Recensione - Dead Alliance
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Prima di affrontare modalità e gameplay del nuovo titolo zombesco di IllFonic, è bene fare un accenno al particolare sistema di contenuti di Dead Alliance, perché il modo in cui è venduto è quantomeno atipico. E' infatti possibile acquistare al prezzo di 24,99 Euro il pacchetto multiplayer del titolo, che permette ai giocatori di affrontare qualunque modalità e mappa in partite classificate o private contro amici e sconosciuti, ma chi vuole un'esperienza più completa può prendere l'upgrade single player a 19,99 Euro (o i due pacchetti in bundle a un totale di 39,99 Euro, con uno sconto quindi di 5 Euro), potendo così sfidare in locale i bot o una modalità sopravvivenza solitaria dove scoprire la (prevedibilmente limitata) trama del titolo. Sorprendentemente è anche tutto doppiato in italiano, una rarità per le produzioni indipendenti.Chiariti questi dettagli, vediamo di cosa si tratta. Dead Alliance sembra, in un certo senso, un prodotto d'altri tempi, quando su PC, spuntavano come funghi gli sparatutto budget che tentavano (solitamente invano) di offrire esperienze simili a Call of Duty a un prezzo inferiore e per PC meno potenti. Per l'appunto, il titolo di IllFonic prende in prestito le basi FPS degli sparatutto di guerra da Modern Warfare in poi: movimenti frenetici, sprint, ironsight, classi personalizzabili, il tutto all'interno di arene che sono veri e propri campi di battaglia con case semidistrutte, macchine bruciate, buche causate dalle esplosioni e così via. Se nell'ultimo decennio avete messo mano ad un FPS di guerra conoscete già il loop del gameplay di Dead Alliance, incluse le ricompense uccisione.
Dead Alliance però non è solo un banale clone di Call of Duty, ma offre un'esperienza inedita andando a prendere elementi da un altro genere parecchio popolare nell'ultimo decennio: i survival a tema zombi. Le già frenetiche e caotiche arene del titolo dove eliminare gli altri giocatori (o bot) sono infatti popolate da orde sempre crescenti di pericolosi non-morti, rendendo la guerra davvero surreale. Si presentano così diversi dilemmi tattici, come il puntare all'uccisione di un nemico esponendosi però ai morsi letali degli zombi, oppure sparare ad un nugolo di non-morti rivelando però la nostra posizione ai nemici. Ma gli zombi però qui non sono solo una mortale decorazione, ma un vero e proprio elemento tattico da sfruttare abilmente. Non solo è infatti possibile farsi inseguire o attirarli con appositi gadget, ma addirittura è possibile trasformarne alcuni in nostri alleati, che andranno così in orda a grande velocità verso il primo nemico che troveranno.
MX Video - Dead Alliance
Qualsiasi modalità scegliate infatti, gli zombi sono un elemento chiave delle battaglie. Ogni sfida inizia con pochi vaganti lenti e deboli a rendere la sfida più movimentata, ma col passare dei minuti si viene rapidamente sopraffatti dalle ondate sempre più forti e numerose. Iniziano infatti a spuntare presto variazioni di ogni genere: mutazioni che ricordano quelle di The Last of Us, zombi corridori, altri che si fanno esplodere contro i giocatori. Ma anche qui la tattica la fa da padrona: trasformando infatti vaganti più potenti in alleati è possibile ottenere diverse uccisioni a sorpresa sulla concorrenza prima che riescano ad abbattere la minaccia. Un colpo di coltello è sufficiente contro qualunque tipo di zombi, ma non sempre c'è il tempo di andare avanti nel corpo a corpo, specie quando il numero di non-morti diventa enorme.
La minimappa per fortuna mostra sia gli zombi in circolazione che i nemici quando sparano, e mostra in rosso gli zombi trasformati dai nemici che i giocatori hanno già individuato. Ci sono comunque altri "trucchetti" che i giocatori possono mettere in pratica: a parte equipaggiamenti per attirare o trasformare zombi o migliorare la portata del radar, ci sono anche ricompense uccisione come introdotte nei già citati Call of Duty. Un radar che mostra tutti i nemici sulla mappa, una specie di "cecchino esplosivo" capace di eliminare un qualunque giocatore nascosto in un'area, ma anche un vero e proprio approvvigionamento che contiene nientemeno che uno zombi potenziato che vagherà la mappa per raccogliere uccisioni per il proprio "padrone". Queste ricompense possono significare molto nel proseguimento delle battaglie, ma a differenza di alcuni dei CoD più recenti non c'è nessun premio capace di elargirci anche dozzine di uccisioni facili. Se volete uscire vincitori dovrete usare bene i vostri colpi e sfruttare al meglio gli zombi: ben poche scorciatoie presenti. Per altro il TTK (time to kill) è abbastanza alto, quindi ci vogliono tanti colpi per eliminare qualcuno: questo sicuramente limita il potenziale dei camper e premia il gioco dinamico.
Le modalità di gioco non mancano di mettere pepe a un'idea di gioco già di suo molto intrigante. Parliamo di solo 6 mappe differenti tra loro, tutte tra l'altro piuttosto piccole, ma le modalità sono di ogni tipo. Da modalità piuttosto intuitive come il tutti contro tutti e il deathmatch a squadre passando per una specie di cattura la bandiera dove si conquistano le taniche avversarie fino a un bizzarro esperimento simil-MOBA dove tra zombi che fanno da mob che combattono per i due team, basi da conquistare e respawn limitati i campi di battaglia si trasformano in un gioco molto più tattico di posizionamento e conquista dei territori. Qualora acquistiate la componente single player del titolo, avrete inoltre modo di provare tutte queste modalità anche contro i bot dell'IA in locale in due difficoltà (Normale e Difficile, anche se i nomi più appropriati sarebbero "stupido" e "un po' meno stupido" vista la loro qualità non eccelsa). C'è inoltre una modalità sopravvivenza single player, dove girare per le mappe multiplayer sopravvivendo ad orde di zombi sempre più numerosi e potenti, alla ricerca delle bolle di sicurezza che proteggono il giocatore dal pericoloso feromone zombi mentre è anche alla ricerca di equipaggiamenti sparsi per la mappa per potenziarsi con armi ed oggetti migliori.
In questa modalità troviamo anche un minimo di storia, e affrontando le varie sequenze si può iniziare a capire qualcosa in più su com'è scoppiata l'epidemia e come il nostro eroe si sia trovato in questa situazione poco fortunata, solo contro centinaia di feroci non-morti. Non aspettatevi comunque una trama al cardiopalma, le poche informazioni emergono attraverso discussioni radio tra una sparatoria e l'altra. La longevità è quindi data soprattutto dal comparto multiplayer, con obiettivi per il punteggio giocatore davvero lunghi da ottenere, nonché tutte le personalizzazioni costose da ottenere, tra mirini migliorati, equipaggiamenti intriganti ed armi nuove, basate ovviamente su armamenti esistenti nella realtà.
Commenti