Recensione - FIFA 19
di
Mirko Rossi / Thor
P
Il Gioco
Diciamocelo subito. FIFA 19, così come avevamo già ampiamente sottolineato in sede di anteprima, non rappresenta una rivoluzione ma bensì una nuova evoluzione di un progetto iniziato qualche anno fa che, complice anche una costante progressione sotto tutti i punti di vista, riesce sempre a risultare allo stesso tempo familiare e differente. Alla base del nuovo titolo calcistico di EA troviamo un database sterminato, che anche in questa edizione include più di 700 squadre provenienti sia dai 36 diversi campionati presenti sia da competizioni non rappresentate ufficialmente, alle quali si sommano le oltre 60 nazionali, maschili e femminili, incluse nel titolo. Numeri del tutto simili a quelli messi in campo nella passata edizione, ma che si accompagnano ad un catalogo di stadi decisamente più ampio rispetto al passato, che ora conta oltre 100 impianti sportivi, 23 in più dello scorso anno, tra i quali trovano spazio ben 70 arene reali. Come ormai tradizione della serie, la maggior parte dei team, delle competizioni e degli stadi è infatti stata riprodotta su licenza ufficiale, il che garantisce di ritrovare nel gioco le maglie, i loghi, gli sponsor e tutti gli elementi grafici distintivi di ogni singola competizione e di ogni rettangolo di gioco. E già qui troviamo le prime grandissime novità, ovvero la presenza della licenza ufficiale per la Serie A, assente illustre nelle ultime edizioni, e di quelle legate alle grandi competizioni UEFA come la Champions League e la sua “sorella minore”, la UEFA League. Entrambe le manifestazioni internazionali sono state riprodotte fedelmente in FIFA 19, sia per quanto riguarda la presentazione, a tratti quasi indistinguibile da quella televisiva, sia per quanto riguarda le squadre partecipanti o il calendario ufficiale degli incontri, che possono ovviamente essere personalizzati in totale libertà dal giocatore.Ma non è tutto. Oltre a godere di porzioni di gioco “dedicate”, le due competizioni rivestono infatti un ruolo fondamentale nella modalità “Il Viaggio” che, come suggerisce il sottotitolo “Campioni”, vede il giocatore seguire da vicino le gesta di più calciatori. In FIFA 19 chi impugna il pad non veste quindi i soli panni di Alex Hunter, protagonista delle due precedenti edizioni ora impegnato a consacrarsi come una vera e propria leggenda, ma anche quelle della sua sorellina Kim, astro nascente del calcio femminile che sogna di portare alla vittoria del mondiale la nazionale statunitense e di intraprendere la carriera professionistica, e del suo amico d'infanzia Danny Williams, alle prese con le difficoltà di dover costantemente dare prova delle sue capacità mentre tenta di non venir oscurato dalla bravura del fratello maggiore. La storia alla base della modalità, suddivisa in 4 capitoli che ripercorrono l’intera stagione calcistica 2018-2019, tiene il giocatore impegnato per un totale di circa 12/15 ore di gioco durante le quali sarà possibile seguire l’intreccio pensato per noi dagli sviluppatori o decidere di passare liberamente da un protagonista all’altro in base alle proprie preferenze.
La presenza di tre storie distinte non è però l’unica novità introdotta da EA in questa modalità, che come prevedibile vede il ritorno delle sessioni di allenamento, utili per migliorare le capacità del giocatore, degli obiettivi, legati alle singole partite o ai capitoli, e dei dialoghi a scelta multipla, che in questa occasione andranno non solo ad influire sulle reazioni di pubblico ed allenatore ma anche sullo sviluppo stesso delle vicende. In FIFA 19 fanno infatti la loro prima apparizione i “mentori”, dei giocatori specifici con i quali alcuni dei protagonisti potranno instaurare rapporti via via sempre più approfonditi nel corso della stagione e che, selezionando l’apposita opzione nel menù pre-partita, potranno anche essere controllati direttamente dal giocatore sul terreno di gioco. Alex potrà addirittura arrivare a sfidare i propri compagni dopo aver raggiunto il grado di affiatamento massimo con ciascuno di loro, così da sbloccare abilità specifiche ispirate proprio ai punti di forza dei propri compagni.
MX Video - FIFA 19
Le competizioni UEFA fanno inoltre la loro comparsa all’interno della Carriera, che come sempre permette a chi impugna il pad di impersonare il ruolo di un singolo giocatore o dell’allenatore/manager del team in un arco di tempo strutturato su più anni. Nel primo caso il giocatore devi concentrarsi principalmente sullo sviluppo delle capacità del proprio alter-ego mentre nel secondo caso deve gestire l’intera squadra a sua disposizione, curandone non solo la preparazione atletica e le performance sul campo ma anche tutta una serie di aspetti economici legati alla compravendita dei calciatori o alla gestione del budget a disposizione della squadra. Da questo punto di vista FIFA 19 somiglia davvero tanto al suo predecessore e le uniche vere novità riguardano principalmente alcuni aspetti legati alla gestione del team, all’amministrazione del budget e all’introduzione di nuovi filtri che facilitano la ricerca di giocatori. Poche novità anche per quanto riguarda la sezione Tornei, che permette come di consueto di partecipare ad una delle numerose competizioni presenti, campionati e coppe, o di creare una personalizzata. In questa sezione trova nuovamente spazio la Women’s International Cup, praticamente invariata rispetto al passato. Niente di particolare da segnalare nemmeno per quanto riguarda le modalità di gioco online “classiche”, tra le quali troviamo nuovamente le Stagioni, giocabili anche in co-op, la modalità Pro Club, che permette di creare il proprio calciatore personalizzato e prendere parte ad emozionanti sfide 11 vs 11, e le amichevoli. A completare l’offerta tradizionale ci pensano poi le arene di allenamento e la modalità modifica, che permettono rispettivamente di migliorare le proprie abilità tramite allenamenti liberi o sfide e di editare l’intero database presente nel gioco.
Decisamente più corpose le novità introdotte nella modalità “Calcio d’inizio”, pensata come sempre per coloro che vogliono sfidare i propri amici o la I.A. in locale. Una volta entrati nella sezione dedicata bisogna innanzitutto creare il proprio ID personalizzato e legarlo ad una specifica gamertag, così da permettere al sistema di tenere traccia in modo dettagliato delle nostre statistiche e del nostro stile di gioco in questa modalità non solo sulla console che usiamo più spesso ma anche su quelle dei nostri amici. Questo permette ai giocatori di farsi un’idea chiara del proprio livello prima degli incontri, andando eventualmente ad agire sull’I.A. e sul punteggio iniziale per rendere le cose più equilibrate o avvincenti. Il menù principale della modalità garantisce inoltre l’accesso ad una maggiore varietà di sfide preconfezionate, attraverso le quali è possibile disputare sfide veloci al meglio delle 3 o delle 5 partite, organizzare incontri di andata e ritorno, prendere parte alle varie fasi delle competizioni UEFA o scendere in campo per giocare solo le finali delle varie coppe, nazionali ed internazionali, presenti nel gioco. Ad aggiungere ulteriore varietà ci pensano poi le modalità basate su regole speciali, attraverso le quali è possibile dare il via a match nei quali, per esempio, i tiri da fuori area valgono doppio, nei quali vengono considerate valide solo le reti segnate al volo o di testa, nei quali vince il primo che raggiunge un determinato punteggio o nei quali ad ogni gol messo a segno da una squadra quest’ultima perde un giocatore (fino ad un massimo di 4). E se proprio non volete saperne dell’arbitro e delle sue “assurde” interruzioni potete optare per la modalità “senza regole”, nella quale non ci sono falli, cartellini o il fuorigioco.
Grandi innovazioni anche per quanto riguarda la modalità FIFA Ultimate Team, che vede nuovamente i giocatori impegnati a costruire la propria squadra dei sogni (o le proprie squadre dei sogni) accumulando crediti, scambiando calciatori ed aprendo pacchetti di carte virtuali, che possono contenere sia giocatori che preziosi consumabili tramite i quali è possibile garantire bonus più o meno importanti al proprio team. Tra queste fanno la loro prima apparizione le carte “Player-Pick”, che permettono di selezionare un giocatore tra 5 scelti casualmente dalla I.A per il medesimo ruolo, e 30 nuove Icone del calibro di Baggio, Figo, Lampard e Gattuso. Prima di aprire ogni pacchetto avremo inoltre la possibilità di esaminare le probabilità di ottenere specifiche tipologie di carte, per la felicità di tutti coloro che desiderano sapere con certezza quello che possono ottenere durante le fasi di spacchettamento, anche esse migliorate grazie alle potenzialità del motore grafico.
La modalità FUT, da anni diventata uno dei punti cardine dell’intera serie, continua inoltre il suo percorso di evoluzione sostituendo le Stagioni Online con le nuove sfide Division Rivals. Dopo aver disputato alcuni incontri finalizzati a valutare le sue capacità, ogni giocatore viene ora posizionato in una divisione tra le 10 presenti. Questo determina il livello degli avversari che andrà ad affrontare una volta avviati i match, che consentono di ottenere sia punti abilità, utili proprio per salire di Divisione, che punti settimanali. Questi servono per scalare la classifica settimanale, suddivisa in 5 diversi livelli, ed ottenere così dei premi di valore crescente. I premi elargiti non solo dipendono dalla divisione nella quale ci si trova e dal livello raggiunto, ma variano ogni 7 giorni, mettendo a disposizione del giocatore varie tipologie di ricompense tra cui scegliere come crediti, pacchetti di varia natura e punti FUT Champions. Questi ultimi, che vengono ovviamente accumulati anche disputando le partite, permettono di accedere alle competizioni che si terranno nel weekend, tramite le quali è possibile ottenere ulteriori punti abilità e ricchi premi, in modo simile a quanto accade nelle classifiche settimanali.
E’ importante però sottolineare che in FIFA 19 non si è più obbligati a disputare la competizione nella settimana in cui ci si qualifica. Ottenendo i punti necessari si riceve un “gettone”, che può poi essere in un weekend qualsiasi. Le migliori sfide del weekend verranno poi riproposte nel Champions Channel, una sorta di canale interattivo tramite cui non solo è possibile rivedere le partite più emozionanti,ma anche affinare le proprie abilità ed apprendere i “trucchi del mestiere”. Una volta avviato un replay è infatti possibile saltare da un’azione saliente all’altra con pochi clic e visualizzare a schermo una rappresentazione dei controller che riproduce in tempo reale i comandi impartiti dai due sfidanti. A completare l’offerta di FUT online ci pensano poi le amichevoli e le sfide Draft, disponibili anche nella modalità offline, nelle quali vengono messe alla prova le abilità del giocatore nel creare rose selezionando il miglior calciatore per ogni ruolo da una rosa di cinque. Nulla di nuovo da segnalare invece per quanto riguarda le modalità FUT dedicate al giocatore singolo, tra le quali fanno il loro ritorno le Squad Battle,le Stagioni e le sfide di creazione rosa.
Finita la doverosa carrellata dedicata alle modalità di gioco in locale passiamo ora ad analizzare le modifiche apportate al gameplay. Come detto in apertura, FIFA 19 non propone un cambiamento radicale rispetto a quanto presente nella scorsa edizione. Le meccaniche di gioco alla base del titolo sono quindi le stesse che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi anni, alle quali si sommano però alcune funzionalità completamente inedite. La prima, denominata Active Touch System, modifica in modo sensibile il modo in cui i giocatori approcciano la sfera. Ora il motore di gioco calcola con precisione non solo la traiettoria del pallone ma anche tutta una serie di parametri aggiuntivi, il che consente ai calciatori di eseguire colpi al volo, acrobazie, intercetti e contrasti molto più realistici e vari rispetto al passato.
E sono proprio i contrasti ad aver beneficiato maggiormente della nuova tecnologia sviluppata da EA. In passato se il motore di gioco valutava che il calciatore non poteva in alcun modo raggiungere un pallone prima del suo avversario raramente si arrivava a contrasto mentre in FIFA 19 è praticamente impossibile vedere un giocatore che abbandona l’idea di sottrarre il pallone al suo sfidante. Questo si traduce in contrasti più combattuti e in una maggiore dinamicità degli scontri. L’Active Touch System però non è l’unica novità presente nel gameplay di FIFA 19, che beneficia di numerose nuove animazioni, molte delle quali legate proprio alle nuove mosse rese possibili dalla nuova tecnologia, di una maggiore fisicità dei colpi di testa e di un sistema di controllo ancora più articolato e reattivo, che permette di muovere con maggiore facilità i calciatori negli spazi stretti o di eseguire mosse spettacolari quali tocchi di suola o finte completamente inedite. FIFA 19 vede inoltre l’introduzione delle finalizzazioni a tempo, completamente opzionali e basate su due tocchi del pulsante dedicato alle conclusioni. Attivando questa opzione, al momento del tiro verrà visualizzata una barra colorata sopra la testa del calciatore con all’interno un indicatore in movimento. Premendo una seconda volta il tasto dedicato alle conclusioni l’indicatore si fermerà ed in base alla sua posizione la conclusione risulterà più o meno efficace.
Qualche novità anche per quanto riguarda la gestione tattica dei match. Oltre alle numerose opzioni tradizionalmente presenti, il nuovo capitolo della serie calcistica di EA introduce i “Piani di gioco”, ovvero 4 diversi preset completamente personalizzabili tramite i quali è possibile cambiare rapidamente l’intera disposizione tattica della squadra durante i match semplicemente premendo la croce direzionale. FIFA 19 inoltre modifica l’interfaccia di gestione della squadra introducendo una serie di regolazioni tramite semplici pulsanti a scorrimento, che permettono di variare in modo più rapido ed intuitivo l’ampiezza dei reparti, gli spazi tra i giocatori, il livello di pressing, il numero di giocatori attivi nelle fasi offensive o sui calci piazzati, e così via.
Alla base di FIFA 19 troviamo nuovamente il motore grafico Frostbite, capace anche in questa occasione di raggiungere senza particolari difficoltà la risoluzione Full HD su Xbox One e Xbox One S e i 4K su Xbox One X, il tutto a 60 fps e con pieno supporto alla tecnologia HDR dove disponibile. Il gioco, come di consueto, è interamente tradotto in italiano e vanta, a differenza della scorsa edizione, un doppiaggio completo anche per la modalità “Il Viaggio”, che si affianca alla consueta colonna sonora che abbraccia una vasta gamma di generi musicali ed alla immancabile telecronaca, che nella versione nostrana è nuovamente affidata alla coppia Pardo – Nava.
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