Recensione - Pillars of Eternity: Complete Edition
di
Mirko Rossi / Thor
P
Il Gioco
Se come il sottoscritto avete già superato la soglia dei trenta, sicuramente vi ricorderete degli anni d’oro dei GdR “puri”, quelli fatti di statistiche, classi, razze, tiri di dadi, storie appassionanti e tanta, tantissima strategia. Anni in cui saghe come Baldur’s Gate, Fallout, Planescape: Torment e Icewind Dale monopolizzavano l’attenzione degli appassionati di videogiochi trasportando nel mondo virtuale tutto il fascino dei giochi di ruolo cartacei. Un periodo magico durato meno di 10 anni che, con l’avvento delle nuove tecnologie, ha dovuto inesorabilmente cedere il passo ad una nuova generazione di titoli meno tecnici e improntati ad una maggiore immediatezza. Un passaggio di testimone forse inevitabile, che però ha lasciato dietro di sé numerose “vittime”, ovvero quegli appassionati costantemente alla ricerca di una nuova IP capace anche solo di avvicinarsi ai mostri sacri del passato. Pillars of Eternity: Complete Edition nasce proprio dalle ceneri di questa gloriosa epoca con l’obiettivo di riproporre un’esperienza ruolistica vera sin dalle fasi iniziali. La storia, come da tradizione del genere, mette il giocatore nei panni di un protagonista dal passato abbastanza incerto, lasciandolo libero di plasmare il proprio alter-ego. Di lui sappiamo solo che attualmente sta viaggiando, così come molti altri, su un carro diretto a Valdoro, famosa città di frontiera del mondo di Eora, e che sembra essere affetto da una misteriosa malattia. La situazione ovviamente non tarderà a precipitare e il protagonista si ritroverà suo malgrado in possesso di un misterioso potere che gli permetterà di entrare pericolosamente in contatto con le anime delle altre persone, diventando così un Osservatore. Mi fermo qui per non privare nessuno del piacere della scoperta ma anche perché il resto, passato e futuro, sarà tutto nelle mani del giocatore, a partire proprio dalla creazione del protagonista da effettuare utilizzando un corposo editor che, come prevedibile, privilegia soprattutto gli aspetti ruolistici limitando la personalizzazione estetica ad un set di scelte non particolarmente ampio.Questo però non vuol dire che in Pillars of Eternity: Complete Edition non sia possibile caratterizzare il proprio personaggio, anzi. Dopo aver scelto il sesso si deve innanzitutto selezionare una razza tra le 6 disponibili, ognuna delle quali propone più varianti, per poi passare a decidere quale classe impersonare. Qui le scelte base disponibili sono addirittura 11, a cui si aggiungono alcune specializzazioni che accompagnano il giocatore alla classica schermata di personalizzazione degli attributi tramite punti abilità. Conclusa questa fase si passa infine a delineare le origini del protagonista, le sfumature culturali ed il suo aspetto estetico, così da poter affinare ulteriormente la caratterizzazione. Il ventaglio di scelte a disposizione è davvero vasto e comprende praticamente ogni razza standard come Umani, Elfi e Nani, a cui si affiancano però alcune creature inedite come gli Aumaua, dei curiosi giganti dalla pelle bluastra, gli Orlan, dei minuscoli esseri dotati di lunghe orecchie pelose, o i Deiformi, misteriose creature metà uomo e metà animale. Stesso discorso vale per le classi, che vedono alcune interessanti aggiunte come il Cantore e il Cipher affiancare le numerose scelte tradizionali presenti. Pillars of Eternity: Complete Edition propone inoltre un background storico originale e una mitologia propria attraverso i quali è possibile delineare con maggiore precisione le origini del proprio alter-ego, il suo vissuto e il suo carattere. Dettagliare nel modo corretto tutte le opzioni a disposizione del giocatore senza spendere un fiume quasi inesauribile di parole sarebbe praticamente impossibile. Il punto fondamentale è che, proprio come ci si aspetterebbe in un titolo di questo tipo, ogni scelta fatta in questa fase ha un effetto tangibile sul personaggio e ne condiziona in modo coerente non solo le sembianze ma anche, e soprattutto, le caratteristiche di base, che andranno poi ad influire sensibilmente sull’esperienza di gioco.
MX Video - Pillars of Eternity: Complete Edition
Una volta completata la creazione del personaggio, veniamo catapultati rapidamente all’interno della sequenza iniziale, che fungerà anche da pratico tutorial. Pillars of Eternity: Complete Edition è un GdR di stampo classico con visuale isometrica nel quale il giocatore controlla un party di personaggi formato da un massimo di 6 elementi. Il sistema di controllo “ibrido” mescola le meccaniche tipiche dei titoli per PC alle funzionalità dei pad moderni, offrendo una discreta varietà di approcci differenti. Per muovere il gruppo, o anche solo un singolo membro della compagnia, il giocatore può infatti utilizzare la levetta sinistra, come in un classico titolo action, oppure scorrere la visuale con la levetta destra per poi selezionare una destinazione sulla mappa, sfruttando la croce direzionale per aumentare o diminuire il livello di zoom. Tramite i tasti frontali è possibile interagire con il mondo di gioco o accedere all’inventario mentre i tasti dorsali e le levette vengono utilizzati rispettivamente per selezionare i membri del gruppo o per accedere ai due menu circolari dedicati alle azioni rapide e alla gestione dei combattimenti. Il sistema di controllo include anche delle combinazioni di tasti alternative, che permettono per esempio di selezionare rapidamente un membro del party tramite l’uso dei tasti dorsali e della levetta sinistra o di passare rapidamente in rassegna i punti di interesse presenti in un’area sfruttando una combinazione simile. Nel gioco è incluso anche un semplice sistema di crafting, raggiungibile tramite l’inventario, che consente di consumare le risorse raccolte per creare pozioni, pergamene o nuovi incantesimi. Pillars of Eternity: Complete Edition si concede anche una piccola deriva “gestionale”, rappresentata dalla presenza nel gioco di una Fortezza, che il giocatore potrà riparare e migliorare nel corso dell’avventura per ottenere dei preziosi power-up.
Tramite il menu delle azioni rapide, raggiungibile premendo il grilletto analogico sinistro solo durante le fasi di esplorazione, è invece possibile accedere rapidamente alla mappa, all’inventario, al diario di gioco e a molte altre utili funzioni mentre il menu destinato ai combattimenti, mappato sul grilletto destro, garantisce l’accesso ad una vasta gamma di opzioni, per lo più relativa alle abilità specifiche del personaggio selezionato. Da questo menu, attivabile in qualunque momento, è infatti possibile selezionare attacchi ed incantesimi, cambiare il set di armi in uso, utilizzare eventuali oggetti di supporto inseriti nel menu di scelta rapida e così via. Pillars of Eternity: Complete Edition, pur non essendo un titolo action, non può infatti esimersi dal proporre una buona quantità di combattimenti, gestiti in tempo reale ma con il supporto dell’immancabile funzione di pausa, attivabile in qualunque momento tramite la semplice pressione di un tasto. Il ventaglio di opzioni a disposizione del giocatore, anche in questo caso, è estremamente vasto e diversificato in base alle caratteristiche del personaggio attualmente selezionato e all’equipaggiamento in uso. La dinamica degli scontri, in ogni caso, basa tutto su due caratteristiche principali: Resistenza e Salute. Ogni volta che uno dei personaggi viene colpito vengono sottratti punti ad entrambi i parametri ma la loro importanza è differente. Una volta che la Resistenza arriva a zero il personaggio perde conoscenza fino alla fine del combattimento, mettendo la salvezza del gruppo nelle mani dei membri ancora in piedi. Concluse le ostilità il malcapitato però si riprende e recupera rapidamente la Resistenza mentre i punti Salute invece non vengono recuperati al termine del combattimento. E qui le cose iniziano a farsi più serie. Se tutti i personaggi perdono conoscenza durante uno scontro il gioco finisce e se il contatore dei punti Salute arriva a zero il personaggio in questione può restare menomato o addirittura morire definitivamente. Per fortuna per recuperare le forze, e guadagnare anche qualche prezioso potenziamento temporaneo, basta far riposare i personaggi in un punto di ristoro o allestirne uno improvvisato consumando delle scorte da campo.
Come in ogni gioco di ruolo che si rispetti, anche in Pillars of Eternity: Complete Edition i personaggi guadagnano punti esperienza per ogni azione compiuta, aumentando conseguentemente di livello fino a raggiungere il level cap, innalzato al livello 16 con l’ultima espansione. Ad ogni step i personaggi ricevono punti da spendere per incrementare una o più caratteristiche scelte tra le 5 disponibili e possono accedere a nuove abilità. Anche in queste fasi il titolo si rivela molto approfondito e ricco di dati numerici da considerare con attenzione se si vuole sopravvivere a lungo. Pur non basandosi su un regolamento ufficiale dal nome altisonante il GdR sviluppato da Obsidian poggia infatti su un sistema estremamente complesso fatto di regole, statistiche, probabilità e tiri dadi virtuali, tutti aspetti che vengono gestiti dietro le quinte dal motore di gioco senza che chi impugna il pad si debba preoccupare troppo. Questo però non vuol dire che il giocatore possa dimenticarsi di questa componente, anzi. Proprio per via di queste innumerevoli variabili la crescita dei personaggi, la gestione dell’inventario, la pianificazione degli scontri e la gestione tattica degli stessi ricoprono sempre un ruolo fondamentale in Pillars of Eternity: Complete Edition, differenziandolo notevolmente dai titoli più votati all’azione. Per sopravvivere bisogna tenere sempre in considerazione le caratteristiche del proprio party ma anche la disposizione dei vari componenti sul campo di battaglia, le linee di tiro e l’eventuale fatica accumulata nel corso dell’avventura, che andrà ad influire negativamente sulle statistiche.
Per dare vita al mondo di gioco presente in Pillars of Eternity: Complete Edition, gli sviluppatori hanno deciso di affidarsi al famoso motore di gioco Unity, capace anche in questo caso di raggiungere una risoluzione FullHD a 30fps con un ottimo livello di dettaglio. Trattandosi di un titolo con visuale isometrica, l’impatto grafico globale non lascia sicuramente a bocca aperta, ma grazie ad un design molto ispirato e alla presenza di tanti effetti speciali di buona qualità il risultato è comunque notevole. Concludo con una nota riguardante i contenuti e la longevità. Pillars of Eternity: Complete Edition, come detto in apertura, include il gioco base più le due espansioni pubblicate successivamente. Per portare a termine le sole quest principali a difficoltà normale si impiegano almeno 40 ore, che possono facilmente raddoppiare se si cerca di completare ogni singolo incarico secondario. Come se non bastasse, il gioco include 5 livelli di difficoltà differenti, a cui si aggiungono due opzioni extra attivabili a piacimento, che permettono di rendere ancora più estrema l’esperienza ruolistica. Coloro che non amano la lingua inglese infine saranno contenti di sapere che Pillars of Eternity: Complete Edition è completamente sottotitolato in italiano, il che permette a tutti di apprezzare l’imponente mole di dialoghi e documenti presente nel gioco.
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