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Homefront
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Homefront - GamesCom eyes-on

Nel corso della GamesCom THQ ci ha offerto la possibilità di dare uno sguardo in anteprima a Homefront, FPS fanta-bellico che vede gli USA invasi dalla Corea del Nord. Vi raccontiamo cosa ci è stato mostrato.
Tra le tante conferme ed i nomi conosciuti della GamesCom, a volte capita di imbattersi in titoli che non sono ancora famosi ma che impressionano per qualche caratteristica molto promettente o originale. E' questo il caso di Homefront di THQ, il cui basso hype era testimoniato anche dalla numerosità della platea che non superava le due unità, me compreso. A dispetto delle premesse vi devo invece anticipare che il gioco, ancora nella fase iniziale delle sviluppo, mi ha favorevolmente impressionato perché presenta innovazioni nel gameplay ed una grafica di primo livello. Inoltre la storia, creata in collaborazione con gli sceneggiatori di importanti film e serie televisive ambientate in situazioni belliche, ha chiare radici nel presente e nell’attuale situazione geopolitica, cosa che lo rende particolarmente intrigante e verosimile.

La presentazione è partita proprio da un video in cui è stata mostrata la Clinton che parla della situazione in estremo oriente con le continue minacce della Corea del Nord che continua a crescere come potenza mondiale, annettendo la Corea del Sud e quindi il Giappone e la Cina fino ad invadere parte degli USA. E’ proprio da qui che parte la demo ingame, in un pezzo di America tenuto dalla resistenza che raccoglie i profughi e li fa vivere in una condizione di indipendenza dal regime tirannico Coreano, che adotta una repressione feroce ed un condizionamento totale. Il protagonista si risveglia all’interno di questa fattoria in cui il capo della resistenza sta organizzando un attacco ad un deposito per trafugare del materiale utile alla sopravvivenza della colonia.

La cosa che colpisce è la bellezza dell’ambientazione, completamente renderizzata da una versione personalizzata dell’Unreal Engine e la possibilità di interagire con l’ambiente vivendo la storia di un esponente della resistenza a 360°. Dopo un dialogo che illustra la situazione attuale, si procede verso la stanza delle armi e quindi verso la missione. Il gameplay è un misto di puro FPS con diverse azioni che si traducono in azioni scriptate che vengono rallentate per aumetare il pathos del racconto. La scena in cui ci troviamo è un assalto a un deposito pesantemente difeso dai Coreani: l'attacco avviene con tecniche di guerriglia e quindi ci si trova, dopo un'irruzione a sorpresa con armi da fuoco, ad osservare il fragoroso e spettacolare ingresso di un pulmino-bomba che ha il compito di colpire pesantemente le difese avversarie. Il coinvolgimento è molto forte, è come vivere un film interattivo grazei alle azioni di gioco che si miscelano senza soluzione di continuità con eventi scriptati.

L’azione era sicuramente vincolata ad alcune mosse/posizioni da raggiungere, ma questo non intaccava la carica emotiva dovuta al momento che si stava vivendo e non risultava neanche troppo vincolante rispetto alla tattica da implementare per raggiungere i propri obbiettivi di gioco. Non ho avuto occasione di provare in prima persona il gioco, ma non mi è parso di scorgere ulteriori limitazioni se non quella di una eventuale scarsa rigiocabilità in virtù di eventi fissi da scatenare. Mi sembra comunque un dazio non molto alto vista l’azione piena di sorprese e adrenalina che abbiamo vissuto durante la demo ingame ed il coinvolgimento che la breve demo ha saputo creare su di noi semplici spettatori.

Sembra proprio di essere lì e la "sceneggiatura" è piena di colpi di scena che rendono sempre il corretto bilanciamento tra il racconto e l’azione. Infatti quando il magazzino sembrava conquistato, nel bel mezzo di un dialogo piombano giù due elicotteri da combattimento e l’azione torna frenetica ed avvolgente. Quando tutto sembra perso e le coperture scarseggiano, ecco un ulteriore colpo di scena. Arrivano i rinforzi sotto forma di camionette dotate di missili terra-aria. Gli elicotteri vengono abbattuti e, purtroppo, anche la nostra demo finisce.

Homefront è stato una piacevole sorpresa, una riscoperta di un tipo gioco d’azione che mescola abilmente le componenti narrative e d'azione senza rinunciare all’onnipresente multiplayer. Insomma, il titolo promette bene e lo seguiremo con molto interesse.

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L'autore

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Nato nel 72, cresciuto ad insalate di matematica e libri di cibernetica non poteva che sviluppare una naturale inclinazione verso tutto quello che è tecnologia. Ha iniziato a giocare a Radar Rat Race sul Vic-20, a International Soccer su C64 e da quel momento in poi non ha mai tradito la sua passione, passando per quasi tutte le piattaforme di gioco e finendo ancor oggi per consumare tutto il suo tempo libero tra hobby e lavoro. Sperando che prima o poi coincidano perfettamente: ci siamo quasi.

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