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Dynasty Warriors 9
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Recensione - Dynasty Warriors 9Xbox OneGame

Dopo un'attesa durata anni, finalmente l'hack and slash per eccellenza fa il suo debutto con Dynasty Warriors 9 sull'attuale generazione di console, e per l'occasione Koei Tecmo ha voluto stravolgere una formula ormai assodata e sicura dotando il titolo di nuove meccaniche open world. Saranno riusciti a mantenere intatto il fascino della serie Dynasty Warriors, o la scommessa si sarà rivelata troppo impegnativa? Scopriamolo insieme nella nostra recensione.

Il Gioco

Nel ventesimo anniversario della nascita della serie Dynasty Warriors i programmatori di Omega Force, da sempre i più grandi interpreti del cosiddetto genere Musou, hanno deciso di stravolgere completamente la formula che ha finora contraddistinto questa serie ed i suoi innumerevoli spin-off, passando da una progressione lineare suddivisa semplicemente in stage ad un vero e proprio - e sconfinato - open world. Una scelta al tempo stesso doverosa e coraggiosa, squadra che vince difficilmente si cambia, ma certamente impegnativa e ricca di insidie.

Dal punto di vista della trama non riscontriamo particolari novità: anche in questo nono episodio possiamo rivivere le vicende raccontate nel romanzo dei Tre Regni attraverso gli occhi, e soprattutto i fendenti, della moltitudine di eroi a nostra disposizione che, in questo capitolo, raggiungono la considerevole cifra di novanta, un vero e proprio record per la serie. Oltre ai celebri Lu Bu, Cao Cao e Liu Bei, in Dynasty Warriors 9 abbiamo a disposizione anche un manipolo di nuovi personaggi come Cheng Pu, Cao Xiu e altri cinque ufficiali, oltre ad un restyling di tutti gli altri personaggi che gli appassionati ben conoscono.

Come vi dicevo, le novità sono molte e la principale è senza dubbio la nuova natura open world del gioco. Le dimensioni della mappa sono davvero ragguardevoli, in parecchie ore di gioco ho visitato meno della metà del paesaggio a disposizione: passare dai normali stage ad una mappa di queste dimensioni è davvero un grande balzo in avanti. Naturalmente questo comporta delle modifiche alla struttura di gioco: la linearità dei precedenti capitoli viene sostituita da una maggior libertà nell'affrontare le missioni che, ovviamente, sono suddivise in missioni principali, missioni secondarie o "Linked" come le chiama il gioco, arrivando ad una serie di innumerevoli missioni extra che ci affidano gli abitanti o altri ufficiali del nostro esercito. Le missioni principali sono quelle che portano avanti la storia vera e propria portandoci a combattere contro il tiranno di turno nel tentativo di liberare una specifica regione della Cina, affrontando sconfinati eserciti ed i relativi ufficiali di comando seguendo la storyline che da sempre caratterizza Dynasty Warriors. Queste sono senza dubbio le battaglie con più truppe in campo, spesso ambientate all'interno dei forti che dobbiamo conquistare per progredire nei vari capitoli del gioco. Le Linked Missions, invece, sono missioni secondarie, ma collegate alle missioni principali. Affrontandole otteniamo svariati vantaggi: oltre al naturale livellamento del personaggio o alla raccolta di materiali e ricompense varie, compiere una Linked Mission porta ripercussioni positive nelle missioni principali ad essa collegata come ad esempio l'interruzione di provviste o di rinforzi al nemico, facilitando lo svolgimento delle missioni principali e arricchendo la trama di aspetti inediti o comunque trascurati negli episodi precedenti.

MX Video - Dynasty Warriors 9

Le missioni extra invece sono piccolissime missioni, spesso uguali tra loro, che non hanno alcun collegamento particolare con le vicende narrate, ma che ci portano comunque piccoli e grandi benefici in termine di ricompense raccolte. Avendo a che fare con un mondo aperto, nessuno ci vieta però di scorrazzare dove vogliamo dedicandoci ad una delle attività collaterali ora presenti in Dynasty Warriors 9; possiamo infatti conquistare forti a nostro piacimento, allargando il dominio nella regione e sbloccando ulteriori missioni extra, e possiamo anche dilettarci con le nuove attività di caccia e pesca, la raccolta di materiali o la semplice esplorazione, magari alla ricerca di nemici particolari, spesso di livello altissimo, che ci ricompensano con bottini molto prelibati come le pergamene più rare che ci consentono la creazione di armi, gemme ed accessori veramente potenti. In questo capitolo infatti lo sviluppo ed il potenziamento delle armi dipende dalle pergamene. Dopo averne trovata una è necessario raccogliere i materiali necessari per realizzare l'arma associata che, nei casi delle armi migliori, richiederanno anche più pergamene per poter essere completate. Queste armi in seguito possono essere ulteriormente potenziate grazie all'uso delle gemme: possiamo incastonarne fino a sei andando a modificare il comportamento dell'arma, aggiungendo ad esempio poteri elementali, bonus alla barra Musou, all'energia, alla difesa o all'attacco e così via. Fortunatamente sia le pergamene che i materiali necessari sono facilmente reperibili nel mondo di gioco, o in uno dei molti negozi disponibili nei villaggi e nelle città. Questi spaziano dall'immancabile fabbro che ci consente di creare armi, gemme ed accessori, al tipico commerciante che ci vende pozioni, mobili ed oggetti vari, arrivando alla Stalla in cui possiamo acquistare la nostra cavalcatura. Compaiono anche due figure inedite che si riveleranno molto utili: la prima è il Dilettante, un commerciante che ci può vendere gemme o monete antiche pagandolo coi Punti Caccia guadagnati, ovviamente, cacciando. La seconda è il Collezionista di Monete che vende pergamene ed accessori anche di altissima qualità mediante il pagamento di una delle quattro diverse valute presenti nel gioco.

Un'altra piccola novità presente in Dynasty Warriors 9 è la possibilità di acquistare una o più abitazioni potendo anche arredarla, utilizzarla per rifocillarsi ma anche per incontrare altri ufficiali alleati andando a rinsaldare il nostro rapporto, inoltre è possibile dormire facendo passare il tempo sfruttando il ciclo giorno/notte che il gioco mette a nostra disposizone. Quest'ultimo non si rivela un semplice cambio di illuminazione, ma ha anche dei piccoli risvolti capaci di influenzare le missioni che stiamo per affrontare: tentare una conquista di un forte in notturna è senz'altro più semplice che farlo in pieno giorno con le truppe schierate. A corredo di questa nuova possibilità è stata introdotta una vera e propria modalità stealth: riponendo la la nostra spada ed accovacciandoci, diventiamo più difficili da individuare potendo quindi effettuare dei veri e propri attacchi a sorpresa, magari sfruttando il nostro arco e mantenendo una distanza di sicurezza tra noi ed i nemici.

Oltre a queste novità, anche i colpi dei personaggi hanno subito un discreto rinnovamento: le classiche combo a suon di button mashing dei disgraziati tasti X e Y sono ancora presenti, ma sono adesso accompagnate dai nuovissimi attacchi "mutastato". Tenendo premuto il dorsale destro e premendo uno dei tasti principali, abbiamo ora nuovi attacchi utilissimi e spettacolari che rendono le nostre combo praticamente infinite; sferrare un attacco speciale, lanciare in aria i nemici per poi colpirli in volo con altri fendenti, stordirli lasciandoli indifesi per qualche istante ed infine atterrarli. Alternando queste nuove mosse con i classici attacchi standard o l'attacco Musou, abbiamo la capacità di creare combinazioni davvero devastanti. E non è finita qui: oltre ai nuovi attacchi Mutastato fanno la loro comparsa anche i nuovi attacchi Reattivi: questi si possono essere attivati subito dopo il relativo messaggio su schermo e, dopo aver premuto il tasto al momento giusto, ci consentono di interrompere l'attacco di un nemico o di infliggergli un vero e proprio colpo di grazia, mossa più che utile negli scontri con gli ufficiali nemici.

Non mancano i classici Power Up che da sempre caratterizzano Dynasty Warriors, ma anche in questo caso abbiamo una novità: oltre ai classici bonus che possiamo raccogliere sul campo di battaglia e che ci ridaranno energia, Musou e tutti gli altri benefici, in questo nono capitolo possiamo portare con noi altri 4 oggetti consumabili che possiamo scegliere tra tutti quelli da noi realizzati. Tra questi figurano le classiche pozioni curative o rigeneratrici di Musou o della resistenza e tantissimi altri oggetti ognuno dotato del proprio bonus.

Oltre alla modalità Storia, suddivisa tra le quattro famiglie principali e la solita categoria "Others", completando anche una sola storia - ad esempio quella della bellissima DiaoChan che dura un solo capitolo - sbloccheremo l'immancabile modalità Libera che ci consente di affrontare qualsiasi missione già compiuta nella Modalità Storia con uno qualsiasi dei personaggi da noi sbloccati. Totalmente assente invece una qualsiasi componente online, sia cooperativa che competitiva, rendendo di fatto Dynasty Warriors 9 un gioco single player in tutto e per tutto.

Amore

Un inedito ed enorme Open World

- Che la serie avesse bisogno di un rinnovamento era cosa risaputa e probabilmente necessaria da ormai molto tempo, ma stravolgere dalle fondamenta un prodotto che, nel bene e nel male, ha un discreto bacino di appassionati non dev'essere stata una scelta facile. L'impegno dei ragazzi di Omega Force è evidente viste innanzitutto le enormi dimensioni della mappa e le tantissime attività colleterali presenti. Gli ingredienti per creare un buon open world ci sono tutti, a partire dall'innumerevole numero di battaglie, dalla libertà di fare ciò che si desidera senza alcun vincolo come la conquista di decine di forti nemici, le cinque diverse Storie da affrontare e le tante attività accessorie come la raccolta di materiali, il livellamento del personaggio e, per la prima volta, anche del nostro destriero, arrivando alla semplice esplorazione. Quest'ultima funziona esattamente come in altri titoli più blasonati sfruttando le torri di guardia per evidenziare parti di mappa ed i relativi segreti, accompagnata da una moltitudine di punti di viaggio rapido in modo da non obbligarmi a lunghissime cavalcate per tornare in luoghi già visitati. Tutto è fatto nel tentativo di non rendere tedioso il gioco, puntando l'attenzione del giocatore sulle furiose battaglie che la serie ci offre da sempre e lasciando totale libertà di scelta sul come affrontare questa nuova veste Open World: sia che vogliate perlustrare palmo a palmo l'intero territorio o che preferiate l'uso e l'abuso del viaggio rapido. Certamente ci sono enormi margini di miglioramento dal punto di vista strutturale, ma mi sento di premiare il rischio corso da Koei Tecmo nel voler stravolgere una formula più che collaudata.

La solita, smisurata longevità

- I Dynasty Warriors hanno sempre avuto un enorme numero di difetti e problemi assortiti, ma certamente la longevità non rientra tra questi, anzi. In Dynasty Warriors 9 i programmatori di Omega Force si sono addirittura superati offrendo un enorme mondo da esplorare, cinque diverse "famiglie" con le loro differenti Storie da affrontare e completare, un roster di novanta personaggi giocabili e potenziabili e un sacco di altre attività collaterali. Ci vuole davvero poco per capire che la quantità non è problema. Volendo portare al level cap uno o più dei miei personaggi preferiti difficilmente si parlerà di decine di ore di gioco, ma piuttosto di centinaia, minimo.

Localizzazione italiana

- Questo è un aspetto che merita di essere sottolineato innanzitutto perchè è la prima volta che un Dynasty Warriors ha questo livello di localizzazione nella nostra lingua, ma anche perchè è argomento più che attuale l'abbandono dell'italiano da parte di altri publisher con budget di ben altro spessore. Koei Tecmo merita senz'altro un plauso per aver tradotto tutti i testi ed i menu di gioco nel nostro bistrattato idioma. Il parlato invece è presente in giapponese, inglese ed anche in cinese.

Giocabilità arricchita e migliorata

- L'introduzione delle nuove mosse Mutastato va a rinfrescare un gameplay che in passato si basava solo sulle combo date dall'alternanza dei due attacchi disponibili e che era fortemente legato al livello del personaggio: nelle prime fasi di gioco i colpi a disposizione erano davvero troppo pochi. Ora invece è possibile creare combo spettacolari da subito proprio grazie all'introduzione delle nuove meccaniche, rendendo più divertente l'utilizzo di personaggi anche di basso livello, favorendo quindi la voglia di sperimentare tutti, o quasi, i comandanti presenti.

Odio

Tecnicamente uno scempio!

- Inutile fare giri di parole: Dynasty Warriors 9 tecnicamente delude su tutti i fronti. La versione da noi provata è quella Xbox One X, e le mie aspettative non erano di certo altissime, ma considerando l'enorme potenza dell'ammiraglia di casa Microsoft mai mi sarei aspettato tutti questi problemi. Partiamo dal frame-rate: i 60 fps sono pura utopia al momento. Il gioco si mantiene abbastanza fluido in entrambe le impostazioni grafiche presenti: Azione, che dovrebbe prediligere il frame-rate e Filmato, che dovrebbe avere una frame-rate bloccato a 30 fotogrammi al secondo con un boost alla definizione. Come avrete certamente notato sono costretto ad usare il condizionale perché, in entrambi i casi, il raggiungimento anche dei soli 30 fps non è affatto scontato. Tra le due modalità vi consiglio caldamente la modalità Azione: le differenze a livello di definizione sono impercettibili, il framerate zoppica in entrambi i casi, ma almeno ho notato un minore tearing, poichè in questo festival della scarsa ottimizzazione si palesa anche questo problema, soprattutto all'interno di città e forti. Fortunatamente i cali notati non influiscono troppo sul gameplay, presentandosi principalmente durante gli attacchi Musou in mezzo a centinaia di soldati nemici. Resta comunque un quadro sconfortante anche perchè la definizione nativa è lontana anni luce dai 4K di cui è capace la console.

Un altro enorme problema è lo streaming ed il relativo caricamento delle textures: anche in questo caso ho assistito a difetti che mai mi sarei aspettato di trovare nel 2018. Dopo ogni caricamento, ad esempio dopo una cut-scene o uno spostamento rapido, il gioco fatica a caricare le textures ed il panorama che ne consegue è desolante. Peccato però che anche dopo esser state caricate, lo spettacolo non sia nulla di eccezionale, anzi, pare quasi un gioco della scorsa generazione a causa della bassa definizione generale. Questo aspetto è stato in parte mitigato con l'introduzione dell'ultima patch, ma certamente non risolto. Un altro difetto che mi ha dato molto fastidio è la realizzazione dei personaggi: se i volti risultano ben definiti e caratterizzati, dal collo in giù purtroppo il discorso cambia offrendo un forte ed evidente stacco di definizione tra il viso ed il resto del corpo dei personaggi; finchè siamo ad una certa distanza dall'obiettivo il risultato è accettabile, ma nei primi piani la differenza di realizzazione è evidente e davvero fastidiosa.

Come se tutti questi problemi non bastassero, il gioco è afflitto anche da un discreto pop up che riguarda la vegetazione e, specialmente, le truppe sul campo di battaglia. Queste ultime si comportano in un modo assolutamente anomalo: in lontananza i piccoli soldati saranno delle macchiette nere animate in maniera imbarazzante, avvicinandomi ad essi cominciano a guadagnare definizione, ma qui interviene un problema davvero strano probabilmente dovuto al bassissimo framerate in cui sono rappresentate da lontano e che portano questi piccoli gruppi a spostarsi repentinamente al nostro avvicinarsi, quasi come se il gioco contasse i passi dei soldati e poi, in loro prossimità, si accorga dell'errore commesso riportandoli al punto "corretto" che sarà inevitabilmente lontano da quello che pochi attimi prima vedevo su schermo. Difficile da spiegare a parole, ma la cosa peggiore è che il risultato finale è davvero brutto da vedere. Fortunatamente quasi tutti questi problemi affliggono il gioco durante le fasi di esplorazione, durante gli scontri la frenesia dei combattimenti riesce a distrarci dalla deludente realizzazione tecnica che affligge Dynasty Warriors 9.

Alcune meccaniche che sanno di vecchio

- Come vi ho già detto il gioco ci propone un sacco di meccaniche inedite per la serie, peccato però che la loro realizzazione mi ricordi giochi di almeno due generazioni fa. La fase stealth ad esempio è impacciatissima, le animazioni durante l'utilizzo del rampino sono pessime e stesso dicasi per la fauna selvaggia: vedere un orso camminare sarà davvero uno spettacolo grottesco. Non sfuggono a questa triste situazione l'uso dell'arco e della canna da pesca, anche in questi casi la sensazione di stare giocando ad un gioco di parecchi anni fa è davvero forte. Conclude questo quadro quasi sconcertante la realizzazione delle cut-scenes mediante il motore di gioco: anche in questo caso preparatevi ad un viaggio nel passato con i personaggi più che ingessati, con animazioni davvero brutte e a volte addirittura ridicole e totalmente fuori contesto.

Cambio personaggio complicato

- Ci vuole una bella testa ad offrire qualcosa come 90 personaggi giocabili per poi rendere eccessivamente complicata la possibilità di cambiarli. All'inizio della modalità storia abbiamo la possibilità di scegliere tre delle cinque fazioni disponibili, con un solo personaggio per ognuna. Non allarmatevi perchè non ci vorrà molto per sbloccarne altri, sarà sufficiente proseguire nella storia ed in poco tempo avremo un buon numero di ufficiali tra cui scegliere. Peccato però che i programmatori abbiano avuto la geniale idea di rendere davvero complicata la possibilità di cambiarli. Non è infatti possibile farlo in un momento qualsiasi del gioco, siamo invece obbligati a concludere la partita, creandone una nuova caricando uno dei capitoli già compiuti, potendo infine selezionare un nuovo personaggio. Un scelta abbastanza insensata.

Tiriamo le somme

Da grandissimo appassionato della serie non posso nascondere la delusione e l'amarezza che ha suscitato in me Dynasty Warriors 9. L'idea di un enorme mondo da esplorare liberamente in cui massacrare a suon di combo esagerate migliaia e migliaia di nemici era per me un sogno, e le premesse per questo nuovo capitolo erano davvero interessanti. Purtroppo però il sogno è realizzato solo in parte: ho davvero apprezzato la nuova natura open world, i nuovi colpi a nostra disposizione e l'assoluta libertà d'azione, ma tutto questo viene oscurato da una realizzazione tecnica assolutamente insufficiente, anche sulle console più potenti. Inoltre molte delle nuove meccaniche proposte sanno di vecchio, andando a compromettere ulteriormente il giudizio. Le idee buone c'erano tutte, aggiungere un mondo aperto e molti aspetti ruolistici alla frenesia dei combattimenti tipici della serie poteva essere la formula perfetta per riuscire finalmente a solleticare l'interesse di un pubblico maggiore nei confronti dei Musou, invece le scarse capacità e la fretta di uscire hanno complicato terribilmente la situazione, riuscendo nella difficile impresa di rendere Dynasty Warriors 9 un prodotto ancora più di nicchia rispetto ai suoi predecessori.
6.5

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