Recensione - Rise & Shine
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Gamearth è un mondo abitato da eroi dei videogiochi, che a turno prima o poi vengono tutti chiamati a salvare il mondo. C'è chi lo fa più spesso, come i muscolosi protagonisti dei giochi d'azione, chi un po' meno, ma il destino prima o poi chiama tutti. Un prevedibilmente distruttivo attacco robot mette in ginocchio questo "giocoso" mondo, e tocca stavolta a un giovanotto di nome Rise salvare tutti. Ma è solo un bambino, cosa potrà mai fare? Per fortuna, davanti ai suoi occhi viene sconfitto un eroe esageratamente simile al Link della saga di The Legend of Zelda, il quale gli dona un'arma: non una spada, non un arco, né tantomeno una fionda, ma una pistola potente e... senziente.Questa pistola di nome Shine (da qui il titolo del gioco, Rise & Shine) può essere potenziata man mano con novità di ogni genere: la più importante sono sicuramente i proiettili telecomandati, che possono essere usati per risolvere enigmi ma anche per colpire alle spalle pericolosi nemici, passando poi per vari tipi di proiettili speciali come per esempio quelli elettrici, utili per mandare in corto circuito trappole o porte. Ma non è nemmeno questo l'elemento più surreale di Shine, ma piuttosto il fatto che parla, e che ha creato un legame indissolubile con Rise.
MX Video - Rise & Shine
La trama si esaurisce più o meno qui: interazione coi personaggi a parte non c'è un grande sviluppo narrativo. Tutto sta gameplay. E quello funziona: si tratta di un run 'n' gun bidimensionale a scorrimento laterale dove il giovane protagonista può usare Shine per sparare ai numerosi nemici, nonché usare le coperture (distruttibili) che gli scenari offrono per pararsi dai loro di colpi, o in alternativa usare le schivate. Grazie alla sua arma speciale può anche effettuare il doppio salto, utile nelle fasi di esplorazione, ma per lo più si combatte: piccoli robot vengono alternati a bestie cattive più grandi da battere anche con l'astuzia, il tutto con l'aggiunta di sono trappole come torrette e mine antiuomo a cui fare moltissima attenzione.
A proposito di astuzia, non mancano nemmeno numerosi puzzle, tant'è che gli sviluppatori del gioco descrivono Rise & Shine come un "think and gun", un "pensa e spara". Usando soprattutto la meccanica dei proiettili telecomandati infatti è possibile arrivare in zone altrimenti irrangiungibili per azionare leve, disattivare trappole o distruggere barriere, andando così ad alternare le fasi più action con momenti ragionati. Troviamo anche combattimenti dove non solo bisogna guidare questi proiettili in posti difficili da raggiungere, ma nel frattempo bisogna anche occuparsi di eliminare i nemici in maniera normale oltre a schivare i loro colpi. Quest'ultimo fattore è importantissimo, perché il povero Rise difficilmente resiste a più di un paio di colpi, quindi è importante imparare ad evitare ogni insidia. Per fortuna i checkpoint sono distribuiti abbastanza generosamente.
Il gameplay sostanzialmente non cambia nel corso delle poche ore dell'avventura, se non per le battaglie boss di fine o metà livello: qui bisognerà solitamente schivare una gran quantità di colpi immediatamente letali mentre si cerchiamo un modo per danneggiare il nemico, impersonato solitamente da qualche gigantesco robot o navicella aliena. E' soprattutto in queste fasi che la difficoltà abbastanza consistente di Rise & Shine si fa sentire: nulla di paragonabile a giochi "cattivi" come Shovel Knight o Super Meat Boy, ma c'è un ottimo livello di sfida, aumentabile poi sbloccando difficoltà aggiuntive. Questo poi è l'unico reale elemento che può dare longevità aggiuntiva al titolo, non essendoci modalità ulteriori o elementi multiplayer. In compenso, c'è una curata traduzione in italiano di tutti i testi del gioco: non sono presenti dialoghi parlati e la narrazione avviene quasi interamente attraverso dei fumetti a video.
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