Recensione - Grand Prix Rock 'N Racing
di
Győző Baki / Baboy
P
Il Gioco
Grand Prix Rock 'N Racing utilizza come base il predecessore Rock 'N Racing Off Road DX, ma abbandona i livelli stile cross con jeep dalle ruote enormi per passare alle gare di Formula 1 o comunque di monoposto a ruote scoperte, con la loro guida tecnica e tipiche piste. Nel precedente titolo c'era un'unica telecamera fissa che inquadrava in visuale isometrica il tutto, mentre qui si passa a un look più "zoommato" che, pur sempre dall'alto, segue il giocatore senza però mai ruotare l'inquadratura; pertanto il giocatore è spesso chiamato a guidare anche "al contrario" quando guida verso il basso della visuale a "testa in giù". Ci si fa presto l'abitudine, non disperate.Ritorna anche lo stile grafico del primo capitolo, che risulta piacevole seppur non molto dettagliato, caratterizzato da oggetti 3D misti a voxel (come i blocchi di Minecraft) conferendo al tutto un effetto pixel art tridimensionale. Look retrò ma moderno insomma, con tanto di illuminazione dinamica e colori vibranti. E non è solo il look ad avere un'impostazione old school.
MX Video - Grand Prix Rock 'N Racing
La guida, infatti, è quanto di più classico e arcade ci possa essere. Si accelera e si frena coi due grilletti e si impartisce la direzione con l'analogico sinistro: tutto qui, anche se è possibile attivare opzionalmente il cambio manuale. La guida è molto sensibile ma molto semplice, e ci si destreggia abilmente anche tra curve a gomito con ben pochi elementi realistici a fermarci, anche se esagerando con il gas è comunque possibile perdere in controllo e finire in testacoda. E' persino possibile guadagnare del turbo durante le frenate, un po' come il sistema ERS/KERS che abbiamo imparato a conoscere in Formula 1 in questi anni. Non ci si sono danni ma le gare sono corte, e raramente c'è tempo per rimediare a uno sbaglio.
A proposito di Formula 1, non sono solo le macchine che ricalcano quello stile, ma anche le piste: troviamo 10 percorsi che copiano con molta libertà artistica e poca volontà di precisione assoluta diversi classici della Formula 1 come la pista di Montreal o di Silverstone, aggiungendo anche un ovale che ricalca Indianapolis. Con ben 19 avversari agguerriti guidati dall'IA non è facile arrivare primi, ma dopo ogni risultato è possibile aggiornare la macchina, andando a facilitare gli eventi successivi. Non è indispensabile vincere in ogni gara, ma alla fine della decima gara conviene aver fatto più punti di tutti: solo così si vince il campionato.
Grand Prix Rock 'N Racing non finisce però qui, perché c'è anche una seconda modalità: Time Trial. In questa variante si corre solamente contro il cronometro, ed è anche un buon modo per allenarsi a conoscere al meglio le dieci piste presenti nel gioco. A questo si aggiunge poi il multiplayer locale, che permette fino a 4 giocatori di affrontarsi in qualunque circuito. Sicuramente è la modalità più spassosa del gioco.
Amore
Formula 1 old school
- Grand Prix Rock 'N Racing ci porta indietro di tanti, tantissimi anni. La grafica è tridimensionale ma combina poligoni semplici, colori vibranti, e persino elementi creati con voxel per creare un'atmosfera nettamente old school, con effetti di luce ed elementi 3D per modernizzare il tutto. Anche il sistema di guida è quanto di più classico ci possa essere: visuale dall'alto, comandi molto sensibili, velocità elevatissime, e si sfreccia su ricreazioni abbastanza fantasiose di alcune delle piste del calendario di Formula 1.Odio
Potenziamenti penalizzanti
- Grand Prix Rock 'N Racing soffre però di un controsenso davvero surreale. Nelle prime fasi di gioco, all'inizio del campionato, la macchina presenta pochissimi aggiornamenti ed è incredibilmente lenta: se i piloti davanti a noi non fanno incidenti, è quasi impossibile arrivare nella top 10. Andando avanti, a ogni gara è possibile migliorare la macchina, che diventa molto più competitiva, ma per assurdo anche estremamente instabile, con testacoda e comportamenti della fisica molto imprevedibili che stonano con lo spirito arcade del titolo e costringono a una guida fin troppo cauta. In pratica è più facile guidare bene e vincere con una macchina aggiornata a metà, perché potenziando tutto non si sta praticamente in strada.Guida imprevedibile
- Aggiornamenti o meno, un grave problema è appunto la guida imprevedibile. A volte andando dritti senza minimamente curvare vi troverete in testacoda per velocità eccessiva, altre volte passerete come nulla fosse. Sfiorare avversari a volte ci manda in aria per vari secondi, altre volte ci fa guadagnare velocità. Passare sui cordoli certe volte ci fa guadagnare tempo a non finire, altre volte rende la macchina letteralmente incontrollabile, e lo stesso vale per l'erba. Non si sa mai con certezza cosa succederà, e non si tratta di essere abili o meno, è proprio un'imprevedibilità che costringe il giocatore a guidare fin troppo cauto.Il ritorno della fisica maledetta
- In Rock 'N Racing Off Road DX l'imprevedibile fisica era alla causa di molti dei problemi del gioco, e gli stessi problemi tornano qui. Non essendoci salti o dislivelli questo si nota meno di prima, ma toccate un'altra macchina, salite sul cordolo o perdete semplicemente un po' il grip, e pregate che la vostra macchina non decolli a 10 metri da terra. Okay, non ci sono danni, ma con gare da 3-4 giri non è facile vincere perdendo mezzo giro per un incidente eterno tra cappottamenti e scontri, considerato che anche l'IA che non si fa problemi a schiantarsi contro di noi causando questi incidenti.Tiriamo le somme
Incidenti imprevedibili e poco convincenti, una guida incostante e un'IA incredibilmente caotica rovinano quasi totalmente un'esperienza di gioco che potrebbe essere stata divertente; riesce ad offrire momenti positivi quando tutti gli elementi di gioco si incastrano bene, soprattutto nel multiplayer locale abbastanza spassoso, ma sono fin troppe le cose che non funzionano in Grand Prix Rock 'N Racing. 5.4Recensione realizzata grazie al supporto di EnjoyUp Games e Xbox.
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