Recensione - Batman: Return to Arkham
di
Mirko Rossi / Thor
P
Il Gioco
Nel lontano 2008, forti del ritrovato interesse del pubblico conseguente al successo della saga cinematografica diretta da Christoper Nolan, Warner Bros ed Eidos decisero di scommettere nuovamente su uno dei supereroi più apprezzati di sempre affidando lo sviluppo di un nuovo videogioco ai promettenti ragazzi di Rocksteady Studios. L’obiettivo era quello di rendere finalmente giustizia all’universo DC con un titolo capace di catturare la vera essenza di Batman e mettere i giocatori nei panni del temuto uomo pipistrello. Con queste premesse vide la luce nel 2009 Batman: Arkham Asylum, un titolo d’azione in terza persona ambientato proprio nel manicomio criminale di Arkham nel quale i giocatori impersonavano il Cavaliere Oscuro con l’obiettivo di impedire al Joker ed ai suoi molti alleati di mettere in atto un ingegnoso piano criminale. Il titolo offriva al giocatore l’opportunità di sperimentare in prima persona non solo le potenzialità offensive di Batman con un combat system di qualità ma anche di cimentarsi in appassionanti sezioni investigative, nelle quali sfruttare numerosi gadget in perfetto stile Wayne, o di terrorizzare i nemici approfittando delle abilità stealth del protagonista, il tutto all’interno di un’adrenalinica avventura capace di tenere incollati i giocatori allo schermo dall’inizio alla fine.Il gioco fu un grande successo a cui fece seguito, nel 2011, Batman: Arkham City. Questo secondo capitolo, sviluppato sempre da Rocksteady Studios, proseguiva sulla strada tracciata dal suo predecessore espandendone le potenzialità con alcune nuove meccaniche, una nuova ambientazione aperta e l’introduzione di un protagonista “secondario” del calibro di Catwoman. Proprio come il precedente episodio, anche Arkham City ottenne ottimi risultati di pubblico e critica, gettando le basi per uno dei titoli più apprezzati di questa generazione, Batman: Arkham Knight, che nel 2015 concluse nel miglior modo possibile la trilogia dimostrando al mondo come fosse ancora possibile creare ottimi giochi su licenza. Batman: Return to Arkham, data la sua natura di remasted, non include questo ultimo capitolo limitandosi a riproporre in edizione completa i due episodi old-gen , supportandoli con un motore grafico aggiornato per sfruttare al meglio la potenza delle piattaforme più recenti. Come di consueto per le nostre recensioni di giochi rimasterizzati non mi soffermerò quindi oltre sulle caratteristiche base dei due titoli, rimandandovi alle nostre precedenti recensioni (che potete trovare qui e qui) per eventuali approfondimenti sulle meccaniche di gioco o sulla trama.
MX Video - Batman: Return to Arkham
Partiamo dunque analizzando i contenuti presenti nel titolo rimasterizzato da Virtuos Games che, come già detto, include Arkham Asylum ed Arkham City completi di tutti i DLC pubblicati nel corso degli anni. Il primo capitolo si arricchisce dunque di 2 nuove sfide intitolate “Completamente Pazzo” e “Incubo dello Spaventapasseri”, nelle quali dovremo sopravvivere il più a lungo possibile rispettivamente combattendo contro gli avversari o sfuggendo alle attenzioni del minaccioso Spaventapasseri, e di altre 4 mappe specifiche nelle quali mettere alla prova le nostre abilità come combattenti o come cacciatori silenziosi. Questa edizione rimasterizzata include inoltre la possibilità di impersonare il Joker in 8 incarichi speciali che si vanno ad aggiungere a quelli presenti nel titolo originale per un totale di ben 30 sfide differenti.
Ancora più corposa l’offerta dedicata al secondo capitolo della serie che include i pacchetti di costumi alternativi per Batman, tutti i contenuti extra dedicati a Robin e Nightwing che aggiungono non solo nuovi personaggi ma anche nuove sfide, skin aggiuntive e gadgets inediti, e l’espansione intitolata “La vendetta di Harley” che, come suggerisce il titolo, vedrà Batman impegnato a combattere contro l’affascinante psicopatica in una missione ambientata dopo gli eventi narrati in Arkham City. Proprio come accadeva nei titoli originali alcuni di questi contenuti aggiuntivi potranno essere utilizzati sin da subito mentre altri dovranno essere sbloccati completando i giochi o alcune sfide specifiche, così da garantire una moderata libertà di scelta ai giocatori.
Da un punto di vista tecnico Batman: Return to Arkham sfrutta la quarta versione del motore grafico Unreal Engine, capace di raggiungere una risoluzione FullHD a 30fps e che presenta numerosi aggiornamenti rispetto a quanto visto in passato, tra cui textures in alta definizione, un sistema di illuminazione completamente rivisto, una maggiore distanza visiva e la presenza di numerosi effetti particellari inediti. Praticamente invariati il sistema di controllo, fedele all’originale, ed il comparto audio, come in origine completamente tradotto in italiano e che beneficia della presenza di molti dei doppiatori ufficiali della serie animata.
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