Recensione - This Is the Police 2
Il Gioco
La corruzione della società è un tema molto particolare: viviamo costantemente una vita fatta di incertezze e di dubbi morali, legati principalmente dalla continua presa in giro dei poteri forti. Non è questa la sede giusta per parlare di questo argomento, ma è utile per introdurci a This Is the Police 2, che fa della corruzione il suo punto di forza. La narrativa, infatti, vede il ritorno di Jack Boyd, il famoso capo del dipartimento di polizia di Freeburg, che dopo essere fuggito dalla precedente città si rifugia in un piccolo e povero paesino di montagna di nome Sharpwood. Qui prende il nome di Warren Nash, cercando di vivere tra un pezzo Jazz e un bicchiere di ottimo bourbon, inconsapevole di ciò che avverrà dopo. Infatti la sua lotta contro il crimine non è finita, anzi, è come se fosse appena iniziata. Dopo alcuni eventi che non voglio rivelarvi, Boyd finirà per condurre il dipartimento di polizia di Sharpwood, evento che farà partire ufficialmente il gioco e tutte le sue novità.Il nostro primo obiettivo è quello di formare la squadra da portare sul campo: il gioco ci mette di fronte una lista di poliziotti che lavoreranno con noi, e ognuno di loro ha un particolare punteggio di riuscita che è utile per superare i vari casi che si svilupperanno durante la giornata. Il sistema è simile a quello degli Assassini di Assassins’c Creed, dove la missione richiede un particolare requisito per essere portata a termine e in base al punteggio dei nostri poliziotti possiamo determinare quanti di loro debbano andare in missione. Il gameplay del gioco, più precisamente, è tutto qua: sullo schermo abbiamo la mappa di Sharpwood e in basso ci sono i poliziotti che lavorano in quel dato giorno. La parte gestionale infatti si mostra come una semplice schermata dinamica dove la mappa di gioco risulta anche abbastanza anonima e con cui, al massimo, vediamo le auto della polizia fare avanti e indietro per le missioni. Nell'arco di una giornata arriveranno chiamate di tutti i tipi: stupri, violenze domestiche, falsi allarmi, rapine e altro ancora che renderanno quanto più viva (in senso decisamente negativo) la piccola cittadina di Sharpwood. Ogni chiamata ha un particolare punteggio per essere portata al termine, quindi il giocatore ha l’obbligo di usare gli agenti che hanno un punteggio alto, singolarmente o sommandoli tra loro. Una volta avviato uno degli eventi, l’auto della polizia arriverà a destinazione e mostrerà ciò che è accaduto: il giocatore ha quindi dinanzi a lui una grafica della situazione, sempre stilizzata, che mostrerà nel dettaglio l’evolversi del crimine, potendo agire di conseguenza sfruttando tre tipi di scelte. Se per esempio abbiamo una chiamata di stupro e l’uomo è lì nel vicolo con la donna, noi possiamo scegliere se accendere la sirena della volante, colpirlo alle spalle oppure puntarlo e ammanettarlo. Ognuna di queste scelte, però, richiede particolari abilità dell’agente: ognuno di loro ha ben sei abilità da migliorare che sono la Forza, l’Intelligenza, la Velocità, la Furtività, la Mira e la Negoziazione. Se il giocatore decide di accendere la sirena, l’agente dev’essere abbastanza veloce da inseguirlo, mentre se volesse colpirlo alle spalle dovrà fare buon uso di furtività. Lo stesso dicasi per i casi da risolvere, molto intricati e differenziati tra loro, capaci di rendere l’esperienza decisamente più intrigante e misteriosa. Si tratta di un ottimo sistema per rendere la varietà più imponente e soprattutto per rendere il giocatore più partecipe agli eventi della mappa, che però rimane fissa e in stile punta e clicca.
MX Video - This Is the Police 2
Ma oltre queste piccole novità, la più grande risiede nell’introduzione di una nuova modalità di gioco che vede il giocatore agire direttamente sul campo, differenziando il sistema della mappa fissa e passando ad uno strategico a turni dove possiamo utilizzare personalmente gli agenti. Già all’avvio del gioco ci viene proposto un piccolo tutorial che mostra come funziona questa particolare novità: gli agenti si trovano sul posto e il giocatore, tramite un sistema a turni, può spostare i suoi agenti sotto i vari punti della piccola mappa, dove ci si può nascondere e agire silenziosamente oppure sfruttare una qualche strategia e sparare a tutto ciò che gli capiti dinanzi. Il sistema è quello di uno strategico in pieno stile XCOM con visuale isometrica, dove ogni agente ha delle particolari abilità o oggetti a disposizione con cui poter fronteggiare i sospettati, che a loro si sposteranno di turno in turno in giro per la mappa in caso non siano stati allertati, altrimenti spareranno a vista. Sarà quindi obbligo del giocatore usare una strategia vincente per arrestare tutti gli individui in modo del tutto furtivo così da avere meno problematiche nella riuscita della missione, ma in caso qualcosa andasse storto, sarà meglio prepararsi ad una sparatoria con agenti addestrati nella mira. Si tratta di una modalità del tutto nuova e soprattutto funzionale, anche se non priva di difetti, tra cui il principale è quello relativo al numero di questo tipo di missioni, decisamente poche.
Gli sviluppatori hanno cercato di fare tesoro dei feedback dell’utenza e delle recensioni della critica: il primo capitolo soffriva di problemi non di poco conto come il sistema di salvataggio, veramente pessimo, ma anche di una particolare ripetitività degli eventi. In questo secondo capitolo molte cose sono migliorate, anche se non tutte nello stesso modo; gli sviluppatori hanno sicuramente migliorato il sistema di salvataggio, così come hanno aggiunto diverse novità di gameplay come la modalità strategica appena descritta, ma rimangono alcuni problemi come leggerete più in basso.
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