia che a seconda della vincita si sbloccheranno nuove armi da utilizzare subito nel corso della partita stessa. Red Dead Revolver vedrà la luce sia su Xbox che su Playstation2: la versione Xbox del gioco godrà di migliorie nel comparto grafico, con una maggiore pulizia visiva e un'azione di gioco ancorata sui 60 fps, contro i 30 fps della versione Play2; inoltre il reparto audio della console Microsoft supporterà il Dolby Digital 5.1. In definitiva non possiamo che essere soddisfatti di quanto abbiamo potuto vedere negli studi di Take Two: Red Dead Revolver si preannuncia come un gioco spettacolare, ricco d'azione e davvero interessante. Quello che più colpisce sono senza dubbio la varietà di situazioni e l'intensa atmosfera che il titolo riesce a proporre in ogni momento. Un solido comparto grafico, un sonoro di prim'ordine, un gameplay fluido e facilmente assimilabile, e soprattutto una vastissima varietà d'azione e situazioni da affrontare sembrano garantire un avventura senza precedenti. Manca davvero poco all'uscita (28 maggio): benvenuti nel Far West.
Commenti